Il Comune di Caorle ha installato due nuovi portali nella località turistica. Sale a oltre 100 il totale delle telecamere in città
Si sono conclusi i lavori di ampliamento del sistema di videosorveglianza comunale con la realizzazione di due nuovi portali in località Castello di Brussa, uno sulla Sp.74 e uno su via Villaviera, dotati di telecamere in grado di leggere le targhe dei veicoli in transito e verificare, in tempo reale, mediante interrogazione degli archivi ministeriali, se queste risultino segnalate nelle black list di polizia e in regola con assicurazione e carta di circolazione.
Con la realizzazione dei nuovi varchi a Castello di Brussa, l’Amministrazione Comunale di Caorle ha voluto dare risposta alle richieste dei residenti, migliorando le condizioni di sicurezza della frazione e fornendo alle forze di polizia un’importante strumento di indagine.
La realizzazione dei nuovi portali in Brussa segue l’installazione di altri otto portali, posizionati nel capoluogo nella primavera del 2023, che consentono, fra l’altro, alla polizia locale di Caorle di monitorare i transiti dei veicoli nelle aree a traffico limitato del centro storico e di viale Santa Margherita.
“Le telecamere sono uno strumento importante per il contrasto alla criminalità
Con gli ultimi interventi sono oltre cento le telecamere collegate con la centrale operativa della polizia locale, 26 delle quali dotate di software di lettura targhe.
“Continuiamo ad operare con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini di tutto il territorio comunale di Caorle – commenta il sindaco Marco Sarto – Per l’Amministrazione comunale è fondamentale dare pari dignità e tutela a tutti i residenti nel nostro Comune, non solo nel capoluogo ma anche nelle frazioni”.
“E’ uno strumento importante a disposizione della polizia locale e delle altre forze dell’ordine presenti sul territorio per contrastare l’illegalità e garantire ai cittadini sempre maggiore sicurezza”, conclude il comandante del distretto di polizia locale VE1B “Caorle/San Stino di Livenza”, Armando Stefanutto.
