Fabrizio Casetti approda in CEPI nel 2000. La sua esperienza inizia in Ufficio Tecnico come addetto alla Manualistica. Alle sue spalle, un diploma presso l’Istituto tecnico industriale Marconi di Forlì e a seguire il conseguimento del diploma di laurea in Ingegneria Elettronica. Fabrizio Casetti ha conseguito una formazione specifica sulla Manualistica, seguendo un corso organizzato dalla provincia (ENFAP / ECIPAR). Oggi, Fabrizio è Responsabile della Qualità e della Manualistica. Segue periodicamente corsi di aggiornamento, anche interni all’azienda, formazioni e consulenze specifiche. Del suo lavoro trova stimolante il fatto che non sia mai statico, ma in continua evoluzione e sempre migliorabile.

Fabrizio, ci spieghi di cosa si occupa il tuo ufficio?

Il nostro ufficio si occupa principalmente della redazione di manualistica e documenti tecnici destinati all’utilizzatore. Il nostro target finale è quindi il cliente.

Parallelamente, svolgiamo anche un’attività di controllo qualità per i prodotti realizzati all’interno dell’azienda che lo richiedono per una questione di normativa. Per esempio, la direttiva ATEX europea, la direttiva macchine, l’igiene alimentare: tutte quelle certificazioni obbligatorie per le macchine che entrano a contatto con sostanze alimentari.

Non solo: il nostro ufficio è adibito anche alla redazione di documenti e fascicoli tecnici. Creiamo una vera e propria carta di identità della macchina, che racconta del progetto, passando all’analisi dei rischi, fino alle certificazioni da enti notificati.

Il nostro ufficio si interfaccia principalmente con due soggetti: da un lato, gli enti, per l’emissione e l’aggiornamento dei certificati. Dall’altro lato, con i clienti, per tutto ciò che tocca il pre- e il post-vendita, problematiche normative e burocratiche, richiesta di assistenza tecnica per problemi di funzionamento, qualità, conformità, normativa, avvio pratiche in cantiere.

Chi sono i membri della tua squadra e qual è il loro ruolo?

Io in prima persona mi occupo di organizzare tutte le attività dell’ufficio affidandomi a un  . A inizio settimana, assegno a ciascuno dei miei colleghi compiti specifici e poi mi occupo periodicamente di controllare l’avanzamento dei lavori. Per darvi un’idea più precisa, il mio metodo di lavoro si ispira alla ISO 9001: i nostri processi e attività sono improntati sulla gestione documentale di questa certificazione. Il suo approccio organizzativo e strutturale ripaga in termini di controllo, non lasciando spazio a interpretazioni e ambiguità che possono creare confusione.

Seguo anche la redazione tecnica dei nuovi manuali e della documentazione delle macchine e delle apparecchiature meccaniche ed elettromeccaniche, più articoli e fascicoli tecnici. Come responsabile delle certificazioni e, in particolar modo, della ATEX, controllo anche tutti quei prodotti che ricadono in questa direttiva.

Non solo: anche tutte la gestione delle traduzioni è di mia competenza, ne monitoro i costi, perché i documenti che produciamo devono essere disponibili in tantissime lingue straniere!

Estelle Inna Mbiekop, invece, si occupa della redazione e del controllo dei manuali dei touch panel.
Vania Nanni
segue documenti e manualistica per ogni impianto, fino alla consegna al cliente.
Patrizio Caroli si occupa del controllo qualità sui prodotti prima della spedizione e supporto all’assistenza della qualità.

Manuale di istruzioni per un’impianto CEPI

Che documenti prepari e per chi?

Ci occupiamo della redazione di documenti e procedure per uso interno, come le istruzioni per i cantieri, ad esempio.

Come ti assicuri che tutti i documenti richiesti siano pronti?

Gli addetti più esperti si occupano di verificare la correttezza dei documenti prima della consegna. Le nostre forniture sono spesso soggette ad ampliamenti e modifiche; perciò, sono richieste grande attenzione e scrupolosità.

Ho un piccolo sogno nel cassetto: mi piacerebbe fare un salto di qualità e passare a sistemi più evoluti di redazione tecnica. Sono già in contatto con uno studio tecnico che gestisce CMS per redazione tecnica e spero che possa essere un buon punto di partenza per migliorare.

Sei un punto di riferimento in CEPI per pianificazione e procedura. Cosa ci dici a riguardo?

La pianificazione è la base del nostro lavoro. Ci serviamo di registri Excel per tenere traccia e monitorare la gestione delle consegne e gli avanzamenti lavori, oltre a creare archivi. In altre parole, creiamo procedure e metodiche di lavoro anche se i nostri sistemi non sono automatizzati. Per esempio, ci diamo regole procedurali interne su come rinominare i file, come preparare e organizzare i documenti.

È una gestione ordinata del lavoro che mi consente di mantenere il controllo sulle tante attività che seguo: mi sento a mio agio con tanto ordine e metodo! che mi consente di mantenere il controllo sulle tante attività che seguo: mi sento a mio agio con tanto ordine e metodo!

Come accennavo prima, vorrei che un domani i sistemi manuali con cui lavoriamo diventino automatizzati, passando quindi a software.

Estelle Inna Mbiekop and Vania Nanni al lavoro

Cosa pensi sia importante nella gestione di un team?

Definire i ruoli è fondamentale. Devono essere ben precisi, con confini delineati. Ognuno deve sapere cosa deve fare e quali sono i suoi compiti.

Un altro elemento in cui credo profondamente è lo scambio continuo tra i membri del team. Il lavoro di squadra consiste anche nell’esaminare le attività critiche e, se necessario, ridefinirle.

Feedback e discussione sono più che apprezzati, favoriscono il dialogo e il confronto, elementi che stanno alla base del lavoro. L’opinione di ciascuno dei miei colleghi conta e non è mai data per scontata.

Ci parli un po’ di manualistica? Com’è ora in CEPI e come si è sviluppata negli anni.

Certamente la manualistica ha attraversato una forte evoluzione, che da un lato è stata fisiologica perché la quantità di lavoro è aumentata esponenzialmente. Credo che questa evoluzione sia costante, io sento di avere ancora tanto da apprendere. Negli anni, le procedure sono migliorate e sono state velocizzate.

A livello quantitativo, la mole di lavoro per ogni singolo cliente è aumentata molto, sia dal punto di vista della complessità dell’impianto sia per quanto riguarda la normativa: le richieste si sono fatte più stringenti e le normative sono cambiate nel corso degli anni. Anche le nostre capacità hanno dovuto aggiornarsi e devono continuare a farlo costantemente. In questi anni abbiamo, infatti, acquisito tante competenze e conoscenze in tema di manualistica, aspetti normativi e organizzativi. La nostra è una crescita continua.

Normative, legislazione… cosa ti suscitano queste parole?

Il nostro settore ricade in una serie di obblighi di legge molto complessi e in costante evoluzione. Stare sempre al passo è fondamentale. Normative come ATEX, la Direttiva Macchine – che sta diventando Regolamento – e le norme igieniche per manufatti destinati al contatto con sostanze alimentari hanno un peso diverso a seconda del paese che le richiede. Lavoriamo con molti paesi nel mondo e per ogni territorio è necessario conoscere gli obblighi di legge previsti per il nostro settore produttivo.

Documentazione tecnica per le tecnologie di CEPI
Manuale di istruzione per la valvola a stella CEPI

Marcatura CE, ATEX: quali sono le più importanti per i clienti?

CEPI è sensibile e attenta al rispetto dei requisiti di legge e standard normativi applicabili ai suoi prodotti (Direttiva Macchine, Direttiva ATEX, ecc). L’azienda nel corso degli anni ha inoltre ottenuto importanti certificazioni di prodotto, che costituiscono un valore aggiunto e hanno grande attrattiva per i clienti. Ad esempio la certificazione delle proprie valvole rotative con rotore a stella come sistemi di isolamento dell’esplosione (EN15089 – sistemi di protezione contro la propagazione della fiamma e dell’esplosione). Potenzialmente le certificazioni che riguardano la fornitura di componentistica di alto livello potrebbero essere un canale interessante.

Burocrazia: cosa ti suscita questa parola?

Se si considera un sistema di gestione solo per la burocrazia, allora non vale la pena. L’obiettivo è quello di creare un modo di lavorare più efficiente.

Ritengo che la presenza di schemi per insegnare alle persone a lavorare servendosi di strumenti e schemi per arrivare a un obiettivo, senza incorrere in errori, sia un grande valore aggiunto.

È importante però che le procedure siano comprese e che tutti lavorino in un certo modo; perciò, si presuppone il passaggio da un sistema di lavoro artigianale a industriale.