GUERRA

Guerra Ucraina, 007 Kiev: «Mosca prepara un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia». Lula telefona a Putin: pronti a mediare per la pace

Gli aggiornamenti in diretta sul conflitto in Ucraina

Guerra Ucraina, esplosioni nella città russa di Krasnodar. Medvedev: «Il conflitto potrebbe durare decenni»

007 Kiev, russi preparano una provocazione a Zaporizhzhia

La Russia «sta preparando una provocazione su larga scala alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con una simulazione di incidente». Lo ha riferito l'intelligence militare ucraina, riporta Ukrinform. «A tal fine, verrà effettuato un attacco direttamente sul territorio dell'impianto nucleare. Successivamente, sarà annunciata una fuga di emergenza di sostanze radioattive. L'Ucraina sarà come sempre incolpata dell'incidente», ha affermato il Gur, secondo cui l'obiettivo dei russi far scattare «un'indagine dettagliata durante la quale tutte le ostilità saranno interrotte», in modo da avere tempo per «riorganizzarsi».

 

Secondo l'intelligence di Kiev, per nascondere il più possibile le loro azioni, gli occupanti hanno interrotto la rotazione del personale della missione di monitoraggio permanente dell'Aiea. «Lo scopo di questa azione è spingere la comunità internazionale a condurre un'indagine dettagliata, durante la quale tutte le ostilità saranno interrotte. In questo modo, i Rashisti sperano di ottenere la tanto attesa pausa, che servirà a riorganizzare il contingente di occupazione e fermare la controffensiva ucraina», afferma la direzione principale dell'intelligence e il ministero della Difesa dell'Ucraina.

Mariupol colpita con missili a lungo raggio

Le forze armate ucraine hanno attaccato Mariupol con missili a lungo raggio. Lo scrive l'agenzia statale russa Tass citando un rappresentante dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. «Due missili a lungo raggio hanno colpito Mariupol», ha affermato il funzionario filorusso

Fronte trasversale chiesto da Alemanno

“Questo convegno è estremamente significativo perché, attorno al mondo Cattolico, si è riunito un fronte trasversale che va dall’ARCI e la CGIL fino al Comitato Fermare la guerra che rappresenta il mondo della destra che non vuole la guerra in Ucraina. L’obiettivo è quello di sostenere l’iniziativa di Papà Francesco per arrivare ad un cessate il fuoco e aprire un tavolo di trattative.
Esiste un ampio fronte trasversale della società civile che sostiene con convinzione e speranza Papa Francesco nel suo impegno per la ricerca della pace in Ucraina. Papa Bergoglio resta l’unico leder mondiale che si sforza di proporre una vero e realistico piano per il cessate il fuoco, anche attraverso la recente nomina di Cardinal  Zuppi quale mediatore di pace.
L’incontro pubblico “Pace subito”, promosso dal Movimento Cristiano del Lavoratori e dal Movimento dei Focolari Italia, ha voluto offrire  a realtà sociali di diverso orientamento politico e culturale un luogo di dialogo pubblico per capire come dare voce a tanta parte della società italiana che chiede una politica europea diretta in tutti i modi a fermare la strage nella  consapevolezza che la guerra in atto, come tutte le guerre, non avrà vincitori, ma vede come principale sconfitta l’Europa intera fondata su un impegno per la pace che appare sempre più indispensabile e che a mio avviso deve portare anche all’impegno per raccogliere le firme per i referendum contro l’invio di armi in Ucraina” Così ha dichiarato Gianni Alemanno, portavoce del Comitato fermare la guerra, intervenuto al convegno “Pace subito” a cui hanno partecipato anche ARCI, MCL, Movimento dei Focolari, ACLI, Rete italiana Pace e disarmo promossa dalla CGIL, Comunità di S. Egidio, Forum del Terzo Settore.

Lula: parlato con Putin, disposti a dialogare alla ricerca della pace

«Ho appena parlato al telefono con il presidente della Russia, Vladimir Putin. L'ho ringraziato per l'invito a partecipare al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, e gli ho risposto che al momento non potevo andare in Russia, ma ho ribadito la disponibilità del Brasile, insieme a India, Indonesia e Cina, a dialogare con entrambe le parti in conflitto alla ricerca della pace». A dichiararlo in un messaggio postato su Twitter è stato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva

Parolin: Zuppi interlocutore unico per Zelensky-Putin

Il cardinale Matteo Zuppi, scelto da Papa Francesco per una missione in favore della pace in Ucraina, è «interlocutore unico dei due capi di Stato, il presidente ucraino Zelensky e quello russo Putin». Ô quanto ha chiarito il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di di un incontro. Alla domanda se la richiesta della missione di Zuppi è di incontrare Putin e Zelensky, ha risposto: «Sì, questa è la richiesta, di incontrare i due capi di Stato».

Kiev: nessun compromesso possibile sui nostri territori

«Qualsiasi "scenario di compromesso" che preveda la non liberazione di tutti i territori dell'Ucraina, di cui periodicamente parlano 'fonti anonimè nelle élite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia. La domanda è retorica: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo "scenario mediatico russo" e a prolungare il conflitto?». Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Emissario cinese, la Russia mantenga le regioni annesse

Il rappresentante speciale cinese Li Hui durante la sua visita in Europa ha chiesto che la Russia "conservi" i territori dell'Ucraina annessi, ovvero le autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk, e le regioni di Zaporizhzhia e Kherson. Lo riportano le agenzie russe Ria Novosti e Tass citando un articolo del Wall Street Journal. Per il giornale americano, che fa riferimento a fonti informate sul dossier, Li Hui ha parlato anche di "cessate il fuoco immediato" in Ucraina.

Bombe russe su un villaggio nella regione di Donetsk

Le forze armate russe hanno bombardato l'area attorno al villaggio di New York, nella regione di Donetsk, lanciando una bomba Fab-250, ordigno molto comune per gli attacchi russi all' Ucraina. Una persona è rimasta ferita. Lo riporta su Telegram Pavel Kirilenko, capo dell'Amministrazione militare regionale di Donetsk. «Nella città sono stati danneggiati 3 grattacieli, un asilo, un ambulatorio, un cinema e una palestra» scrive Kirilenko aggiungendo che «si tratta di un altro attacco mirato contro i civili, un altro crimine di guerra commesso dai russi nella regione di Donetsk».

Zelensky: attacco a Dnipro è crimine contro l'umanità

«Un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l'umanità in quanto tale. Gli edifici di una clinica psichiatrica e di una clinica veterinaria nella città di Dnipro sono stati distrutti»: Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Solo uno stato malvagio può combattere contro le cliniche. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore russo», ha aggiunto. «La Russia ha scelto la via del male di sua volontà e non abbandonerà questa strada da sola. Dobbiamo sconfiggere il terrore e lo faremo. L'Ucraina e l'intero mondo libero insieme».

 

Estratto un altro corpo dalle macerie di Dnipro: due morti

«Un altro corpo è stato recuperato da sotto le macerie dell'edificio della clinica veterinaria, anch'esso colpito dal nemico... L'attacco missilistico di oggi contro Dnipro ha causato la morte di due persone». Lo scrive su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak in un aggiornamento sull'attacco alla clinica della città. Le autorità hanno riferito che il raid ha colpito non solo l'edificio di un istituto medico, ma anche una clinica veterinaria, provocando un incendio.

Due bambini tra i feriti nell'attacco all'ospedale di Dnipro

«Un morto e 15 feriti, tra loro ci sono 2 bambini. Continua il salvataggio delle vittime». Lo scrive su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak in un aggiornamento sull'attacco alla clinica a Dnipro. «Due edifici erano occupati. In totale, l'incendio ha coperto 500 metri quadrati. I soccorritori stanno ora spegnendo gli incendi».

Zelensky: un morto e 15 feriti nell'attacco alla clinica di Dnipro

«I terroristi russi confermano ancora una volta il loro status di combattenti contro tutto ciò che è umano e onesto. Un attacco missilistico contro una clinica nella città di Dnipro. A partire da ora, una persona è stata uccisa e 15 sono rimaste ferite. Le conseguenze dei bombardamenti vengono eliminate e le vittime vengono soccorse. Tutti i servizi necessari sono coinvolti». Così Volodymyr Zelensky su Telegram, postando un video delle conseguenze dell'attacco. «Dobbiamo sconfiggere questi inumani irrevocabilmente e il prima possibile.

Perché il nostro tempo è la nostra gente. E la nostra gente è la cosa più preziosa in Ucraina».

Medvedev: colloqui impossibili con Zelensky al potere

«Finché ci sarà l'attuale regime e il clown Zelensky al potere a Kiev, i colloqui saranno impossibili»: lo ha detto l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, durante la sua visita in Vietnam. Lo riporta l'agenza di stampa russa Tass. «Tutto finisce sempre con i negoziati. Questo è inevitabile, ma finché queste persone saranno al potere, la situazione per la Russia non cambierà in termini di negoziati», ha detto aggiunto.

Colpito l'ospedale di Dnipro

Le forze armate russe hanno condotto un attacco missilistico contro un ospedale nella città di Dnipro provocando vittime. Lo ha reso noto il governatore regionale Serhii Lysak su Telegram denunciando un «attacco missilistico su Dnipro» e che è stata «colpita una struttura medica. Ci sono vittime». L'allerta aerea a Dnipropetrovsk è stata ripristinata.

Kiev: serve un vertice per la pace

Un vertice per la pace «è necessario» e l'Ucraina vuole che si tenga «il prima possibile: l'ideale sarebbe luglio». Tuttavia, la base per questo summit dovrebbe essere il piano di 10 punti presentato da Kiev: lo ha detto il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un'intervista all'agenzia di stampa russa Interfax.

L'alto funzionario ha pubblicato una parte dell'intervista sul suo canale Telegram. «Oggi è necessario un vertice di pace. Tutti comprendono questo fatto. Inoltre, tutti accettano come assolutamente logica e giusta l'argomentazione secondo cui il piano di pace ucraino dovrebbe esserne la base: i 10 punti del Presidente Volodymyr Zelenskyy»: ha detto Yermak. «Ora la posizione dell'Ucraina è chiara: il nostro piano è la base, ma siamo pronti ad ascoltare tutti quei Paesi che rispettano la nostra sovranità e integrità territoriale - prosegue l'alto funzionario -. Siamo pronti ad accettare alcuni elementi di altre proposte».

«Attualmente ci si interroga su dove e quando tenere il vertice di pace. Naturalmente, vogliamo che si tenga il prima possibile. L'ideale sarebbe a luglio. Sono in corso consultazioni in merito. È molto importante che si tratti di un vertice a cui partecipino sicuramente i leader del Sud globale - conclude -. E, secondo le mie sensazioni, siamo molto vicini al successo di queste consultazioni. Ci aspettiamo un gran numero di partecipanti al vertice».

Mosca valuta "positivamente" iniziativa di pace del Papa

Mosca «valuta positivamente» l'iniziativa del Papa per una missione di pace per l'Ucraina: lo afferma il ministero degli Esteri russo, come riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti.

Kiev: "Abbattuti missili russi sulla Capitale"

Le forze ucraine hanno abbattuto durante la notte tutti gli obiettivi aerei lanciati dalla Russia su Kiev: lo ha reso noto l'amministrazione militare della capitale, come riporta Ukrinform. «Un altro attacco aereo su Kiev, è il 13mo consecutivo dall'inizio di maggio! Come sempre, si è trattato di un attacco notturno. Questa volta sono stati i bombardieri strategici Tu-95Ms a lanciare quelli che probabilmente erano missili da crociera Kh-101/555, provenienti dalla regione del Caspio», ha affermato il capo dell'amministrazione militare, Serhiy Popko.

Secondo informazioni preliminari, tutti gli obiettivi sono stati distrutti nello spazio aereo della capitale. Finora, ha aggiunto Popko, non si segnalano feriti o vittime, ma o detriti di un missile hanno danneggiato il tetto di un centro commerciale nel quartiere Obolonsky della città.

Medvedev: "Il conflitto potrebbe durare decenni"

Il conflitto in Ucraina potrebbe continuare per «decenni» se «l'essenza stessa del governo neonazista» di Kiev non viene eliminata, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev citato dall'agenzia Tass. «Questo conflitto sarà duraturo, forse decennale. È una nuova realtà, nuove condizioni di vita», ha affermato l'ex presidente ed ex premier russo durante un viaggio in Vietnam.

Medvedev si è quindi detto convinto che se il governo ucraino in carica resterà al potere «ci saranno tre anni di tregua, altri due di conflitto e poi tutto ricomincerà» di nuovo. «L'essenza stessa del dominio neonazista a Kiev deve essere eliminata», ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo.

Esplosioni nella città russa di Krasnodar

Esplosioni si sono verificate stamattina nel centro di Krasnodar, capoluogo del territorio meridionale russo omonimo. Lo riferiscono i media locali, secondo i quali le difese aeree della città sono entrate in azione dopo che il centro è stato attaccato da droni.

Le autorità regionali citate dall'agenzia Tass confermano almeno un'esplosione, aggiungendo che ci sono danni materiali ma «secondo le stime iniziali nessuno sarebbe rimasto ferito». Esplosioni si erano già verificate in questo territorio russo il 5 maggio scorso presso la raffineria di petrolio Ilsky, presumibilmente causate sempre da un attacco di droni. C'è stato un numero crescente di segnalazioni di attacchi all'interno del territorio russo nelle ultime settimane, tra cui l'incursione transfrontaliera nell'oblast russo di Belgorod.

Usa: "Abbiamo ribadito all'Ucraina il nostro no ad attacchi in Russia"

L'amministrazione del presidente americano Joe Biden ha ribadito all'Ucraina di non supportare l'uso di attrezzature Usa per attaccare obiettivi all'interno della Russia. Lo ha detto alla Cnn il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. «Abbiamo ancora una volta reso molto chiaro agli ucraini quali sono le nostre aspettative sull'attaccare la Russia: non vogliamo incoraggiarlo o consentirlo e di sicuro non vogliamo che nessuna attrezzatura prodotta negli Stati Uniti venga utilizzata per attacchi sul suolo russo», ha affermato ieri sera Kirby in un'intervista con il giornalista americano Wolf Blitzer.

«E abbiamo ottenuto assicurazioni dagli ucraini che rispetteranno queste aspettative - aggiunge il portavoce Usa -. Siamo stati molto chiari sul fatto che vogliamo che l'Ucraina sia in grado di difendere il proprio suolo, il proprio territorio. Sono stati attaccati. Sono stati invasi. Hanno il diritto di difendersi. Ma siamo anche stati chiari che non vogliamo vedere questa guerra intensificarsi oltre, la devastazione e la violenza che è già stata inflitta al popolo ucraino».

Scholz: "Pronto a riparlare con Putin al momento giusto"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto oggi pronto a riprendere «quando sarà il momento» i contatti sull'Ucraina con il presidente russo Vladimir Putin, con il quale non parla da dicembre. «È passato un pò di tempo dalla nostra ultima conversazione telefonica. Ma quando sarà il momento, ho intenzione di parlare di nuovo con Putin», ha detto Scholz in un'intervista pubblicata dal quotidiano Koelner Stadt-Anzeiger. Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto «la Russia deve capire che non si tratta di suggellare una sorta di pace fredda, che vedrebbe l'attuale linea del fronte diventare il nuovo confine con l'Ucraina e legittimerebbe solo la spedizione criminale di Putin», ha sottolineato il cancelliere tedesco.

«Al contrario, dobbiamo raggiungere una pace equa e la condizione per farlo è il ritiro delle truppe russe» dopo l'invasione iniziata nel febbraio 2022, ha aggiunto. Scholz ha tuttavia esplicitamente rifiutato di dire se questo ritiro debba includere anche la Crimea, che è occupata dal 2014. Il cancelliere tedesco ha ritenuto che spetti all'Ucraina definire esattamente ciò che vuole. Scholz e Putin hanno parlato l'ultima volta nel dicembre 2022, per un'ora al telefono. Il capo del governo tedesco aveva allora per l'ennesima volta sollecitato senza successo il capo di Stato russo a ritirare le sue truppe dall'Ucraina, mentre lo zar aveva accusato l'Occidente di portare avanti politiche «distruttive».

Da allora le relazioni bilaterali sono ai minimi storici. La guerra in Ucraina ha costretto la Germania a un doloroso e spettacolare voltafaccia diplomatico ed economico, dopo aver scommesso per decenni in questi due ambiti su un riavvicinamento con la Russia. Prima dell'invasione dell'Ucraina, Mosca era il principale fornitore di gas della Germania e uno dei suoi principali fornitori di petrolio. Dopo lo scoppio della guerra, anche la Germania ha deciso di investire pesantemente nel proprio esercito. Ha così rotto con una lunga tradizione di pacifismo nel Paese, conseguenza degli orrori del nazismo.

Giappone annuncia nuove sanzioni contro Russia

Il governo del Giappone ha annunciato oggi l'estensione delle sue sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l'inserimento nella sua blacklist di diversi funzionari militari di Mosca e con restrizione all'export di 80 società russe. Lo riporta l'agenzia Tass.

Nuova notte di attacchi russi sull'Ucraina, anche a Kiev e Dnipro. Allarme antiaereo in 11 regioni. Esplosioni anche nella russa Krasnodar. E abbattuto un missile ucraino sulla regione di Rostov, dice Mosca. La Wagner consegna Bakhmut all'esercito russo e si ritira dalla città. Oggi a Mosca arriva l'inviato cinese Li. Sono pronto a riparlare con Putin «quando sarà il momento», dice Scholz che oggi vedrà i leader dei paesi baltici. Il Giappone estende le sue sanzioni contro la Russia.

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