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Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino.

La nomina di Alessandro Michele, seguita all'addio di Pierpaolo Piccioli, pone fine a 16 mesi di speculazioni circa la nuova destinazione dell'ex direttore creativo di Gucci. A settembre il debutto in passerella
valentino alessandro michele direttore creativo
Exclusive to @voguebusiness. Photo by Fabio Lovino @fabiolovino.

Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino. «È un momento prezioso in cui il destino e la bellezza si incontrano», dice il designer.

Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino. Il primo giorno di lavoro dello stilista romano presso quello che è l'archetipo della casa di moda romana sarà martedì 2 aprile. La sua collezione di debutto sotto la bandiera di Valentino, invece, sarà quella per la primavera estate 2025 e, secondo gli attuali programmi, è previsto che venga presentata durante l'edizione di settembre 2024 della Paris Fashion Week in quella che sarà la sfilata più attesa della stagione.

«Ho paura di ferire la gioia se oso pronunciare il suo nome»

«È un onore incredibile», ha dichiarato Michele in un comunicato rilasciato in data odierna. «Provo un'immensa gioia e avverto un'enorme responsabilità alla prospettiva di entrare a far parte di una maison de couture che ha la parola “bellezza” scolpita su una storia collettiva in cui si fondono peculiare eleganza, raffinatezza e grazia estrema».

Michele lavorerà in uno degli uffici più belli dell'intero mondo della moda: l'atelier di Valentino a Palazzo Mignanelli, a pochi passi da Piazza di Spagna. Tra i suoi compiti, ci sarà quello di disegnare – per la prima volta – collezioni di alta moda.

A proposito di ciò che lo attende, ha dichiarato: «Sono alla ricerca delle parole adatte per esprimere la mia gioia, per comunicare ciò che sento veramente, i sorrisi che salgono dal cuore, la gioiosa gratitudine che illumina gli occhi, quel momento prezioso in cui il destino e la bellezza si incontrano. La gioia, però, è una cosa così viva che ho paura di ferirla se oso pronunciare il suo nome».

Il creatore di “oggetti irresistibilmente desiderabili”

Questa gioia non è limitata al solo Michele. La sua nomina è avvenuta sotto gli auspici dell'amministratore delegato di Valentino, Jacopo Venturini. I due sono stati colleghi da Gucci, dove il designer ha trascorso sette anni come direttore creativo e Venturini è stato vicepresidente del merchandising e dei mercati globali.

Lodando la "profonda intelligenza" e la "meravigliosa leggerezza" di Michele, Venturini ha dichiarato: «Sono molto contento ed emozionato all'idea di tornare a collaborare con Alessandro dopo anni di lavoro insieme. Il suo talento, la sua creatività, la sua profonda intelligenza, sempre legata a una meravigliosa leggerezza, scriveranno un altro capitolo nella storia della maison Valentino». E ha aggiunto: «Sono certo che la rilettura dei codici della maison e dell’heritage creati dal Signor Valentino Garavani, uniti alla straordinaria visione di Alessandro, ci faranno vivere momenti di grande emozione e si tradurranno in oggetti irresistibilmente desiderabili». Da parte sua, il neo-direttore creativo ha descritto Venturini come «uno straordinario professionista, capace di coniugare pragmatismo e visione strategica, competenza e sensibilità».

Da Gucci, l'abilità di Michele nell'evocare "oggetti irresistibilmente desiderabili" ha trasformato le fortune della maison, quasi triplicandone il fatturato, passato da 3,5 miliardi di euro nel 2014 a 9,73 miliardi nel 2022. Questo è uno dei motivi per cui, dal momento del suo addio, nel novembre 2022, le speculazioni relative alla sua successiva destinazione non hanno mai smesso di alimentarsi e moltiplicarsi. Alla fine, come recita il vecchio adagio, tutte le strade portano a Roma.

L'omaggio a Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti

A partire da martedì 2 aprile, Michele inizierà un'immersione totale nell'archivio e nei codici della sua nuova maison. Ha dichiarato in proposito: «Il mio primo pensiero va a questa storia, alla ricchezza del suo patrimonio culturale e simbolico, al senso di meraviglia che genera costantemente, alla preziosissima identità stabilita, con il loro infinito amore, dai padri fondatori, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti. Questi riferimenti hanno sempre rappresentato per me una fondamentale fonte di ispirazione, e mi propongo di rendere omaggio a tale influenza attraverso la mia interpretazione e visione creativa».

Garavani ha lanciato la sua omonima maison nel 1960 insieme al socio Giammetti. Nel periodo compreso tra la fondazione della casa e il suo ritiro, 48 anni più tardi, Garavani ha creato un enorme patrimonio di abbigliamento femminile intensamente romantico, al quale, a partire dal 1969, si è aggiunta la controparte maschile. La nomina di Michele segue l'addio di Pierpaolo Piccioli, che ha guidato la maison con grande slancio e successo dal 2008.

Di nuovo con il gruppo Kering

Il suo nuovo ruolo riunirà Michele al Gruppo Kering, che possiede Gucci. Nel 2012, Valentino era stato acquisito per 700 milioni di euro dal fondo di investimento Mayhoola, che nel 2023 ha venduto a Kering una quota del marchio pari al 30% per 1,7 miliardi di euro, nell'ambito di un accordo che, secondo quanto riferito, consente al gruppo di acquisire la restante quota del brand entro il 2028, permettendo al contempo a Mayhoola di assumere una partecipazione in Kering. Se, per Valentino, la direzione di Michele dovesse rivelarsi altrettanto trasformativa di quanto lo è stata per Gucci, l'opportunità sarebbe molto interessante per entrambe le parti.

Rachid Mohamed Rachid, presidente di Valentino, è stato determinante per la stipulazione di quell'accordo e per la nomina di Michele. In una dichiarazione rilasciata oggi, ha affermato che «per Valentino, la nomina di Alessandro Michele a direttore creativo segna un altro momento cruciale. Alessandro è un talento eccezionale e la sua nomina riflette le nostre grandi ambizioni per la maison». E ha aggiunto: «Sono fermamente convinto che, con la sua creatività e sensibilità uniche, Alessandro continuerà a elevare l'intramontabile patrimonio del marchio. Una nuova pagina di eccellenza e di infinita bellezza è pronta per essere scritta nella storia di Valentino».

Quando ha finalizzato l'investimento nella maison romana, il presidente e amministratore delegato di Kering, François-Henri Pinault, ha descritto Valentino come «una casa italiana unica, sinonimo di bellezza ed eleganza». Come Piccioli prima di lui, Michele è ora tenuto a ricalibrare l'espressione sontuosamente classica della bellezza propria di Valentino attraverso la sua lente creativa e il suo istinto. Michele ha detto una volta che «la bellezza non ha confini, né regole, né colori», e la sua filosofia di ampio respiro, inclusiva e spiccatamente intellettuale lo ha visto mettere in discussione, in passerella, molti di questi confini.

Il legame con Roma

La decisione di Michele di rimanere nella città in cui è nato non deve sorprendere. Come ha recentemente dichiarato in un'intervista rilasciata a Vogue, «Roma ti ammalia. Ti accoglie con una peculiare scompostezza». Il suo nuovo e suggestivo ufficio dista appena dieci minuti a piedi dalla sua casa, nello storico Palazzo Scapucci. Oggi Michele ha riconosciuto di essere stato fortunato, dicendosi grato ed eccitato per ciò che lo attende: «Mi auguro che il mio inchino a braccia spalancate parli da sé e dia il benvenuto, in questo inizio di primavera, alla rigenerazione della vita e alla promessa di una nuova fioritura».

Il nuovo capitolo della storia di Valentino – e di Alessandro Michele – è iniziato.

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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue Budiness.