Roma

Roma, morta la volpe trovata ferita a Villa Pamphilj. L'associazione: "E' stata investita, ora limite di velocità in zona"

(foto Associazione per Villa Pamphilj
Era stata ritrovata in gravissime condizioni il 4 maggio tra i prati, vicino al laghetto del Giglio. Per i veterinari le sue ferite e i suoi traumi sarebbero più simili a quelli che provoca un investimento
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Non ce l'ha fatta, purtroppo, la cucciola di volpe ritrovata in gravissime condizioni il 4 maggio tra i prati di Villa Pamphilj, vicino al laghetto del Giglio. Portata inizialmente, e con urgenza, da un veterinario, era poi stata trasferita al Centro Recupero Fauna Selvatica della Lipu. A lei, in questi pochi giorni, si erano affezionati tutti i più assidui frequentatori del grande parco, che l'avevano chiamata "Romana". Inizialmente, secondo l'ipotesi dei frequentatori della Villa, sembrava che la piccola fosse stata aggredita da un cane lasciato libero di scorrazzare per i prati. Ma in base al parere dei veterinari, in realtà, le sue ferite e i suoi traumi sarebbero più simili a quelli di chi resta vittima di un investimento. Avvenuto, probabilmente, in una delle vie a ridosso del polmone verde tra Aurelio e Monteverde.

"Non è bastato il nostro affetto, né sono bastate le cure - spiegano dall'Associazione per Villa Pamphilj - . Un trauma cranico, insieme a un forte stato di debilitazione, sono stati fatali alla piccola Romana. Ne abbiamo viste tante purtroppo di volpi morte investite, adagiate ai margini delle strade che costeggiano il parco. Negli ultimi anni gli impatti con questi animali sono molto aumentati, soprattutto di notte, quando si spostano tra la parte est e la parte ovest della Villa (divisa da via Leone XIII, ndr), alla ricerca di cibo".

La soluzione? Quella immediata, proseguono dall'associazione, "far abbassare il limite di velocità nelle strade limitrofe a villa Pamphilj e se possibile, anche far posizionare dei cartelli che avvertono della potenziale presenza di fauna selvatica vagante. Ridurre il limite di velocità potrebbe rivelarsi utile sia per la salute degli animali, ma anche per gli stessi automobilisti che rischiano di trovarsi coinvolti in pericolosi incidenti".

Ma l'ideale sarebbe costruire i cosiddetti "wildlife bridges", "veri e propri ponti per la fauna selvatica, oppure tunnel di passaggio delle volpi e di altri animali in sicurezza". Tutte ipotesi che l'associazione proporrà all'Amministrazione comunale, anche in onore della piccola Romana, a cui i frequentatori dell'area verde ora augurano "Buon Ponte", che è il "riposa in pace" che viene dedicato agli animali quando vengono tragicamente a mancare.