Post di Fabio Banzato

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LinkedIn® funziona se lo conosci. LinkedIn® trainer, Corsi LinkedIn®, Lead Generation, Social Selling. LinkedIn® Certified Marketing Insider. Parlo alla radio e parlo volentieri con te.

🎯LinkedIn algoritmo Report 2024 🔹Da alcuni giorni è pubblica l’analisi di Richard van der Blom e Just Connecting HUB - Social Selling, Marketing & Employee Advocacy Training sul funzionamento dell’algoritmo LinkedIn. Oltre 120 slide con una grande quantità di informazioni. 🔹Come sempre tutto va contestualizzato, non sono indicazioni su come utilizzare il Profilo LinkedIn ma suggerimenti. Ognuno prova cosa funziona per sé. Di seguito indico le 10 cose che ho trovato più interessanti. ▪︎1 Il 40% del feed è destinato a diverse pubblicità e contenuti di LinkedIn, i post degli utenti hanno un impatto sul restante 60%. ▪︎2 Visitare il profilo di un collegamento ha un impatto notevole, con una probabilità del 50% che i suoi nuovi contenuti emergano nel tuo feed dopo. ▪︎3 L'invio di un messaggio diretto su LinkedIn influenza la visibilità dei contenuti, aumentando la probabilità di vedere il post successivo del destinatario a circa il 70%. ▪︎4 Mantenere un ritmo di pubblicazione regolare è la chiave del successo. Meglio pubblicare 3 o 4 giorni a settimana rispetto a un periodo in cui si pubblica tutti i giorni e poi sparire. ▪︎5 I primi 60 minuti danno lo slancio alla visibilità del post nelle sei ore successive. Ricevere interazioni su un post dopo 24 ore possono prolungarne la visibilità per altri due giorni. ▪︎6 L’algoritmo conserva una memoria della performance degli ultimi 10-15 post. Una serie di post con basso coinvolgimento potrebbero portare a limitare la visibilità. ▪︎7 Dopo la pubblicazione, interagisci con 5-10 post delle tue connessioni per aumentare potenzialmente la portata del tuo post. ▪︎8 Il sistema è progettato per favorire i follower piuttosto che le connessioni in termini di portata dei contenuti. In particolare LinkedIn diffonde i post in questo ordine: -I tuoi follower che hanno attivato la campanella -utenti che interagiscono regolarmente con i tuoi post -le connessioni e i follower che hai appena aggiunto -follower e contatti molto attivi ▪︎9 Taggare le persone in modo strategico nei post aumenta la visibilità, se le persone taggate interagiscono con un commento la visibilità +48% (fino a 4 tag). Taggare più di 8 persone può essere penalizzante, in quel caso meglio farlo nei commenti. ▪︎10 LinkedIn consiglia l’uso di hashtag pertinenti come strumento per la scoperta di contenuti anche se contribuiscono meno alla categorizzazione dei contenuti. Come detto si tratta di indicazioni che ognuno può valutare e testare. Ciò che davvero conta è pubblicare per gli utenti target non per accontentare l'algoritmo. 👉Quale tra queste indicazioni trovi più interessante? Per me la n.8 Salva e condividi questo post se lo hai trovato interessante. Clicca Segui e attiva la campanella sul mio Profilo #fabiobanzato #linkedin #linkedintips P.S. Il 29 febbraio c'è un evento fighissimo trovi tutte le info qui https://lnkd.in/d2Yx_47q

Elisa Minozzi

Con TE nell'Orientamento al Lavoro | Consulente per l'Orientamento Professionale e di Carriera | Orientatore | CV Writer | Guidance Counselor | Formatore |💛 Artista dell'Orientamento

2 mesi

ciao Fabio, anche per me la più importante è la n.8. Tu sai dirmi perché Linkedin da così tanto peso alla distinzione tra connessioni e follower? In fin dei conti, i contenuti che scrivo sono rivolti all'utente target e per me ha poco valore questa distinzione. Ma forse, c'è qualcosa che mi sfugge… Sapere come funziona l'algoritmo aiuta a muoversi meglio, sicuramente. L'importante è non vivere con l'ansia del risultato, un contenuto va bene/male a seconda di tanti fattori. Seminare bene è quello che, a mio avviso, farà sempre la differenza. Buongiorno Fabio Banzato!

Gianluca Vaglio

Consulente tecnologico: aiuto le PMI a #risparmiareinnovando grazie all'Open Source - Innovation Manager - Formatore - Project Manager

2 mesi

La numero 8 è quella che dimostra che in totale sordina LinkedIn è passato dall'essere un social network a diventare una piattaforma di contenuti. Esattamente come vado dicendo da tempo ma nessuno mi crede: effetto Cassandra? 🙂 Il sistema dovrebbe far arrivare i contenuti postati anzi tutto alla propria rete di contatti di 1° livello ed ai followers. Infatti quando funzionava così avevo rapporti molto più stretti con i miei contatti oltre che una buona visibilità. Vorrà dire che si dovrà cambiare strategia, ma il comportamento di chi sta dietro alla piattaforma è alquanto scorretto favorito dalla sua posizione di monopolio. Ma prima o poi verrà il momento in cui interverrà l'antitrust.

Grazie Fabio Banzato per la sintesi. Difficilmente mi sarei letta l'analisi che citi e, a questo punto, so per certo che non la leggerò, certa di aver avuto grazie a te gli spunti più interessanti! Mi hanno colpito, in particolare, i punti 2 e 7 ma ammetto che anche tutti gli altri sono di grande utilità. Infine, mi sono iscritta all'evento - probabilmente sarò in auto ma vi ascolterò con piacere! Buona giornata!

Roberto Ballerini

Imparo, e poi risolvo problemi.|Non credo ai metodi, solo agli strumenti.

2 mesi

Mi colpisce la 1, un livello di advertising difficilmente tollerabile, che ha superato quello di altre piattaforme. Le altre osservazioni sono classiche o abbastanza evidenti. Nel complesso viene fuori un'altra immagine poco edificante: se la rete cresce, diventa difficile mantenere relazioni con un numero stabile di persone (se non lo si fa con intenzionalità).

Danilo Spanu

Founder e brand designer Banana Splint ➤ Progetto il tuo brand dalla D alla S (sì, faccio loghi 😉) ➤ Mi occupo di brand e personal brand e parlo di come farlo su LinkedIn ➤ <2K contatti, ma conto di scendere

2 mesi

Interessante come sia cambiato rispetto all'introduzione della campanella (che ora sembra finalmente funzionare). Anche il punto 9 è da valutare. Significa che LinkedIn incentiva i tag responsabili, presumibile che una persona menzionata o taggata debba essere competente e interessata a quel contenuto per interagire. Non ho invece ben compreso la questione degli hashtag.

Antonio Dalla Libera

Strategic Marketing Manager | 15+ anni nel settore Salute, Wellness & 10+ in quello ICT | Esperto in crescita B2B | Aspiro a riportare aziende e professionisti a fidarsi del marketing.

2 mesi

Ciao Fabio, mi incuriosisce la 7. La parola “potenzialmente” significa “molto in teoria” oppure hanno fatto test significativi?

Sara Filiberti

Parent Coach | Supporto Genitorialità | Esperta della Formazione

2 mesi

Grazie per i consigli molto utili

Antonella Romanini

Consulente Marketing e Comunicazione | Formatrice| Business Design Marketer | LinkedIn Lover | Speaker Radio|

2 mesi

Grazie Fabio Banzato la 8 lascia un po'di domande e perché a cui dare risposta. Leggo con piacere che il muro di tag è penalizzante e forse qualcuno la smetterà finalmente, se il tag è usato solo per dare visibilità al post. Grazie come sempre

Chiara Olivucci

Correttrice di bozze | Editor | Appassionata di parole | Curo i tuoi testi dalla mia baita sui monti 🌲🐶

2 mesi

Molto interessante questa sintesi Fabio Banzato, grazie per avercela proposta. Salvo il post 🙏

Fabrizio Costanzo

LinkedIn Expert - Vuoi sviluppare nuove opportunità di business utilizzando 'bene' LinkedIn? Consulenza e Formazione | Corsi LinkedIn | LinkedIn ADS | LinkedIn Lead Generation & Social Selling | AI Explorer

2 mesi

Ciao Fabio, più che interessanti le più utili... ➡ Tenersi uno spazio di 60 minuti dopo la pubblicazione per interagire. ➡ Essere costanti. Aggiungo che il timing è importante. E aggiungo che non è semplice da individuare. La mattina è buona, ma c'è tanto traffico e le persone hanno anche meno tempo per commentare. Bisogna davvero sperimentare e trovare il giusto tempo per la pubblicazione!

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