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BE SHORT, ovvero il branded entertainment attraverso il linguaggio cinematografico. C’è bisogno di collaborazioni tra aziende e un approccio strategico per massimizzare l’efficacia

Laura Corbetta, Presidentre OBE
Si è tenuta venerdì 24 novembre presso CityLife Anteo di Milano BE SHORT, la seconda edizione del festival dedicato ai Branded Short Movieper approfondire il valore del brand raccontato attraverso i cortometraggiUn evento organizzato da OBE – Osservatorio Branded Entertainment(Associazione che studia e promuove la diffusione sul mercato italiano del branded entertainment come leva strategica per la comunicazione integrata di marca) e Giffoni Innovation Hub, in collaborazione con DCA / Digital Cinema Advertising.
 
Una seconda edizione di grande successo con più di 2000 iscritti e una sala gremita di curiosi e professionisti che hanno assistito ad un importantemomento di confronto con circa 30 ospiti, tra esperti e aziende del settore audiovisivo, che hanno raccontato alcuni tra i più significativi corti realizzati nell’ultimo periodo che mettono al centro la fusione tra la comunicazione di marca e il linguaggio cinematografico per raccontare il valore e la mission di un brand.
 
I corti presentati in questa seconda edizione di Be Short mostrano i cambiamenti, le novità e l’evoluzione del branded entertainment all’interno dell’affascinante mondo audiovisivo. Otto short movie molto diversi tra loro per costruzione, tipologie di contenuti, forme di rappresentazione, obiettivi e dettagli creativi hanno permesso di fare un punto sull’attuale scenario di mercato che mette in primo piano l’importanza delle collaborazioni tra le aziende per dar vita alla costruzione di un racconto condiviso con un unico obiettivo: valorizzare il brand, la storia e la sua evoluzione. Emerge quindi un inizio del superamento di una tra le problematiche più importanti quando si parla di questa forma di comunicazione, di quello che OBE ha definito “il paradosso dei corti”: una spesa consistente per la realizzazione del prodotto ma una copertura e distribuzione limitata nel tempo e nello spazio, un divario che sta oggi trovando invece un suo equilibrio. Quando vi è un approccio strategico al branded entertainment le scelte di contenuto, creazione e produzione vengono fatte con il fine di massimizzare l’efficacia del progetto considerando l’amplificazione e la distribuzione per raggiungere l’audience con un messaggio che ben costruito conquisti con la sua credibilità.
 
Dopo i saluti istituzionali di Laura Corbetta (Presidente di OBE) e Luca Ruju(GM Giffoni Innovation Hub), gli ospiti si sono alternati all’interno di 7 panel, moderati dal giornalista Giampaolo Colletti e arricchiti dagli interventi introduttivi di Anna Vitiello (Direttore scientifico OBE e Direttore OBE Academy) che ha evidenziato lo stato attuale del mercato degli short branded movie, tendenze e scenari futuri. In ogni incontro, dedicato ad una specifica tematica, è stato proiettato un cortometraggio di cui sono stati analizzati obiettivi dalla nascita dell’idea creativa alla sua produzione e distribuzione.
 
Nel panel, dal titolo “Come raggiungere un’audience qualificata”, è stato presentato il corto di Henkel/Dixan e Cesvi “IMMA: I SOGNI NON SI MACCHIANO” con un focus particolare sulla strategia di distribuzione di uno short movie tra cinema e amplificazione digitale, all’interno del quale sono intervenuti Mila Radaljac (Media & Digital Manager HCB Henkel), Alessandro Maggioni (Managing Director D.C.A) e Daniela Morone (General Manager Ogilvy).
 
In “Trasformare l’heritage in intrattenimento è stato proiettato l’ultimo corto presentato da Lavazza “UNA NOTTE A TORINO”, con un’analisi dettagliata della sua realizzazione e forza creativa illustrata da Viviana Pellegrini (Brand Solution Director Sky), Eleonora Coffaro (Creative Content & Brand Image Manager Lavazza) e Giovanni Bedeschi (Regista e produttore audiovisivo).
 
Per “Nuove narrazioni per parlare alla community” è stata presentata la prima branded series di Philadelphia YOLO”, un viaggio dietro le quinte per raccontare la creazione di una serie che parla di amori e difficoltà dei Millennials con ospiti Giovanni Cova (Presidente QMI e produttore della serie), Francesco Surrenti (Marketing Manager Philadelphia) e Laura D’Ausilio (Responsabile Area Iniziative Speciali e Brand Integration. Rai Pubblicità).
 
A seguire “Visioni dal futuro” con la proiezione del corto di Scuola HoldenCASSANDRA, primo cortometraggio transmediale concepito e realizzato grazie all’incontro tra intelligenza umana e artificiale, con la partecipazione di Riccardo Milanesi (Direttore dell’Holden.ai StoryLab, docente di Transmedia Storytelling alla Scuola Holden e alla Sapienza Università di Roma, Transmedia designer,) e Demetra Birtone (Social Media Manager e content creator della Scuola Holden).
 
Per “Come nasce l’idea” la proiezione del corto di Findus “TU NON HAI FAME” e di Dude e Plasmon Italia “ADAMO per capire come si costruisce un prodotto integrato partendo da uno short movie e puntando sulla forza degli insight per far emergere il valore del brand con gli interventi di Marco Miglioranza (Southern Europe Marketing Lead Green Cuisine & Italy Marketing Manager Vegetables & Meals Findus), Livio Basoli (CEO DUDE Originals) e Pasquo Cicchini (Partner di Community Società Benefit).
 
Infine, per “Non esistono categorie difficili” proiezione di Invesco LE CARTOLINE DAL FUTURO” con uno sguardo al futuro giocando su una narrazione forte con Rita Schirinzi (Head of Marketing – Italy Invesco), Fabio Garofalo (Co-Founder & Director Don’t Movie), Monica De Anna (Partner Creative Communications), e la proiezione di Iren ‘”LA TRIBÙ DELLE LUCIrealizzato con un processo di scritta partecipata a scopo educativo con Fiorenza Genovese (Responsabile progetti speciali Eduiren) Luigi Sales(Head of Original Productions – Giffoni Innovation Hub).