La storia della Capua Nuova è legata alle sponde di questa riviera ove era il porto di Casilinum sul Volturno.  Qui nell'856 infatti fu rifondata Capua dai Capuani longobardi superstiti alla distruzione dell'Antica nell'841. Passeggiata alternata per fiume dal ponte romano al porticciolo sotto le Torri di Federico II e visita guidata alle chiese che si affacciano sulla sua riviera, in pieno centro storico: la chiesa della Santella o della Madonna delle Grazie che risale al 1501 anno del Sacco di Capua ad opera di Cesare Borgia, la Cattedrale (longobarda) col famoso “Gesù deposto del Bottiglieri” nella cripta, non ultime le aperture straordinarie della chiesa di Montevergine (con visita anche all’attiguo ex Seminario) edificata nel ‘700 dal Collecini allievo di Vanvitelli e il convento e la chiesa di Santa Caterina angioina – gotica che i Padri Francescani nel ‘500 ingrandirono ed abbellirono.

Capua: fondata nel IX secolo dal conte longobardo Landone I - dopo la distruzione della città antica ad opera dei saraceni nell’841- , prese il nome dell’antica Capua sui cui resti sorge l’attuale S. Maria Capua Vetere. La Capua Nuova risorse a Principato e fu tra le tre capitali longobarde del Sud. Il centro dell’abitato odierno si trova ancora su un’ansa del Volturno ove sorgeva il porto fluviale Casilinum, con le vestigia dei bastioni cinquecenteschi che testimoniano l’importanza strategica rivestita dalla città all’epoca del vicereame spagnolo. Nonostante i danni inflitti dai bombardamenti durante la 2^ guerra mondiale, il tessuto urbano conserva innumerevoli chiese e monumenti storici, che spesso presentano portali, iscrizioni, capitelli e frammenti scultorei di età romana e medievale, in buona parte provenienti dall’antica Capua. Il Museo Campano ne conserva le importanti testimonianze.

Capua è città di grandi memorie e di uomini illustri da Pier delle Vigne, ad Ettore Fieramosca, Giuseppe Martucci e tanti altri. Oggi è celebrata come la Capitale della Lingua Italiana per il Placito Capuano suo atto di nascita (960 d.C.), il cui Monumento voluto dal TCI ApV Capua e’ stato codificato dall’Accademia della Crusca che lo inaugurò il 27.05.2017.  Il Placito Capuano ha dato nome alla 2^ Sala inaugurata il 6 luglio nel Museo della Lingua Italiana (MUNDI) a Firenze, in Santa Maria Novella.

Chiesa della Santella o di Santa Maria delle Grazie: piccola chiesa che sorge proprio accanto al fiume, vicino al ponte romano. La chiesa settecentesca è stata edificata nello stesso luogo in cui c'era una precedente cappella che custodiva l'immagine della Vergine che avrebbe miracolosamente fermato il "Valentino" (Cesare Borgia), arrestando il massacro degli abitanti (Sacco di Capua 24.5,1501). La chiesetta porta anche il nome di (Camilla) Santella per ricordare una donna del luogo dedita al suo culto.

Chiesa di Montevergine: la chiesa e il monastero furono fondati alla fine del secolo XIII° dal protonotario Bartolomeo di Capua ed affidati ai monaci benedettini di Montevergine. Dal 1795 il monastero è adibito a seminario. L’interno ad una navata con cappelle laterali venne curato da Domenico Antonio Vaccaro.

Chiesa - Convento di S. Caterina: Edificata nel 1383, in epoca angioina, fin dal 1500 fu affidata ai Padri Francescani. L’Architettura evidenzia ancora la bellezza del gotico-angioino con l’abside arditissima e slanciata a ombrello e archilombata. Pregevole il Chiostro con le basi delle colonne con gli stemmi delle famiglie gentilizie capuane come le cappelle laterali della Chiesa a loro dedicate.

Cattedrale o Duomo di Capua: la tradizione attribuisce l'edificazione del duomo al vescovo Landulfo nell'856, ma venne ricostruito dapprima nel X secolo e poi, ad opera dell'arcivescovo Erveo (1072 – 1086), verso la fine dell'XI secolo; questi aggiunse il porticato d'ingresso, ampliato in seguito nel Quattrocento, e ristrutturò notevolmente l'annesso palazzo vescovile. Nel corso del Settecento l'intero complesso venne ristrutturato radicalmente; ancora tra il 1854 ed il 1857, durante l'episcopato di Giuseppe Cosenza, l'architetto Federico Travaglini rinnovò la chiesa, che venne quasi completamente rasa al suolo durante i bombardamenti del 1943: fu ricostruita tra il 1949 ed il 1957. Nel 1992, all'interno della cappella del Corpo di Cristo, venne inaugurato il Museo diocesano di Capua, ove vi sono conservate opere pittoriche e scultoree provenienti da varie chiese cittadine.

Volturno: L’attuale suo corso risale alla grande modifica avvenuta in epoche lontanissime per la potente eruzione del vulcano di Roccamonfina a costituzione di un bacino lungo 167 chilometri e un’ampiezza di circa 5570 chilometri quadrati. Nasce con le sorgenti di Capo Volturno a 568 metri di altezza sui monti delle Mainarde in provincia di Isernia e prosegue gagliardo il suo cammino attraverso il Molise ricevendo l’apporto di torrenti e piccoli corsi d’acqua, ma si rinvigorisce e diventa adulto con l’incontro delle acque del Matese e soprattutto del fiume Calore e dell’Isclero. Finalmente calmo e sereno si distende tra vigneti e uliveti per la gioia dei numerosi frantoi che popolano i territori alifani e caiatini e per il buon gusto dei sommelier celebranti Pallagrello e Casavecchia e poi alteramente nomina Capua sua Regina fino a lambire, circondato da una continua selva di salici, Grazzanise, Cancello e Arnone. L’ultimo sguardo è rivolto a Castelvolturno mentre sposa le sue acque con quelle del Tirreno. Il Volturno, eterno testimone e protagonista di vicende quotidiane e di eventi storici incancellabili dalla memoria degli umani che lo hanno adorato, usato e degradato colpevolmente.   Il Volturno ha conosciuto molte Civiltà durante il suo eterno cammino dagli Osci che furono i primi a costeggiarlo e ad usufruire delle sue potenzialità, agli Etruschi che lo utilizzarono per i loro rapporti con la Grecia di Cuma, ai Romani che lo divinizzarono  , festeggiandolo con i “Volturnalia” ogni 27 agosto, perché capirono la sua importanza nell’essenza primaria delle terre della “Campania Felix”. Ma anche tutte le epoche successive lo videro al centro dell’attenzione dai Longobardi, che intorno alle sue sponde inventarono la “Capua Nova”, a Federico II che vi appose il suo Arco di Trionfo, agli Angioini, agli Aragonesi e agli spagnoli di Carlo V che accentuò la sua caratteristica di baluardo, fino alla decisiva battaglia che portò alla Unificazione d’Italia, sempre in onore di Capua “Regina del Volturno”. (Pompeo Pelagalli).

Come arrivare:

# Ore 9.30 : Raduno dei partecipanti presso il Ponte Romano – via Conte Landone

Altre informazioni utili:

programma di massima

# Ore 9.30 : Raduno dei partecipanti presso il Ponte Romano – via Conte Landone – Capua. Saluti del console del Touring Annamaria Troili, dell’Assessore alla Cultura avv. Vincenzo Corcione e del Presidente dell’Associazione Volturnia Kayak Gennaro Iadicicco. Passeggiate in riviera alternate per fiume e per terra.

# Ore 13.00 : Pranzo libero (locali suggeriti nella seconda pagina).

# Ore 16.00 : Visita guidata straordinaria alla Chiesa di Santa Caterina e al Chiostro.

# Ore 18.00 ; Termine della manifestazione.

Per l’escursione in canoa occorre essere maggiorenni e saper nuotare. A cura dell’Associazione “Volturnia Kayak” saranno fornite canoe con pagaia, giubbini di salvataggio e accompagnatore.

Manifestazione in collaborazione con “Volturnia kayak” e Pro Loco Capua

Quota di partecipazione:

– Socio TCI      €      5,00

– Non Socio     €      7,00

La quota (da pagare il giorno della manifestazione) comprende: la visita come da programma, il compenso per le guide, l’assistenza del console, l’assicurazione per la responsabilità civile.

La quota non comprende: le mance, le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.

Prenotazioni: a mezzo email info@hotelcapys.com

Trasporti: mezzi propri. Possibilità di parcheggio gratuito in via Landone, Riviera Casilino, Piazza Etiopia.

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Socio Franco Chianese 335 745 7794

Guida: prof.ssa Daniela De Rosa

Partecipanti: massimo 40 persone

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione

Le prenotazioni sono aperte e si chiuderanno domenica 10 settembre 2023.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

Il Club di Territorio Terra di Lavoro del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.

ll pranzo è libero e a carico dei partecipanti con la relativa prenotazione.

LOCALI SUGGERITI:

Centro storico – Ristoranti/pizzerie

+ Don Alberto 351 630 1554

+ Matres 351 091 6261

+ L’Oasi del Don 353 332 7838

+ Locanda del Pozzo 331 148 5226

+ Enoteca/pasticceria Natale 319 521 041

Periferia – Ristoranti/pizzerie

+ L’Antica Cantina 338 412 2478

+ Parco Fortificazioni 327 839 2936

+ Da Mario 0823 620312

+ Pizzeria Lepore e Farina 333 876 4360