Im-pari-amo la pari-tà. Uguali in ogni genere

Alunni, genitori e docenti sono invitati a parteciapre all'incontro formativo con l'avvocato Guarcello che si terrà alle ore 15:30 presso l'Auditorium dello IISS Jacopo del Duca - Diego Bianca Amato di Cafalù (Pa)

Breve storia dell’elettromagnetismo.pdf

Breve storia dell'elettromagnetismo 

di Gaetano Ferrante

Realizzato da Sara Calabrese, Samuel Cassata, Di Noto Rossana, gallo Martina, Guercio Karen e Li Joice della 2B Liceo linguistico

shoah.pdf Liberto 1.pdf

Realizzato da Rita Castiglia e Leandra Maranto della 3B Liceo linguistico

Realizzato da Marika Rita Papa 1A Liceo linguistico, Angela Marchesini 2C Liceo linguistico e dalle prof. sse Sabrina malizia e Giovanna Liberto

presentazione sulla giornata dalla memoria - Lorena Sanzone, Catalano Andrea Gabriella, Russo Alessia, Filloramo Ludovica, Genchi Sara.pdf

Realizzato da di Russo Alessia, Sanzone Lorena, Catalano Andrea, Genchi Sara e Filloramo Ludovica della  2B Liceo linguistico

Le Statue viventi e tanto altro 

SdS - Liceo Artistico 

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Cosa pensi?

Mentre guidi con lei terrorizzata accanto, cosa pensi? 

Mentre vedi le sue lacrime negli occhi cosa pensi ?

Mentre lei ti implora, cosa pensi ? .....

di Bianca Cojocariu

Mentre guidi con lei terrorizzata accanto, cosa pensi? 

Mentre vedi le sue lacrime negli occhi cosa pensi ?

Mentre lei ti implora, cosa pensi ?

Cosa pensi mentre prendi il coltello?

Cosa pensi mentre vedi il suo sangue colarti nelle mani?

Cosa pensi nel sentire il suo ultimo sospiro?

Cosa pensi quando scappi ?

Ma soprattutto, perché hai pensato di fare questo?

Poteva andare diversamente. Poteva non essere l'ennesima vittima. Potevi non essere l'ennesimo cattivo della società. Potevi lasciar perdere. Potevi pensare a quanto avrebbero sofferto gli altri, i suoi cari, gli amici e la società. 

Ma tu, animale privo di ragione non hai pensato, hai chiuso gli occhi e ti sei fatto guidare da chissà cosa. Se hai provato a scappare significa che sai di aver sbagliato, ma ci hai provato lo stesso. La sua morte per te rappresenta la vittoria, per noi il peggior disastro. L'essere stato beccato per te è un fallimento, per noi altrettanto perché non possiamo essere felici di aver rinchiuso uno dei tanti animali che possiamo trovare in giro. Essere chiuso per te significa speranza, che se va bene tra un paio d'anni puoi uscire, per noi ancora terrore perché sappiamo che sei ancora lì che respiri, che dai voce ai tuoi pensieri scuri e diabolici. Per noi, sei l'ennesimo fallimento. 

Chissà cosa rappresenti tu per te stesso...



105. 

105 sono le donne uccise nel 2023.  105 sorrisi spariti dal mondo. 105 anime spezzate nel vento

di Marika Montalbano

105 sono le donne uccise nel 2023. 

105 sorrisi spariti dal mondo.

105 anime spezzate nel vento.

Sono donna e sono stanca di vedere la libertà come il rischio più grande da correre.

Sono  stanca di aver paura, sono stanca di questa società che si basa sui principi della gerarchia patriarcale, sono stanca dei pregiudizi che da generazioni porto sulla spalle, poichè pesano ogni giorno sempre di più.

Sono stanca di sentirmi costantemente in pericolo, di chiudere gli occhi per sopportare quando sento  un fischio mentre passeggio per strada, sono stanca di guardare il telegiornale sentire il cuore tremare per la paura e sentire la mia consapevolezza sussurrare: "ATTENTA, POTRESTI ESSERE LA 106ESIMA".

Ma sapete qual è la cosa che più mi spaventa? 

La paura che questa realtà non cambi, che la 106esima possa essere mia madre o le mie sorelle.

Ho paura di non riuscire ad arrivare ai miei obiettivi, solo perchè donna.

Ho paura di incontrate un uomo che, anzichè amarmi, possa sfruttarmi come madre, come domestica, come "solo donna".

Donne, a voi oggi parlo: cosa aspettiamo?

Se una sola non  può fare la differenza poichè vista come debole, uniamoci e urliamo "NO" al patriarcato, "NO" alla disparità fra sessi che, non prendiamoci in  giro, anche se nascosta, c'è ancora.

Donne, datemi la mano e camminiamo insieme per le strade del nostro Paese, vestiamoci di rosso tutti i giorni, ricorriamo all' insistenza, alla violenza cruda delle nostre parole, conseguenza di tutte le violenza subite.

Donne, amiche e sorelle mie, siamo forti, ci  riusciremo!

DREAD

Cortometraggio di Lorenzo Bellino 

con Greta Pecoraro e Greta Guzzardo

Premiato come miglior video nel concorso 'Siamo parte di un tutto' indetto da Lions Clubs International - Distretto 108 Yb Sicilia 




L'essenza dell'umanità

Poesia scritta dagli alunni della 3B Liceo Scientifico

Son diritti e son doveri 


Con sorrisi sui visi forzati 


Cresciuti su rami di alberi 


Dalle guerre allontanati 

Gli umani son da problemi afflitti 

Troppo presi a rincorrere i profitti ed incrementare i propri averi 

Diritti e doveri 

Non riguardano l'individualità 

Ma l'intera società 

Noi, esseri umani, oggi come ieri 

Ognuno ha il suo posto nella scacchiera 

Dove il re e la regina sono i diritti e i doveri 



Diritto, una voce del cuore

Poesia scritta dagli alunni della 3A Affari Finanza e Marketing

Diritto, una voce del cuore

Diritto all’equità

che farà sì di evitare le assurdità

Diritto di non essere sfruttati

mai offesi e umiliati

Abbiamo il dovere di far sentire

gli altri amati

E curare le ansie di coloro

che sono lacerati

Dalla guerra, dalla povertà, dall’odio e dall’ ira

guarire le ferite di chi con l’odio respira

Siamo esseri umani, non un’anima pura

Un patto non un compromesso della vita

per renderla più colorita

e meno agguerrita

La ballata delle radici 

Poesia scritta da Dario Di Francesca della 5C Liceo Linguistico

 Della quercia italica io canto 

le radici d’un pianto 

infinito: così bello! 

Raccontate storia, amori, tutto 

ciò che oggi è vivo 

e che per legge naturale scrivo. 


Costituite il frutto 

di un popolo novello, cotanto 

germoglio quanto modello. 

Della quercia italica io canto 

le radici d’un pianto 

addolcito: si materno! 

E ci spiegate l’arte del dovere, 

e ci spiegate “sacro” 

per la difesa d’un nuovo massacro… 


l’obbligo è piacere. 

Come è ordinato il loranto 

che cresce anche d’inverno.

File digitale elaborato dagli alunni della 1B Industriale

di Albachiara La Bua, Chiara Liberti, Claudio Cesare, Myroslav Pavlov e Simone Maranto


di Fabiana Castiglia, Salvatore Brocato, Gabriele Delprete, Daniele Studiale, Evelyn Di Francesca


di Federica Carrollo, Miriam Cicero, Chiara D'Antoni e Marika Montalbano

Il matrimonio nell'antica Roma

   di Margherita Presti, Jennifer Sabatino, Denise Longo, Saba Djlassi

Cittadinanza Digitale 2AL 01042023.pptx

di Federica Carollo, Fabiana Castiglia, Daniele Studiale ed Evelyn di Francesca

LUNA POPOLATA (1).mp4

di Albachiara La Bua, Chiara Liberti, Claudio Cesare e Simone Maranto

LE FAKE NEWS VACCINI.pptx

Le fake news sui vaccini

di Chiara D'Antoni, Miriam Cicero, Erica Renna, Gabriele Delpreste, Salvatore Brocato

di Margherita Presti, Saba Djelassi, Denise Longo e Jennifer Sabatino

Erasmus

Polonia, 13 febbraio 2023

di Giovanna Liberto

Si è svolto con successo dal 13 al 17 febbraio 2023 presso la scuola ospitante Zespół Szkół nr 3 w di Żory in Polonia la terza LTTA (attività di apprendimento/formazione) del partenariato strategico Erasmus+ LEAD, importante iniziativa a cui ha partecipato l’I.I.S.S. Jacopo del Duca- Bianca Amato di Cefalù. 

Cos’è LEAD? Il progetto europeo LEAD (acronimo inglese di Learning Exchange Act Disseminate) è volto a far acquisire una consapevolezza sociale dei problemi globali come, ad esempio, lo spreco di cibo, il consumismo, cause di conseguenze negative per l'ambiente naturale. L'obiettivo è quello di coinvolgere gli studenti in una serie di attività filantropiche, di volontariato, non remunerate, per elaborare un semplice programma di miglioramento della situazione nella loro comunità. Attraverso questo progetto si vuole incoraggiare gli studenti a pensare in modo critico, a controllare le fonti di informazione, a rispondere ai problemi globali e soprattutto ad avviare cambiamenti nelle loro scuole e successivamente nella società.

Il prof.re Gianni Catanese, coordinatore e referente di tutto il progetto, ne ha seguito l’iter e gli incontri precedenti ed è stato presente ai lavori di Zory con 16 alunni e tre docenti: la prof.ssa Malizia Sabrina, docente di spagnolo e le prof.sse Mariateresa Langona e Giovanna Liberto docenti di materie letterarie presso la sede centrale. 

All’incontro di Zory, oltre ai docenti italiani, erano presenti i rappresentanti della Polonia, nazione ospitante, della Germania (Mittelschule am Winthirplatz), responsabile di tutto il progetto, del Portogallo (Agrupamento de Escolas de Ponte de Sore) e della Svezia (Karolinska gymnasiet). Mancava solo la rappresentanza della Finlandia.

Nel corso della settimana sono state organizzate varie attività (workshops di biologia, chimica, arte; collaborazione presso una mensa solidale; presentazioni di prodotti multimediali), per sensibilizzare i giovani sulla tematica di grande attualità dello spreco alimentare e sulle possibili soluzioni. 

Il prossimo incontro è previsto dal 23 al 28 aprile 2023 a Cefalù presso l’I.I.S.S. Jacopo del Duca-Bianca Amato.



Erasmus Polonia 14020223 video.mp4
Storia di Luis Sepulveda 1AL .pptx

Luis Sepúlveda: l'esperienza della foresta 

di Fabiana Castiglia, Chiara D'Antoni, Marika Montalbano, Salvatore Brocato, Gabriele Delprete, Claudio Cesare, Simone Maranto e Daniele Studiale

di Margherita Presti, Albachiara La Bua, Miriam Cicero, Chiara Liberti, Saba Djelassi, Denise Longo, Jennifer Sabatino, Federica Carollo e Evelyn di Francesca

Giornata della Memoria Chiara Giambrone.pptx
LA SHOAH.pptx

NAMASTE': alla scoperta del proprio mondo interiore

di Antonietta Luppino e Cinzia Muscarello

(disegni di Leopoldo Romano e Giuseppe Porru 1C tecnico)




Namastè è un nuovo progetto dell'IISS Jacopo del Duca - Diego Bianca Amato, realizzato con il contributo dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione, dell'Università e del Diritto allo studio - Regione Sicilia.

L'attività rientra nell'iniziativa "Scuole aperte - laboratori di crescita a:s: 2022-2023" interventi in favore delle istituzioni scolastiche statali del territorio siciliano per sostenere progetti di ampliamento dell'offerta formativa e sperimentazione di modelli educativi, con apertura delle scuole oltre l'orario 'ordinario'.

I destinatari sono:

La struttura prevede: pratica yoga painting, laboratorio di lettura, animazione gruppi scrittura.

Il periodo in cui si svilupperà il progetto è: febbraio - settembre 2023.

L'articolazione consiste in moduli di didattica laboratoriale di 36h cd, per un totale di 150 ore

In sintesi il progetto intende favorire nuove forme di apprendimento e l’esercizio di una cittadinanza matura attraverso l’ascolto di sé e la ricerca di un proprio benessere psico-fisico. Sarà lo Yoga, attraverso il movimento, la respirazione  consapevole e l’ascolto di sé, a mettere in moto emozioni e stati d’animo particolari e una nuova percezione del proprio corpo e delle sue infinite potenzialità. Studenti, genitori e docenti saranno impegnati in attività laboratoriali strettamente interconnesse.                                               

Lo yoga   painting porterà alla rappresentazione pittorica del proprio mondo emozionale; l'ascolto di brani letti ad alta voce, i giochi di ruolo costituiranno tappe di un unico personale cammino che mira      all’accettazione di sé, degli altri e di ogni forma di diversità, ponendo le basi per la ricerca consapevole dello star bene in ogni contesto. L’apprendimento e lo studio riceveranno nuova linfa dalla rinnovata fiducia in se stessi; le competenze affettive, relazionali e comunicative ne risulteranno potenziate. Sono previste uscite sul territorio volte a far vivere con partecipazione consapevole la sinergia Uomo-Natura.

Doppia intervista

di Chiara Giambrone e Manfredi Dispenza

A conclusione degli incontri scuola/famiglia organizzati dalle prof. sse Antonietta Luppino e Cinzia Muscarello abbiamo intervistato un genitore e una docente dell’Istituto Jacopo del Duca – Diego Bianco Amata. Ecco le loro risposte.

Iniziamo con quelle del genitore.

Che cos'è per lei la famiglia?

Per me la famiglia significa unione, confronto e dialogo’.

Cosa pensa degli incontri scuola/famiglia organizzati dal nostro Istituto?

Penso che sia un'iniziativa molto costruttiva, sia per gli alunni sia per i genitori’.

Come giudica il fatto che a svolgere un’ora di lezione sia stato un genitore?

Penso che sia molto utile perché così ognuno con le proprie esperienze e i propri pensieri riesce a dire la sua. È molto interessante anche per fare capire ai genitori cosa significhi’.

Perchè c'è una scarsa presenza dei genitori nelle iniziative svolte dalla scuola?

Perchè fanno lavori molto impegnativi o più semplicemente non c'è questa abitudine’.

Quante volte guarda sul registro scolastico l'andamento scolastico di suo figlio?

‘Quasi ogni giorno’.

Quante volte visita il sito della scuola?

‘Molto raramente’.

Ecco le risposte della docente.

Per quale motivo crede che sia così importante la famiglia?

Credo che sia così importante perché per me la famiglia è la base della vita di ogni persona, è quel posto ideale dove ognuno riceve i fondamenti che metterà in pratica nella sua vita futura’.

Secondo il suo punto di vista è cambiato il concetto di famiglia nel tempo? Se sì in che modo?

‘Beh, si è cambiato! Storicamente da quella patriarcale siamo passati a quella moderna, dove entrambi i genitori lavorano ed i ritmi di vita sono più frenetici ed è sempre più difficile trovare il nucleo madre, padre, figli’.

Secondo lei perché c'è una scarsa presenza nelle attività scolastiche da parte dei genitori?

Da insegnante e da madre noto che l'interesse verso la carriera scolastica dei figli va scemando man mano che i figli crescono, soprattutto quando si passa dalle scuole medie alle superiori. Per quanto difficile sia incastrare tutti gli impegni penso che sia un dovere organizzarsi in modo da includere anche queste attività’

Dal punto di vista di un professore la scuola è una famiglia?

No, la scuola non può essere una famiglia, ma si deve creare un ambiente idoneo alla crescita degli alunni non solo come studenti ma anche come persone, ma non si devono confondere i ruoli’.

Quante volte visita il sito della scuola? Le sembra una buona idea?

Frequentemente in base delle esigenze del mio lavoro e lo ritengo utile perché è il biglietto da visita della scuola per chi non ci conosce’.

Lituania

di Rosario Interrante

Abbiamo avuto modo di sperimentare divertenti e accattivanti danze tradizionali lituane accompagnate da musica. I balli ci richiedevano di sbattere i piedi al ritmo della musica e la maggior parte di essi erano balli di gruppo, dove potevamo suonare e ballare insieme. È stato molto divertente.

Siamo rimasti soddisfatti del cibo. Abbiamo mangiato i loro piatti tradizionali, per lo più costituiti da carne e zuppe con cavoli o altre verdure. Il cibo aveva un sapore molto simile al cibo finlandese. Erano molto semplici ma gustosi.

La scuola che ci ha accolto, Ylakių gimnazija, ha un totale di 242 studenti che ci hanno fatto sentire a nostro agio. Hanno organizzato attività per farci conoscere meglio e ci hanno persino insegnato l'importanza della sicurezza in Internet. Tutti gli studenti sono stati cordiali e accoglienti. Abbiamo avuto molti workshop divertenti come l'infeltrimento di lana, la creazione di poster, la manipolazione di foto con uno schermo verde e abbiamo giocato a un gioco di sicurezza su Internet.

Abbiamo visitato molti musei mentre eravamo in Lituania come quello dello Skuodas, della pietra di Mosėdis e dell'ambra. Ci hanno insegnato molto sulla storia della Lituania e sulla sua gente. Abbiamo visto bellissime sculture in legno fatte a mano, rocce e minerali affascinanti e come si sono formati, gioielli in ambra e come gli alberi si producevano e si proteggevano con la resina. Abbiamo anche imparato a conoscere il pazzo sport del motoball (calcio con le moto).

C'è molta natura in Lituania e molti spazi aperti in cui chiunque può giocare o passeggiare, come parchi o percorsi naturalistici. Il tempo non era il massimo ma non ci ha impedito di goderci il nostro soggiorno.

Lithuania

di Rosario Interrante, Otto Venäläinen e Rute Moreira

We got to experience fun and catchy traditional Lithuanian dances accompanied by music. The dances included a lot of stomping to the beat and most of them were group dances, where we got to play along. It was very fun.

We were satisfied with the food. We ate their traditional dishes, mostly consisting of meat and soups with cabbage or other vegetables. The food tasted very similar to Finnish food. They were very simple but tasty.

The school which welcomed us, ylakių gimnazija, has a total of 242 students who made us feel comfortable. They held activities for us to get to know each other better and even taught us the importance of internet safety. All the students were friendly and welcoming. We had many fun workshops such as wool felting, making posters, manipulating photos with a green screen and played an internet safety game.

We visited many museums while we were in Lithuania such as the Skuodas museum, the Mosédis Stone Museum and the Amber Museum. They taught us a lot about Lithuania’s history and its people. We saw beautiful handmade wooden sculptures,  fascinating rocks and minerals and how they were formed as well as amber jewelry and how trees produced and protected themselves with resin. We also learned about the crazy motoball sport.

The scenery includes lots of farms and fields. There is much nature in Lithuania and many open spaces for anyone to play or to walk in, like parks or nature paths. The weather was not the best but it didn’t stop us from enjoying our stay.

Un uomo, un medico

   di Marta Albanese e Beatrice Di Noto

La passione per la scrittura può essere coltivata sin da piccoli e la perseveranza dei singoli individui aiuta a realizzare i propri sogni. Queste, in occasione dell'incontro scuola-famiglia organizzato dal nostro istituto, sono state le tematiche affrontate durante la presentazione del libro "Un uomo, un medico", ispirato alla storia del Dott. Giuseppe Iacono e scritto in collaborazione con la giornalista Maristella Panepinto. Questo testo indirizzato a uomini di tutte le età, racconta come la forza di volontà possa divenire la chiave per costruire il proprio futuro. Tramite esperienze personali, esso indirizza al confronto con i propri successi e fallimenti, che ci portano indirettamente alla crescita personale e ad una visione differente di chi ci circonda. Il potere delle parole scritte e le vicende altrui ci spingono a prendere esempio e ad agire diversamente nella nostra società. Inoltre, questo libro ci inserisce pienamente nel contesto socio-culturale della nostra terra, la Sicilia, mettendo in risalto gli avvenimenti, le tradizioni e le culture che l'hanno caratterizzata durante il tempo. La toccante storia del Dott. Iacono, ci insegna come partendo da condizioni umili, si possa costruire qualcosa di grande, mettendo al primo posto gli altri e cercando sempre più di aiutare il prossimo. Con tenacia, forza di volontà e attenzione ha contribuito alla medicina del nostro territorio e con grande coraggio ha svolto azioni di volontariato tra la miseria dei Paesi africani. Questo incontro ha portato alla luce realtà della nostra società, a volte poco considerate e sottovalutate che però sono fondamentali per aiutare i ragazzi svantaggiati a vivere in maniera indipendente. L'esperienza in primis del Dottore e la struttura presente a Termini Imerese gestita dall'associazione "Lega del Filo d'Oro", sono istituzioni che danno la possibilità ai ragazzi, anche nostri coetanei, di essere autonomi in una condizione difficile da gestire e con cui si fa fatica a conviverci. Reputiamo sia stato uno spunto per avvicinarci a problematiche sociali sotto un altro punto di vista e soprattutto per incoraggiare noi ragazzi a non smettere mai di credere nei propri obiettivi e nelle proprie ambizioni, nonostante tutti gli ostacoli che quotidianamente la vita ci pone davanti. 

La Lituania attraverso i nostri occhi

di Barbara Bongiorno, Nelli Tarkiainen e Diogo Gabriel Pinto Soares

La settimana dal 4 all’8 aprile è stata incredibile. Abbiamo incontrato sei gruppi di diversi Stati e conosciuto le diverse culture. Lo spettacolo di benvenuto è stato caloroso, gli studenti hanno preparato per noi esibizioni, dalla danza folk ai canti tradizionali. Ci siamo divertiti a provare giochi tipici lituani ed a seguire i laboratori durante la settimana. Avremmo voluto che l’esperienza durasse di più.

Inoltre siamo rimasti impressionati dai musei delle pietre e dell’ambra, li abbiamo amati. Martedì sera abbiamo passato una serata all’insegna del divertimento al centro giovanile, un luogo dove i ragazzi possono trascorrere il loro tempo libero, organizzando discoteca, giocando a diversi giochi come UNO, biliardo, scacchi, biliardino, hockey da tavolo, ma anche guardare film.

Gli studenti del ginnasio di Ylakiai sono stati molto carini, ci accoglievano ogni volta che entravamo nella loro scuola. Grazie a loro abbiamo imparato nuove cose sulla Lituania. 

Giovedì pomeriggio abbiamo incontrato il gruppo folk “Alda”, che ci ha coinvolto nelle loro danze e giochi tradizionali, facendoci divertire parecchio, è stato un piacere passare del tempo con loro. Sono stati gentili, accoglienti e pieni di energia.

Nella serata finale, avvicinandoci l’un l’altro e stringendo i rapporti, abbiamo imparato molti balli dall’Italia, dalla Finlandia, dalla Turchia, dalla Lituania, dal Portogallo e dalla Romania.

Siamo molto dispiaciuti di dover partire domani, ma terremo quest’esperienza e questi ricordi nei nostri cuori.

Lithuania through our eyes

di Barbara Bongiorno, Nelli Tarkiainen e Diogo Gabriel Pinto Soares

Our week from April 4th to 8th was incredible. We met six groups from different states and learned about each other’s cultures. Welcome event was so heartwarming, and students prepared a variety of performances for us from folk dances to traditional songs.

We enjoyed doing Lithuanian games together and the Workshops. We wish that this week could have lasted longer. Also, we were impressed with the Mosedis Stone Museum and Amber Museum, and we loved them. On Tuesday, we had a fun-filled evening at the youth centre, which is for young people to spend time, organise discos, play different games like chess, UNO, board games, billiards, air hockey, foosball tables and watch movies.

Students in Ylakiu gymnasium were so kind and cheerful and always welcomed us when we arrived at their school. Thanks to them we got to learn lots of new things from Lithuania.

In the afternoon of Thursday, we met the folk group “Alda”. They taught and let us participate in their traditional dances, songs and games, it was a pleasure to play along with them. They were kind, cheerful and full of energy. We had such a great time at the farewell dinner on Thursday because we had so much fun and we got closer to each other and learned a lot of dances from Italy, Finland, Portugal, Romania, Turkey, and Lithuania. We are very sad that we are leaving tomorrow, but we will keep these memories and experiences in our hearts

Diario di una fantastica settimana in Lituania 

di Elisa Valentino, Vivivi Rossi e Ana Oliveira 

Dal 3 all'8 aprile abbiamo partecipato al progetto Erasmus “Contro la schiavitù online”. A Skuodas, in Lituania, oltreché locali ed italiani, c'erano studenti rumeni, portoghesi, turchi e finlandesi. Durante il soggiorno abbiamo partecipato a molte attività che ci hanno fatto conoscere la cultura di questo splendido paese. 

Lunedì ci è piaciuto molto l'evento di benvenuto che hanno preparato per noi. Ci siamo divertiti ad ascoltare la musica suonata dagli studenti dell'Ylakiai Gymnasium. 

Tutto è stato istruttivo. 

Martedì ci siamo recati in un laboratorio di lana, dove abbiamo avuto l'opportunità di strofinare la spugna con il sapone e, successivamente, decorarle nello stile che più ci piaceva. Durante il seminario abbiamo imparato la manipolazione delle foto.

La serata, trascorsa nel centro giovanile di Skuodas, ci ha dato l'opportunità di imparare i giochi da tavolo e di ballare con i nostri coetanei le danze tipiche locali. È stato stimolante scoprire come si divertono gli adolescenti lituani.

Mercoledì siamo andati a visitare diversi musei, quello dell'ambra ci è sembrato il più interessante. Si trova in un palazzo molto bello, dove abbiamo potuto acquistare dei souvenir. Poi ci siamo immersi nel verde del parco adiacente al museo ed ammirato il Mar Baltico. 

Giovedì i membri del gruppo folk locale ci hanno insegnato alcune danze tradizionali.  Erano così gentili ed amichevoli. Questo incontro ci ha aiutato a capire meglio la loro cultura. Durante la serata di addio abbiamo ricevuto il nostro attestato di partecipazione, ci siamo sentiti davvero parte di questo progetto Erasmus. Abbiamo ballato su musica di paesi diversi e c'era un mix di culture che ci ha fatto capire come siamo simili, perché siamo tutti adolescenti.

Il cibo lituano è simile a quello finlandese, comprende molte zuppe e carne, ed è molto diverso da quello italiano e portoghese.

Venerdì abbiamo svolto le ultime attività, è stato un giorno fantastico.

I lituani sono persone così gentili e semplici, sono legati alla natura, il che è sorprendente.  Ricorderemo questo viaggio, che ci ha fatto crescere come persone e capire che siamo il futuro dell'Europa.

Diary of a fantastic week in Lithuania

di Elisa Valentino, Vivivi Rossi e Ana Oliveira 

During the week from the 3th to the 8th of April we participated in the erasmus project “Against online slavery” in Lithuania, Skuodas. There were students from Lithuania, Italy, Romania, Portugal, Turkey and Finland. During the week we took part in many activities, which made us learn about the Lithuanian culture.

On Monday we liked the welcome event that Lithuanians prepared for us. We enjoyed listening to the music played by the students of Ylakiai Gymnasium and we got to know each other through the warm-up activities, which were so cool. We learned Photo manipulation from the workshop, which was so funny and interesting.

On Tuesday we did a wool workshop. There we had the opportunity to do scrubbing sponge with soap inside and we decorated them in the style that we liked. In the evening we spent time in the youth center of Skuodas and we played board games and danced. We had so much fun and we discovered how teenagers have fun here.

On Wednesday we visited many museums and the Amber museum was our favorite. The Amber museum was in a very beautiful palace and we were able to buy some souvenirs made of amber. Then we did a walk in a park and we saw the Baltic sea.

On Thursday we met the local folk group members and they taught us some traditional dances. They were so kind and friendly and they helped us to understand their culture better. During the farewell evening we got our certificate of participation and we really felt ourselves a part of this Erasmus project. We danced to music from different countries and there was a mix of cultures, that made us understand that  in spite of our differences we're similar, because we're all Teenagers.

On Friday we’re going to do the last activities and we hope that our last day here is going to be amazing.

During the week we ate a lot of soup and meat and the Lithuanian food was similar to Finnish food but very different from Italian and Portuguese food.

Lithuanians are so kind, simple people and they are connected with nature which is amazing. We will remember this trip, which made us grow as people and understand that we are the future of Europe.

Ogni tanto la vita concede nuove opportunità

di Boyle Ana, Cannici Martina, Currieri Giulia, Terranova Sofia

Dopo essere stato in silenzio per centinaia di anni, Paolo Malatesta ritrova la forza per parlare di ciò che Francesca, la sua amante, ha raccontato tempo prima al visitatore del cerchio dei lussuriosi. Richiede, pertanto, un incontro con Dante per narrare, dal suo punto di vista, la sua storia d’amore.

Passano i giorni e arriva finalmente l’ora dell’incontro.

D “Che bello rivederla dopo tutto questo tempo, caro Paolo. Mi sarebbe piaciuto incontrarla di persona, ma le mie condizioni purtroppo non me lo hanno permesso.”

P “Salve illustre poeta, anche per me è un piacere rivederla. Mi dispiace che abbia contratto il virus, ma spero stia bene. Tornando a noi, desidera pormi qualche domanda in particolare o preferisce che le racconti tutto sin dall'inizio?”

D “Mi piacerebbe ascoltare tutta la vostra storia dal suo punto di vista; quindi, si senta libero di esporre come crede. Se avrò da porle qualche domanda lo farò a tempo debito”

P “Tutto ebbe inizio in un pomeriggio di settembre nel salotto del palazzo  di mio fratello, nonché marito di Francesca. Mi trovavo lì in visita, in occasione di una riunione di famiglia che si sarebbe svolta a giorni; io e Francesca stavamo leggendo insieme sul divano alcune pagine della storia di un amore illecito quando il mio petto si riempì di fuoco: i nostri sguardi si incrociarono ripetutamente ma solo in quel momento mi sembrò di vederla davvero con nuovi occhi. Non ebbi mai da allora altre certezze nella mia vita, se non una: la luce dei suoi occhi mi sarebbe bastata per sopravvivere, anche se fosse stata l’aria a mancare. Non riesco a ricordare, caro amico, cosa pensai in quel momento, perché l’esigenza di baciarla divenne così forte che fui indotto a cedere. In quel bacio trovai tutto ciò che non sapevo di aver perso. Pensavo di conoscere l’Amore, ma egli si presentò a me in modo del tutto nuovo, dirompente.”

D ”Il suo cuore amava già la bella Francesca o il sentimento nacque in quell’istante?”

P ”Il mio cuore l’amò dal primo istante in cui la vidi. Amore mi mostrò ogni suo bel lineamento e lo impresse nella mia mente. Ma era la moglie di Gianciotto, mio fratello e non potevo averla. Provai invano a non desiderarla. Nell’istante in cui le nostre labbra si incontrarono, la mia anima e quella della donna che era stata per tanto tempo l’oggetto dei miei pensieri, si legarono l’una all’altra con una forza che solo l’amore rende possibile. Il prezzo del nostro breve istante di felicità, come lei ben sa, fu la morte, ma neppure quella riuscì a separarci. Finalmente sono libero di amarla per sempre, pur nella eternità del castigo divino.”

D ”Amore riconobbe in voi dei cuori nobili e incrociò i vostri destini anche nella sventura. La ringrazio di cuore per aver chiesto questo incontro, Paolo. Ascoltare il suo dolore mi ha fatto molto piacere.”

P “Grazie a lei per avermi concesso del tempo”

Perché stanno aumentando i tassi d’interesse sui BTP?

Stiamo attraversando un periodo d’inflazione, fenomeno assolutamente sfavorevole al risparmio in titoli a reddito fisso come i titoli di Stato o le obbligazioni societarie. Il valore del credito e gli interessi percepiti da chi presta i soldi risultano avere lo stesso valore nominale, mentre il valore reale o potere di acquisto diminuisce. Pertanto, potremo acquistare meno beni con la stessa quantità di moneta rispetto a prima.

Ne consegue che l’inflazione cagiona incertezza e instabilità. Si svaluta il debito pubblico, ma nello stesso tempo aumentano le risorse finanziare da destinare al pagamento degli interessi. In cosa si traduce questo? In un aumento dello spread.

Lo spread, o differenziale in italiano, è per l’appunto la differenza di rendimento tra i BTP (Buoni del tesoro Pluriennali) e i Bund tedeschi. Questi ultimi sono i titoli di riferimento (benchmark) per tutti i titoli di Stato europei. Ciò accade perché l’istituto emittente, ovvero il governo tedesco, viene considerato molto solvibile. Lo spread viene calcolato sia in punti base, sia in punti percentuali.

Il quattro marzo scorso gli interessi sui Btp rendevano l'1,53%, mentre il Bund toglie lo 0,10%. Il differenziale è arrivato a 162 punti base, ovvero a 1,62 punti percentuali. La risalita è evidente. Il 31 gennaio del 2022 era di 130 punti base e l’8 marzo dell’anno scorso era 102 punti base.

I massimi storici sono stati raggiunti durante la crisi finanziaria del 2011, quando lo spread balzò a 700 punti base. La situazione si è stabilizzata quando Mario Draghi, allora presidente della Banca Centrale Europea, ha adottato una nuova politica monetaria: il cosiddetto Quantitative Easing (QE). Esso consiste nell’acquisto di titoli di Stato su larga scala nel mercato secondario. L’intervento ha consentito di consolidare i bilanci nazionali di molti Stati dell’area mediterranea dell’UE.

In realtà la BCE può adottare diverse politiche monetarie per mantenere stabile il valore della nostra moneta. Pertanto, rappresenta un soggetto fondamentale per contrastare l’aumento dell’inflazione e non solo. E chi ne diventa presidente, di certo, non ha una missione facile.

Fonte borsaitaliana.it

A proposito dell’amicizia

di Francesco Bono

L’uomo è un animale sociale e per vivere deve necessariamente rapportarsi con i suoi simili. Alcune volte le interazioni sono nocive, ma più spesso sono volte a creare legami sinceri e pacifici che definiamo con il termine «Amicizia».

Avere un amico sincero, però, è cosa assai rara. Spesso, infatti, ci circondiamo di persone con un abbiamo poco o nulla in comune, solamente perché la società ci impone di stare all’interno di un gruppo per non essere considerati “asociali”, “noiosi” o “strani”, quindi persone da emarginare.

Io stesso sono stato a lungo all’interno di questa logica sbagliata, sostenendola fino allo sfinimento. La verità era, però, che avevo paura della solitudine… ero sempre ansioso di proteggere la mia posizione all’interno del gruppo e cercavo di allontanare il più possibile i nuovi arrivati per non essere messo in ombra, tutelando ostinatamente lo status quo.

Crescendo, però, ho lentamente capito che la vera solitudine è riempire il vuoto con chiunque, è non sentirsi liberi di esprimersi come meglio si crede perché ciò che conta è conformarsi alla massa. Gradualmente mi sono allontanato dal diktat del “grande gruppo”, così facendo ho perso  molte persone, ma coloro per cui ero veramente importante, e non semplicemente uno tra tanti, sono rimasti.

Ho scoperto che al di là della solita monotonia c’è tutto un mondo che aspetta di essere scoperto, che esiste tanta gente con cui non avrei mai pensato di creare un legame e che al contrario mi ha insegnato il valore della vera amicizia.

La vera amicizia non è uscire necessariamente ogni giorno, non è pubblicare il post su Instagram per compiacerci di quanto siamo integranti in una società dove la quantità trionfa a mani basse sulla qualità. La vera amicizia è sapere di avere qualcuno sui cui contare nelle avversità, qualcuno con cui poter litigare vivacemente perché ciò che unisce è più forte di ciò che divide, qualcuno che non si ha il bisogno di sentire ogni giorno, perché il legame è talmente profondo che ogni distanza che sia essa fisica o legata al nostro mondo super tecnologico e virtuale diventa superflua.

Mai abbattersi ma guardare avanti

di Francesco Bono

Nella storia ad ogni periodo di crisi, che sia essa economica, politica o sociale, è seguita un’epoca di forte sviluppo che ha riguardato tutti i campi della società, dall’Arte alla Letteratura, passando per la Scienza e l’Economia. Pensiamo, per esempio, al Rinascimento in cui l’uomo prende consapevolezza di sé dopo un Medioevo in cui egli si è sempre annullato in confronto al divino, oppure all’Illuminismo dove l’umanità ritrova la ragione dopo i secoli bui dell’Inquisizione e degli eccessi dell’assolutismo monarchico.

Oggi il mondo sta vivendo quella che potrebbe essere la crisi più spaventosa dell’intera umanità. Non si tratta solamente della crisi economica che sta flagellando i paesi occidentali da oltre un decennio, ma anche di una crisi sociale.

Riflettiamo, ad esempio, sull’immigrazione di massa che sta distruggendo l’ordine sociale di intere nazioni, oppure ancora sulla crisi climatica, i cui effetti sono sempre più evidenti e terrificanti.

I problemi della nostra società sono aggravati, inoltre, dalla recente crisi sanitaria, che ci ha costretti a riflettere attentamente sul nostro stile di vita.

Noi giovani, nella maggior parte dei casi, viviamo questo periodo con la rassegnazione verso un futuro che ci appare più incerto che mai e con rabbia verso le generazioni precedenti e le classi dirigenti, accusate di averci tagliato le ali ancor prima di poter spiccare il volo…

Andiamo allora avanti per inerzia, aspettando che un “nuovo Messia” ci salvi mettendo fine a tutti i nostri mali, oppure,  nel peggiore dei casi, non conserviamo neanche questa ridicola speranza… alcuni, non vedendo alcuna luce all’orizzonte, decidono di farla finita.

Ignoriamo però il fatto che non siamo semplici fili d’erba al vento, ma gli artefici del nostro destino e che la felicità e il benessere non ci vengono donati da nessuno e dobbiamo combattere duramente per ottenerli e poi tenerli.

Io sono spesso descritto come un attivista e un idealista che non riesce a vedere il male che c’è nel mondo. A me ricordano di continuo come questa crisi spazzerà via le mie ambizioni, i miei sogni e le mie speranze.

Tuttavia, sono convinto che è proprio nei momenti più bui che la luce brilla più forte… la luce del cambiamento, del progresso e della speranza di poter vivere un giorno in un mondo più giusto, dove ognuno fa la sua parte.

Sono inoltre consapevole di non essere il solo su questa linea di pensiero, perché molta gente di tutte le età, contesti sociali e nazionalità diversificate, si sta mobilitando per cambiare attivamente il nostro futuro.

Pensiamo alle migliaia di manifestazioni che ogni giorno vengono organizzate in ogni luogo del mondo per sensibilizzarci sui temi più cari alla nostra società, per esempio il “Friday for future” o ancora il movimento “Black lives metter” o il Gay Pride che rivendicano l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani.

Tutti questi attivisti stanno mostrando al mondo che un futuro diverso, fatto di sogni e speranze, continua ad esistere e, soprattutto che bisogna “lavorare duro per evitare l’unica crisi che ci minaccia: la tragedia di non voler lottare per superarla.”(A.Einstein)

Vale più la sicurezza o la libertà?

di Sabrina Di Fina 

Quanto più la tecnologia e internet avanzano e si evolvono prendendo piede nella società, più gli uomini sono costretti ad abituarsi e ad adattarsi a tutti i cambiamenti che avvengono nel mondo, senza possibilità di opporsi o ribellarsi. Ciò vuol dire che il progresso riguarda ognuno di noi, direttamente o indirettamente, e non possiamo evitarlo.

A tal riguardo  il giornalista Giuseppe O. Longo in un suo articolo sceglie di paragonare i feromoni che ciascun essere vivente rilascia nell'aria e che condizionano il comportamento, ai segnali che solo l'uomo tecnologico rilascia, percepisce e comprende. 

Ciò sta a significare che, come i feromoni vengono rilasciati dal nostro corpo involontariamente e percepiti dagli altri altrettanto involontariamente, è così che agisce l'homo technologicus: rilascia dei segnali che solo un altro della stessa specie capisce e che, alla fine, travolge tutto ciò che lo circonda non lasciando via di scampo a nessuno. 

Di conseguenza è anche impossibile, per quanto uno ci provi, tirarsene fuori a causa dell'abitudine che ha fatto della comodità la chiave della nostra vita, e ha distrutto la libertà. A causa di ciò non è neanche possibile opporsi a tutto ciò perché significherebbe rinunciare a cose e persone a cui non siamo ancora pronti a rinunciare. Più esattamente non abbiamo il coraggio di farlo. C'è anche da considerare che l'evolversi velocemente della tecnologia, qualora riuscissimo a rinunciare a qualcosa, non ci dà il tempo necessario per farlo e per trovare un sostituto che già si presenta davanti a qualcos'altro di utile, o inutile che sia, ma che poi per noi diventa di vitale importanza.

Una cosa a cui abbiamo sicuramente rinunciato, ma che crediamo ancora ci appartenga, è la privacy accompagnata dalla libertà.

Abbiamo ceduto colei che tanto reclamiamo a gente che ci ha “ipnotizzati” facendoci credere che fosse la cosa migliore e che loro l'avrebbero chiusa e custodita, cosa che ovviamente, non succede. Il giornalista usa gli aggettivi “acefalo”, “irresistibile”, “impositivo” e “tecnoburocratico” proprio per sottolineare che siamo vittime di un sistema manipolatore che non ci lascia scelta se non fare ciò che esso vuole.

In poche parole, cediamo la nostra libertà per una condizione all'apparenza conveniente, spacciata per sicurezza. Per questo motivo la riflessione di Beniamino Franklin Chi è disposto a barattare la libertà con una sicurezza temporanea non merita né l'una né l'altra e le perde entrambe, calza a pennello perché crediamo di possedere ancora la libertà quando, di fatto, l'abbiamo regalata in cambio di una pseudo sicurezza che di sicuro ha solo il fatto che non ha niente di sicuro. 

 Viviamo davvero dentro il Grande Fratello. 

Dietro ogni nostra mossa, c'è sempre qualcuno che sa esattamente quello che stiamo facendo, quello di cui sto parlando e, poco ci manca, anche quello a cui stiamo pensando. 

Non esiste la privacy. Ormai è solo un pensiero astratto e a tratti illusorio a cui conviene appellarci quando la mamma entra in camera senza bussare o quando il fidanzato controlla il telefono senza permesso. Ma sappiamo davvero cos'è? Sappiamo quale dovrebbe essere il valore inviolabile della parola? La privacy è quando di più sacro ci possa essere soprattutto per un adolescente che non vuole che si vengano a scoprire le cose che ha da nascondere come un brutto voto o le sigarette. È un valore che dobbiamo reclamare con senso anche quando non ci conviene, e non bisogna usarlo solo come scusa.

Se vogliamo che la nostra venga rispettata, dobbiamo rispettare anche quella degli altri.

Non per forza chi è riservato deve avere qualcosa da nascondere, può semplicemente trovare fastidioso che qualcuno si impossessi delle informazioni che riguardano il proprio vissuto, rendendole pubbliche e accessibili a tutti.


Dante Alighieri - Dorian Valero.pptx

Terra mia. Coltura I Cultura

di Chiara Giambrone

Il 21 marzo è la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Questa ricorrenza nasce dal dolore di una mamma che perse il proprio figlio nella strage di Capaci e che da allora non sente pronunciare mai il suo nome.

Ricordare le vittime innocenti delle mafie è fondamentale per costruire un futuro più giusto e libero per le nuove generazioni. Ecco lo slogan della Giornata: Terra mia. Coltura I Cultura.

È uno motto che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire: la terra e la cultura. Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. Coltura I Cultura. La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.

Don Luigi Ciotti ai mafiosi: ‘Abbiate il coraggio di fare emergere la verità’.


Fonte e foto da libera.it


Alda Merini, una poetessa ‘folle’

di Simona Airirei

                                                       Alda Merini (foto da rai.it)

L’origine della Festa della Donna che si celebra l’otto marzo di ogni anno risale al 1917 quando a San Pietroburgo, in Russia, le donne manifestarono per festeggiare la fine della Prima guerra mondiale. La data è stata ufficializzata dall’ONU nel 1977. Inoltre, è anche ‘La giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale’.

La donna dà la vita. È moglie e madre. Dedica il suo tempo al bene dei figli. In una società maschilista spesso è sottomessa, è considerata inferiore, deve rimanere a casa a lavare ed a cucinare, ad essere umile ed ubbidiente.

Ma la donna ha la forza e il coraggio per affrontare e combattere questa mentalità. Un esempio è la poetessa Alda Merini. Speciale proprio per il fatto di essere poetessa, ed abbastanza forte per affrontare la vita.

Sua madre non la capiva. Alle elementari ebbe una crisi mistica, probabilmente dovuta al suo malessere interiore. Si vendicò dei tentativi di ‘correggerla’ presentandosi come una ‘povera orfana’. Il padre la costrinse a frequentare l’istituto professionale. Lei invece voleva fare gli studi al Liceo-Ginnasio Alessandro Manzoni, ma non superò la prova di italiano. A 15 anni venne aiutata e guidata a realizzare la sua vocazione, ma suo padre era contrario, per Lui ‘la poesia non dà il pane’.

Dopo il primo ricovero in una clinica psichiatra le viene diagnosticato un disturbo bipolare, patologia mentale considerata permanente e socialmente marginalizzante. 

A pubblicare le sue prime opere è stato Giacinto Spagnoletti, l’editore Giovanni Scheiwiller.

Anche la sua vita sentimentale è stata complicata. A 22 anni finisce una difficile relazione con Giorgio Manganelli. Successivamente sposa Ettore Carniti, ma le continue incomprensioni peggiorano lo stato d’animo della poetessa. Nel 1955 muore suo padre per infarto e poco tempo dopo nasce la prima figlia, Emanuela e nel ’57 la seconda genita, Flavia. Dopo un periodo di ben otto anni di internamento nel manicomio mette al mondo altre due figlie, Barbara e Simona. Nel 1971, la figlia maggiore va via di casa e due figlie crescono presso famiglie adottive. Tre anni dopo sposa Michele, ex cardiologo. 

Nel 1979 scrive i suoi testi più intensi descrivendo la sua esperienza nei ricoveri. Ed è per questo che viene etichettata come ‘folle’. Quando perde il marito si immerge ancora di più nella scrittura. Trova finalmente un periodo di pace. Muore nel 2009, all’età di 78 anni.

Alda Merini è un esempio di donna forte che ha dovuto subire tante umiliazioni. Era accusata di essere una ‘poetessa’, di avere un disturbo mentale, di essere stata ricoverata in un manicomio, di aver riflettuto sul modo in cui i pazienti dei manicomi venivano trattati e ‘curati’, di essere lontana dalla famiglia.

Lei invece alle persone che le sono state accanto ha dato, a modo suo, amore, nient’altro.

Ognuno di noi dovrebbe essere sempre attento, calmo e rispettoso con sua madre, sua figlia, sua moglie oppure semplicemente con un’amica.

Celebrare la festa dell’otto marzo non significa solo regalare una mimosa, ma rispettare, amare, dare un abbraccio e dire ‘’grazie’’ a tutte le donne che ci circondano e ci amano, anche se lo fanno a modo loro come Alda Merini.


'Che la paura scompaia'

di Chiara Giambrone

Per tutte le violenze consumate su di lei

 per tutte le umiliazioni che ha subito

 per il suo corpo che avete sfruttato

per la sua intelligenza che avete calpestato

per l’ignoranza in cui l’avete lasciata

per la libertà che le avete negato

per la bocca che le avete tappato

per le ali che le avete tagliato

per tutto questo

in piedi, Signori, davanti a una Donna.

E non bastasse questo

inchinatevi ogni volta

che vi guarda l’anima

perché Lei la sa vedere

perché Lei sa farla cantare.

In piedi, Signori,

ogni volta che vi accarezza una mano

ogni volta che vi asciuga le lacrime

come foste i suoi figli

e quando vi aspetta

anche se Lei vorrebbe correre.

In piedi, sempre in piedi, miei Signori

quando entra nella stanza

e suona l’amore

e quando vi nasconde il dolore

e la solitudine

e il bisogno terribile di essere amata.

Non provate ad allungare la vostra mano

per aiutarla

quando Lei crolla

sotto il peso del mondo.

Non ha bisogno

della vostra compassione.

Ha bisogno che voi

vi sediate in terra vicino a Lei

e che aspettiate

che il cuore calmi il battito,

che la paura scompaia,

che tutto il mondo riprenda a girare

tranquillo

e sarà sempre Lei ad alzarsi per prima

e a darvi la mano per tirarvi sù

in modo da avvicinarvi al cielo

in quel cielo alto dove la sua anima vive

e da dove, Signori,

non la strapperete mai. 

William Shakespeare (1564/1616)

              Quando la passione per il calcio 

         incontra la passione per la finanza

                                di Salvatore Buccheri

Foto di Salvatore Buccheri

È risaputo che non esiste altro gioco che attrae così tanti appassionati come il calcio. È lo sport nazionale degli italiani, ma lo è anche in tanti altri paesi ed è uno degli sport più popolari nel mondo. Le società di calcio costituite all’inizio del secolo scorso per volontà di pochi appassionati nel corso del tempo si sono trasformate in veri e propri strumenti per gestire ingenti risorse finanziarie. La popolarità degli eventi sportivi ha attratto imprenditori e fondi di investimenti. Negli ultimi tre decenni ha stimolato l’interesse anche dei miliardari cinesi ed arabi. I club europei più prestigiosi hanno cambiato proprietà. Ecco qualche esempio. Gli emiri padroni del petrolio hanno acquistato il PSG, il Manchester City e più recentemente il Newcastle. Tra questi, Al Khelaifi, presidente della squadra francese che portò Neymar a Parigi per circa 222 milioni di euro, ha compiuto l’operazione di calciomercato più onerosa di tutti i tempi.

No, il calcio non è più un giuoco. È una vera e propria industria. È nelle mani dell’economia e della finanza. Quando al bar si discute con gli amici delle partite nessuno può esimersi dal parlare anche della situazione economico-finanziaria di questa o quella società, dei contratti milionari stipulati con i calciatori e delle sostanziose parcelle dei procuratori.

Anche il linguaggio è cambiato. Sono state introdotte parole come calciomercato, fair play finanziario, plusvalenze, minusvalenze etc.

La quotazione in Borsa è stata un'inevitabile conseguenza di questo cambiamento, di questo bisogno cioè di nuove risorse finanziarie. In Italia lo hanno fatto la Lazio, la Roma e la Juventus. Questo ha spinto molti tifosi ad informarsi sull’andamento azionario della propria squadra del cuore.

Titoli che ora sono oggetto di speculazioni finanziarie. Chiunque può acquistare o vendere le azioni. Esistono diverse piattaforme online che consentono lo scambio dei valori mobiliari con pochi click sulla tastiera.

I trader professionisti e gli speculatori possono decidere di tenere i titoli in portafoglio per pochi minuti, per ore (day trading), per pochi giorni (swing trading) o per qualche mese (trading di posizione), lo scopo è sempre lo stesso: speculare sulle variazioni di prezzo del titolo.

Per capire come funziona questo meccanismo prendiamo come esempio le quotazioni della Juventus. Il 21 gennaio le azioni della società torinese hanno chiuso le contrattazioni a circa 0,35 centesimi di euro, cioè con un valore delle azioni dimezzato rispetto alla settimana precedente. La tendenza del titolo era già negativa. Nella prima parte dello scorso novembre il prezzo oscillava intorno ai 0,70 euro, mentre quindici giorni dopo è sceso da 0,68 e poi a 0,54. Il ribasso è stato continuo ed è stato determinato dalla notizia della necessità di aumento del capitale. Queste operazioni finanziarie determinano di solito una diminuzione del prezzo del titolo. Non è un caso che il minimo sia stato registrato a 0,3322, nel giorno conclusivo dell’aumento di capitale. Ora gli investitori ipotizzano una risalita delle quotazioni, ma molto dipenderà dalla gestione finanziaria e dai risultati sportivi della squadra.

Quando si opera in Borsa l’analisi tecnica e quella macroeconomica sono fondamentali.  Per fare trading bisogna tenersi costantemente informati sulle vicende finanziarie delle società. Studio e dedizione possono trasformarsi in un'opportunità di lavoro.  E per chi ha la passione per il calcio acquisire le competenze finanziarie di certo è più semplice e ‘piacevole’.

Shoah, la storia di Andra e Tatiana Bucci

          di Manfredi Dispenza

                                                Gerarchi nazisti, al centro il dott. Mengele


Tatiana e Andra Bucci sono due sorelle italiane di origine ebraica e sono tra i pochi testimoni della Shoah ancora in vita. Ecco la loro storia.


Dopo l’otto settembre 1943 vennero applicate sul territorio italiano occupato dai nazisti le leggi razziali di Norimberga. Nella città slovena di Fiume, residenza della famiglia Bucci, erano già iniziate le deportazioni degli ebrei. Tatiana e Andra furono arrestate insieme alla madre, la nonna, la zia e il cuginetto. A denunciarle fu un membro della loro comunità. Quasi subito furono deportate ad Auschwitz. Il viaggio durò una settimana. I vagoni ‘bestiame’ dove erano stati ammassati erano piombati e non avevano cibo né acqua. Scesi dal treno la nonna fu inserita nella fila di sinistra, quella che portava alle camere a gas. Morì quella notte. Le due sorelle, la madre e la zia erano invece in quella di destra. Furono messe ai lavori forzati. Le due bambine si salvarono perché per la loro somiglianza furono scambiate per gemelle e come tali furono sottoposte agli esperimenti del dottor Josef Mengele (foto). Quelle poche volte che riuscirono a vedere la mamma, questa Le esortò a non dimenticare mai i loro nomi. Quando furono liberate quella raccomandazione gli servì per ricongiungersi con la famiglia.

Le due bambine ad un certo punto non riuscirono più ad accettare quella madre magra e sofferente, non era quella l’immagine che ricordavano di Lei. Sole e con il senso di abbandono, in poco tempo diventarono ognuna il punto di riferimento dell’altra. Ben presto si resero conto del contesto in cui erano e, loro malgrado, si abitueranno alla morte. Non piansero neppure quando la madre smise di andarle a trovare.

In quel luogo così drammatico ricevettero un po' d'amore dalla ‘Vigilante dei bambini’. La donna si era affezionata a loro due e correndo grossi rischi gli portava del cibo e dei maglioni. Un giorno di novembre la ‘Kapò’ prese Andra e Tatiana in disparte e disse loro: ‘Verranno degli uomini, raduneranno tutti voi bambini e vi diranno: chi vuole vedere la mamma e tornare con lei, faccia un passo avanti. Voi dovete rimanere ferme al vostro posto, non rispondere assolutamente nulla’. Le due sorelle lo riferirono anche al cuginetto Sergio che però non resistette alla tentazione di rivedere la madre. Lui, insieme ad altri bambini, venne sottoposto a crudeli esperimenti mortali.

Nel febbraio del 1945 dopo la Liberazione Andra e Tatiana vennero portate in un orfanotrofio a Praga. Restarono lì per 6 mesi e successivamente furono trasferite in Inghilterra. Poco tempo dopo arrivò una lettera dei loro genitori: cercavano notizie delle figlie. Le due ragazze furono portate a Roma dalla donna che le accudiva, lì la famiglia si ricongiunse. Ripresero uno stile di vita normale, cercarono di non ricordare, di riprendersi la loro vita. Oggi sono delle testimoni della Shoah.

Ogni 27 gennaio, ‘Giornata della Memoria’, ricordiamo la loro storia e non solo, e lo facciamo per non dimenticare e per impedire che quella tragedia possano ripetersi.


GIORNATA DELLA MEMORIA



Ogni anno, il 27 gennaio, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Memoria. È stato scelto questo giorno perché il 27 gennaio del 1945, le Armate Rosse hanno liberato il Campo di concentramento di Auschwitz.

Il motto della giornata è "per non dimenticare" tutte le vittime dell'Olocausto e tutti coloro che sono sopravvissuti riuscendo a scappare.

A distanza di 77 anni, preoccupano i dati odierni di campi di concentramento nel mondo e di persone che vengono ancora segregate. 

In Cina, in Libia, in Corea, in Turchia e in molti altri posti del mondo, richiedenti asilo, minoranze etniche e omosessuali vengono perseguitati e portati in veri e propri campi di concentramento chiamati “centri di rieducazione”.

Sono esseri umani e vivono in condizioni disastrose, disumane e trattati senza alcun diritto.

Si tratta di luoghi dove, ancora oggi, la gente viene uccisa ogni giorno con le stesse modalità dei campi dei nazisti.

La Giornata della Memoria dovrebbe richiamarci a pensare anche a tutti coloro che, quell'incubo che noi sentiamo raccontare dai nostri nonni e leggiamo nei libri vivendolo da lontano, lo vivono ancora nel 2022.


GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Nel 1981, durante il primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, venne deciso di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal, tre giovani sorelle dominicane di nome Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal che andarono in carcere per fare visita ai propri mariti,  incarcerati in quanto dissidenti politici, ma non fecero più ritorno. Le tre donne avevano 24, 36 e 34 anni e la loro jeep fu fermata da degli uomini armati su un ponte della zona di Mara Pica. Quegli uomini erano i militari del SIM (Servico de Inteligencia Militar) , ed erano agli ordini del dittatore Trujillo. Le tre sorelle furono costrette a scendere dal veicolo e furono divise, in seguito furono portate a La Cumbre dove furono brutalmente picchiate, stuprate e uccise tramite strangolamento. I sicari avevano avuto l’ordine di simulare un incidente stradale così i corpi furono rimessi in macchina e la distrussero. Le tre donne furono uccise per delle ragioni precise, erano delle attiviste politiche molto impegnate che crearono piccoli comitati di opposizione alla dittatura. Inizialmente cercarono di ucciderle il 18 novembre, ma tornarono senza aver eseguito l’incarico perché con le donne viaggiavano anche i bambini. Il 22 novembre successe la stessa cosa, ma il 25 novembre le donne viaggiavano da sole. In un convegno nel 1999 le Nazioni Unite decisero che il 25 novembre sarebbe diventata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne (fonte La Nazione).

Nel mondo 1 donna su 3 nel corso della vita subisce violenza fisica e/o sessuale. La violenza ha varie forme: femminicidi con stime che parlano di 137 donne uccise ogni giorno dal partner o da un familiare; tradizioni culturali che sfociano nelle mutilazioni genitali femminili e in matrimoni precoci e forzati, che solo nel 2019 hanno riguardato il 16% delle ragazze fra i 15 e i 19 anni. 

In occasione di questa terribile ricorrenza, tanto importante perché la memoria si conservi, la nostra scuola sarà presenti su più fronti: con un flash mob in piazza Duomo e una sfilata di soli alunni di sesso maschile in memoria delle madri, sorelle e amiche uccise per mano di uomini il giorno 25, e la diffusione di adesivi raffiguranti note opere d'arte come la Gioconda, la Venere, la ragazza con l'orecchino di perla, ferite come se avessero ricevuto percosse con lo slogan #nonèamore, riconducibile sui social al corrispondente hashtag. Le classi, nell'arco della mattinata del 26, incontreranno poi il Capitano dei Carabinieri Marco Dal Bello per discutere sui temi relativi alla tutela delle vittime di maltrattamento, e ascolteranno la video testimonianza di Iana Brancato, madre della giovanissima Roberta, la ragazza di Caccamo che l'anno passato ha perso la vita, uccisa dalla persona che diceva di amarla. Nei mesi a venire Mamma Iana incontrerà le classi e in seguito sarà attivato un ciclo di incontri con lo psicologo del locale consultorio. Perché il femminicidio non è una malattia ereditaria ma una violenza strutturale, cultura di possesso che si può sovvertire. 

ESAME KULTUSMINISTERIUM TEDESCO 

Giorno 24 novembre 2021, presso la biblioteca della sede centrale della nostra scuola, si è tenuto l'esame scritto del Kultusministerium tedesco (DSD2) per gli alunni di 5A e 5C linguistico. Il superamento dell’esame dà diritto a iscriversi nelle Università in Germania, senza sostenere ulteriori esami di certificazione linguistica. Il diploma ha validità illimitata. Varie università italiane riconoscono il diploma attribuendo un certo numero di crediti o come sostituzione di esami di competenza linguistica fino al terzo anno. Il DSD ha obiettivi più ampi rispetto ad altri esami che documentano le conoscenze della lingua tedesco e pone particolare attenzione ai processi di apprendimento e mira ad acquisire ampie conoscenze della cultura del paese e a sviluppare la competenza interculturale. L'esame orale, per il quale facciamo un grande "in bocca al lupo" ai nostri compagni, si svolgerà il 18 e 19 gennaio.