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Pos, via le commissioni su operazioni sotto i 10 euro

Banche e gestori di carte e circuiti dovranno promuovere iniziative commerciali nei confronti degli esercenti, volte a ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, cioè di importo non superiore a 30 euro

di Laura Serafini

Pos, arriva il taglio delle commissioni per gli esercizi commerciali

3' di lettura

L’associazione bancaria italiana è pronta a diramare la circolare alle banche associate che contiene le indicazioni per rendere operativo l’accordo siglato al ministero per l’Economia, con le associazioni degli esercenti e dei gestori di circuiti di pagamento e delle carte di credito, al fine di ridurre le commissioni sulle transazioni entro i 30 e i 10 euro. Si partirà subito con l’operazione studiata per consentire a negozianti, ristoratori, albergatori e Pmi di avere trasparenza sui costi previsti dai contratti stipulati con banche e gestori dei circuiti e, soprattutto, di poterli mettere a confronto per capirne la convenienza. Lo strumento principale sarà un modulo standard che dovrà essere compilato e fornito agli esercenti.

I commercianti potranno confrontare i costi di banche e circuiti

Il tutto è previsto da un Protocollo di intesa che non è cogente, ma contiene un forte auspicio (che fa perno e dà attuazione a quanto previsto dall'ultima legge di bilancio) per ridurre in modo consistente le commissioni per le transazioni entro i 30 euro e azzerarle per quelle entro i 10 euro. L'obbligo non ci può essere, perché altrimenti il protocollo potrebbe essere letto come un’intesa anticoncorrenziale; nella modalità scelta, invece, l’accordo ha ottenuto il parere favorevole dell’Antitrust. Ci sono voluti sette mesi per raggiungere un risultato che, in realtà, non era mai stato ottenuto in passato. L’accordo è stato firmato al ministero dell’Economia(dove era stato istituito a inizio marzo un apposito tavolo) tra Abi, Apsp (prestatori di servizi di pagamento, dunque circuiti e carte di credito), Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per la definizione del “Protocollo d'intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici”. Il sistema messo a punto prevede una riduzione degli oneri a carico degli esercenti, con ricavi entro i 400 mila euro l'anno, per operazioni entro i 30 euro e i 10 euro.

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Pos, arriva il taglio delle commissioni per gli esercizi commerciali

Oneri ridotti anche per le operazioni entro i 30 euro

In base al protocollo, banche e gestori di carte e circuiti dovranno «promuovere iniziative commerciali nei confronti degli esercenti, volte a ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, cioè di importo non superiore a 30 euro. In particolare, tali iniziative commerciali dovrebbero essere significativamente competitive per quanto riguarda le transazioni di importo unitario almeno fino a 10 euro. Le iniziative commerciali andranno pubblicizzate per almeno 6 mesi e avranno durata non inferiore a 9 mesi». Il protocollo, secondo quanto comunicato, prevede che «per accrescere la trasparenza» dovrà essere utilizzato un apposito schema standard allegato all’accordo di rappresentazione sintetica delle condizioni previste dalle offerte commerciali. Tale schema è finalizzato ad assicurare l'immediata comparabilità tra le iniziative commerciali».

Per Confesercenti risparmi fino a 500 milioni l'anno

Secondo Confesercenti, che ha definito l'accordo “storico”, l’intesa potrebbe portare ad un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro l’anno. Secondo l’associazione il protocollo permetterà di ridurre sostanzialmente i costi per le piccole imprese con meno di 400mila euro l’anno di fatturato. Per Confartigianato l'accordo «conferma il valore del confronto tra le parti sociali per raggiungere risultati utili alle imprese». L'intesa, «così come avvenne con la moratoria sui crediti in occasione della crisi del 2008, testimonia lo sforzo comune tra organizzazioni d’impresa e sistema bancario per abbattere i costi e semplificare gli adempimenti a carico degli imprenditori».

Secondo FIPE-Confcommercio, «l’accordo segna un momento importante per garantire alle imprese una maggiore trasparenza e la possibilità di scegliere le soluzioni più convenienti, al fine di assicurare il servizio al cliente e contenere i costi».

Unicredit: apprezziamo il lavoro fatto da Abi

«Apprezziamo il lavoro fatto dall’Abi sul protocollo di intesa relativo ai pagamenti elettronici, perché siamo parte del sistema e vogliamo contribuire a promuovere la digitalizzazione e la diffusione di tali strumenti», ha affermato Remo Taricani, deputy head di Unicredit Italia, che si espresso in quanto associato all'Abi. «Sottolineo con orgoglio – ha aggiunto - che UniCredit, a dimostrazione del continuo supporto verso le comunità in cui opera, attraverso la nuova edizione di UniCredit per l’Italia, ha già posto in essere misure immediate a riguardo come, ad esempio, l’azzeramento fino al 30 giugno 2024 delle commissioni sui micropagamenti elettronici inferiori o uguali a dieci euro per le aziende con fatturato fino a un milione di euro».

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