👉 Il sottocosto della difesa delle donne vittime di violenza. Quando il gratuito patrocinio non protegge ma indebolisce. 📌 In Italia abbiamo una legge, quella sul gratuito patrocinio, in base alla quale è lo Stato che paga la difesa delle donne vittime di violenza, sia che il caso finisca con una assoluzione che con una condanna. 📌 In Italia, si sa, i processi hanno tempi biblici, e per questo lo Stato anticipa alle avvocate i compensi del gratuito patrocinio prima della conclusione finale del processo, Ma di anticipo c’è ben poco, e le avvocate lavorano senza essere realmente pagate per parecchio tempo, anche due anni e più dall’inizio del loro lavoro sul caso. 📌 C’è inoltre una evidente asimmetria tra quanto viene pagato il lavoro delle avvocate che difendono la vittima di violenza in gratuito patrocinio, per legge un terzo in meno rispetto alle tariffe vigenti, e gli avvocati che difendono gli imputati/condannati, che possono chiedere ai clienti parcelle ben più redditizie e incassare prima. 🔎 Ritroviamo quindi anche in questa professione il fenomeno della segregazione orizzontale tra avvocati di grido che monetizzano e avvocate che si impoveriscono perché più disponibili a fare un lavoro sottopagato. Con uno Stato che, ancora una volta, si approfitta di questa disponibilità. Il resto su: https://lnkd.in/dm5V3EMg #25Novembre2023 #giornatacontrolaviolenzasulledonne #nonunadimeno #Violenzacontroledonne
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22 aprile: 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚 Che ruolo avranno le donne all’interno della transizione ecologica dei prossimi decenni? I Green Job saranno i protagonisti della rottura del soffitto di cristallo? Scorri le slide! 𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒄𝒊 𝒅𝒊𝒄𝒐𝒏𝒐 𝒊 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒊? - L’obiettivo zero emissioni porterà milioni di posti di lavoro ma NON saranno a favore delle donne perché poco presenti nei settori chiave del Green- - La maggior parte dei green jobs si concentreranno nei settori dell’edilizia, dell'industria manifatturiera e della produzione di energia, dove le lavoratrici sono una minoranza - Si rischia, che anche per green jobs si verifichino le disparità di genere e addirittura potrebbero essere esacerbate. 𝑰𝒍 𝒅𝒂𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒐? No, queste sono le indicazioni da seguire: A. Includere le donne nei processi decisionali relativi all'ambiente: Aumentare la presenza delle donne in ruoli decisionali nelle aree politiche legate al cambiamento climatico e all’ambiente. B) Tenere in considerazione il diverso impatto del cambiamento climatico (rafforzato da etnia, status socio economico etc). C) Stare alla larga dalla falsa narrazione che siano le donne a dover salvare il mondo. D) Lavorare contro le barriere alle carriere nelle STEM, competenze indispensabili nei settori della transizione ecologica. Leggi l’articolo completo:---https://lnkd.in/d4jrda8Y Ladynomics
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22 aprile: 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚 Che ruolo avranno le donne all’interno della transizione ecologica dei prossimi decenni? I Green Job saranno i protagonisti della rottura del soffitto di cristallo? Scorri le slide! 𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒄𝒊 𝒅𝒊𝒄𝒐𝒏𝒐 𝒊 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒊? - L’obiettivo zero emissioni porterà milioni di posti di lavoro ma NON saranno a favore delle donne perché poco presenti nei settori chiave del Green- - La maggior parte dei green jobs si concentreranno nei settori dell’edilizia, dell'industria manifatturiera e della produzione di energia, dove le lavoratrici sono una minoranza - Si rischia, che anche per green jobs si verifichino le disparità di genere e addirittura potrebbero essere esacerbate. 𝑰𝒍 𝒅𝒂𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒐? No, queste sono le indicazioni da seguire: A. Includere le donne nei processi decisionali relativi all'ambiente: Aumentare la presenza delle donne in ruoli decisionali nelle aree politiche legate al cambiamento climatico e all’ambiente. B) Tenere in considerazione il diverso impatto del cambiamento climatico (rafforzato da etnia, status socio economico etc). C) Stare alla larga dalla falsa narrazione che siano le donne a dover salvare il mondo. D) Lavorare contro le barriere alle carriere nelle STEM, competenze indispensabili nei settori della transizione ecologica. Leggi l’articolo completo:---https://lnkd.in/d4jrda8Y Ladynomics
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Che cosa può promuovere la genitorialità condivisa, un sano equilibrio tra vita familiare e professionale e un effetto positivo sull’uguaglianza di genere? Il congedo di paternità, tra le altre cose. Scorri le slide! Cosa ci dicono i numeri? 𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐞𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐞𝐝𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐨 𝐝𝐚𝐢 𝐩𝐚𝐩𝐚̀ 𝐟𝐚 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭* - Rafforza il legame tra padre e bambino/a, promuove un sano sviluppo di bambini/e, e soprattutto fare i padri “forma” il cervello dei padri ad accudire i propri figlie e figlie. Insomma, padri si diventa: è il tempo trascorso con i bambini un fattore fondamentale per la “costruzione” del cervello paterno” come succede anche per il cervello materno: è il contatto con i neonati e le neonate che ci insegna a prenderci cura di loro. - Dividere meglio il lavoro di cura di figli e di figlie migliora le relazioni con il/la partner. - A livello economico riduce il gender pay gap all'interno delle famiglie grazie all’aumento del salario delle madri nel breve termine. - Aumenta considerevole gli atteggiamenti di parità di genere portando all’indebolimento dei ruoli tradizionali di genere e alla riduzione degli atteggiamenti sessisti - È uno strumento potente per promuovere una migliore condivisione del lavoro domestico e di cura non pagato Il dato è tratto? Anche quando a livello legislativo si promuove questo cambiamento culturale, 𝐞̀ 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐨 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢. Finora ci si aspettava che fosse la madre a prendersi cura della prole e che il padre portasse caso lo stipendio, quindi un padre che decide di interrompere il lavoro (o ridurre le ore di lavoro) per impegni di cura può ancora venire visto come non sufficientemente dedito al proprio lavoro. Questo clima lavorativo ha conseguenze sui bassi tassi di padri che prendo il congedo di paternità anche quando la legge lo permetterebbe. Leggi l’articolo completo sul blog di Ladynomics https://lnkd.in/dvHkGRKH #festadelpapa #19marzo #genitorialitacondivisa
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Che cosa può promuovere la genitorialità condivisa, un sano equilibrio tra vita familiare e professionale e un effetto positivo sull’uguaglianza di genere? Il congedo di paternità, tra le altre cose. Scorri le slide! Cosa ci dicono i numeri? 𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐞𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐞𝐝𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐨 𝐝𝐚𝐢 𝐩𝐚𝐩𝐚̀ 𝐟𝐚 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭* - Rafforza il legame tra padre e bambino/a, promuove un sano sviluppo di bambini/e, e soprattutto fare i padri “forma” il cervello dei padri ad accudire i propri figlie e figlie. Insomma, padri si diventa: è il tempo trascorso con i bambini un fattore fondamentale per la “costruzione” del cervello paterno” come succede anche per il cervello materno: è il contatto con i neonati e le neonate che ci insegna a prenderci cura di loro. - Dividere meglio il lavoro di cura di figli e di figlie migliora le relazioni con il/la partner. - A livello economico riduce il gender pay gap all'interno delle famiglie grazie all’aumento del salario delle madri nel breve termine. - Aumenta considerevole gli atteggiamenti di parità di genere portando all’indebolimento dei ruoli tradizionali di genere e alla riduzione degli atteggiamenti sessisti - È uno strumento potente per promuovere una migliore condivisione del lavoro domestico e di cura non pagato Il dato è tratto? Anche quando a livello legislativo si promuove questo cambiamento culturale, 𝐞̀ 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐨 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢. Finora ci si aspettava che fosse la madre a prendersi cura della prole e che il padre portasse caso lo stipendio, quindi un padre che decide di interrompere il lavoro (o ridurre le ore di lavoro) per impegni di cura può ancora venire visto come non sufficientemente dedito al proprio lavoro. Questo clima lavorativo ha conseguenze sui bassi tassi di padri che prendo il congedo di paternità anche quando la legge lo permetterebbe. Leggi l’articolo completo sul blog di Ladynomics https://lnkd.in/dvHkGRKH #festadelpapa #19marzo #genitorialitacondivisa
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📢 Per questo #8marzo ci andiamo pesante: perché le imprese dovrebbero avere a cuore le politiche sociali per sostenere le loro lavoratrici (massì, pure i lavoratori)? 💡 Spoiler: perchè gli conviene disperatamente, ma non se ne sono ancora accorte. 📌 In Italia è molto raro che, nella dialettica tra il mondo produttivo e le istituzioni, le Politiche sociali vengano inserite nella lista delle priorità da affrontare. 📌 Eppure, questo tema dovrebbe interessare tutte le aziende a livello di sistema, e non solo le più grandi: politiche sociali pubbliche vuol dire infatti asili, centri estivi, voucher per baby sitter, doposcuola, assistenza domiciliare e residenziale ecc. Tutti servizi di cura indispensabili non solo per le dinamiche di conciliazione vita-lavoro ma anche come sostegno indiretto ai bassi salari e al potere di acquisto delle famiglie. 📌 Le Politiche sociali sono inoltre destinate a diventare sempre più importanti in futuro, dal momento che tra pochi anni saranno indispensabili per affrontare la sfida dell’inverno demografico in termini di disponibilità di forza lavoro, di produttività e dunque di competitività del paese. Le previsioni dell’Istat dicono infatti che nel 2050 gli over 65 saranno 20 milioni (attualmente sono 13) mentre gli over 85 aumenteranno da 1,8 milioni a 4. 📌 Questo dato, combinato con la denatalità e la fuga dei giovani all’estero, avrà un impatto negativo sulla forza lavoro, che si ridurrà sempre di più. Si prevede infatti che già nel 2041 mancheranno all’appello 3,6 milioni di occupati. Articolo pubblicato anche sul numero speciale “Il soffitto di cristallo” della rivista “Il libero professionista Reloaded” (grazie!) Confprofessioni Susanna Pisano giovanni francavilla Nadia Anzani Il resto qui: 👉 https://lnkd.in/dcPBxx3K
Il valore delle politiche sociali per l’#8marzo - Ladynomics
https://www.ladynomics.it
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"Ma non è una rivoluzione, attenti: quelle sappiamo come finiscono: con la violenza. È una trasformazione, lenta. And it’s going on" https://lnkd.in/dh2H8ZZV
Nell’Iran senza veli, la sfida delle donne a capo scoperto
repubblica.it
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✨✨Come iniziare il 2024🎉🎉? Ma leggendo l'💫Oroscopo Femminista di #Ladynomics! What else?👇 https://lnkd.in/dGz5XgSH
Oroscopo femminista 2024! - Ladynomics
https://www.ladynomics.it
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Giornalista Cor.Com Digital360 Group - Diversity&inclusion specialist, Gender Innovation specialist, Podcaster, Unstoppable Woman
Perché serve oggi una #città per le #donne? E quale ruolo può svolgere l'associazionismo per contribuire a immaginare e pianificare spazi urbani inclusivi in ottica intersezionale? Su The Good in Town Monica Cerutti racconta l'esperienza di Torino Città per le Donne, evidenziando gli obiettivi raggiunti e i progetti in cantiere. E soprattutto come può essere usata la #tecnologia per realizzare una #cittàfemminista #smartcity #digitalinclusion #inclusionedigitale #inclusione #intersenzionalità #innovazione #genderequity #genderequality inGenere.it Donne 4.0 Fondazione Giacomo Brodolini Gianni Dominici Michela Stentella Barbara De Micheli Stefania Salaris Gennaro Veneziano Ladynomics Azzurra Rinaldi Sonia Montegiove Flavia Marzano Maria Sangiuliano Innovazione Sociale FPA - FORUM PA Francesca Pucci Donatella Cambosu Sara Serafini
TOxD, Torino città per le donne
https://www.thegoodintown.it
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Dicembre tempo di bilanci ma anche di previsioni per il nuovo anno. Economia delle donne 2024: cosa aspettarsi? Guarda il documento! Cosa ci dicono i numeri? - Le donne lavorano molto, con carichi di lavoro, retribuito e gratuito, spaventoso in termini di ore giornaliere. Ufficialmente producono 𝐏𝐈𝐋 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐦𝐚 𝐬𝐞 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐏𝐈𝐋 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨, 𝐜𝐢𝐨𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐚𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟑𝟕% 𝐚𝐥 𝟔𝟎% 𝐝𝐢 𝐏𝐈𝐋 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞. - Il PIL italiano sarà pressoché stabile nel 2024 mentre il consistente debito pubblico rimane un fattore di instabilità, non ci saranno risorse per far il salto di qualità necessario per la parità di genere. - Guardando agli investimenti pubblici, grandi speranze sono riposte nell’impatto del PNRR peccato che a causa della segregazione orizzontale 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐦𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚 𝐯𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐞𝐫𝐚̀ 𝐚𝐝 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞., mentre quella delle donne si manterrà più o meno stabile. - Ci sarà la necessità di riequilibrare in parte il rapporto debito/PIL ma il 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐫𝐞𝐯𝐢𝐞𝐰 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐚𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐰𝐞𝐥𝐟𝐚𝐫𝐞 che più supporta le donne. Il dato è tratto? Le donne sono abituate da anni a fare da sé, a vedersela da sole non potendo contare su condizioni macroeconomiche favorevoli. Ma i recenti fatti di cronaca hanno aumentato la consapevolezza di quanto da sole noi donne non andiamo da nessuna parte, né sui diritti, né tanto meno sull’economia ma 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐧 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐮𝐥𝐬𝐢𝐯𝐚. Scopri di più https://lnkd.in/dm6N7-t8
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🔴 Il settore #ICT è ben lontano dal raggiungere la parità di genere, anche nelle economie più avanzate. Basti pensare che, nei Paesi Ocse, la percentuale di uomini che lavora in questo ambito è da 3 a 8 volte superiore alla percentuale di #donne che occupa tali posizioni. Senza considerare il divario persistente nell'ambito #STEM dove l’occupazione femminile non arriva al 30%. Ne parliamo nell'ultimo episodio di #𝗪𝗢𝗪 - 𝗪𝗼𝗺𝗲𝗻 𝗢𝗻 𝗪𝗲𝗯, condotto come sempre da Federica Meta e Francesca Pucci, assieme a un’ospite d’eccezione: Cristina Zucchetti, Presidente di Zucchetti Group, la holding del gruppo, indicata da Forbes tra le 100 donne più influenti d’Italia. #radioactivaplus #womenonweb #gendergap #equality #womenempowerment #genderparity
Divario di genere nel settore ICT, tra stereotipi, cambi di rotta e impegno aziendale - Radio Activa
https://www.radioactiva.it
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