Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

11/09/2023 - Ventiduesima Lezione di Divinazione

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 19/9/2023, 10:42
Avatar

shouq


Group:
Insegnante
Posts:
9,903
Location:
Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

Status:


– Bene, bravi. Per la prova pratica di ripasso, assegno quaranta punti a Corvonero per Desmond Tarabay e quaranta punti a Serpeverde per Jared Chèvert. Per la seconda domanda, venticinque punti a Corvonero per l’intervento di Desmond Tarabay. Per la terza domanda, venti punti a Serpeverde per l’ottima risposta di Jared Chèvert. Altri dieci punti a Corvonero vengono assegnati per la risposta di Desmond Tarabay alla quarta domanda: ha toccato dei punti importanti e ci torneremo tra poco. Dieci punti a Serpeverde vengono assegnati anche grazie all’intervento di Sophie Wilson sull’ultima domanda, che avrei preferito fosse più ragionata. Il concetto espresso è essenzialmente giusto.

Annuì. Era molto soddisfatta dagli interventi ricevuti e lieta di ritrovare anche alcuni studenti che si erano distinti in precedenza nelle lezioni di Divinazione. Le sarebbe piaciuto udire anche qualche voce nuova, e sperava di farlo a breve. Occupatasi del ripasso, annuì nuovamente con soddisfazione verso Desmond, Jared e Sophie, quindi si riavvicinò alla cattedra e agitò la bacchetta per pulire la lavagna.

– Iniziamo questa nuova lezione parlando di Libero Arbitrio e Divinazione. Per Libero Arbitrio , secondo il Codice Mopsoniano, intendiamo quel potere che maghi e streghe si attribuiscono e che consiste nell’essere in grado di scegliere, pensare e decidere liberamente attraverso la propria volontà e senza subire alcuna influenza magica. Questo Libero Arbitrio viene evidentemente violato con una Maledizione Senza Perdono, per intenderci. Ma con la Divinazione? Viene violato o rispettato? Questo è il quesito del millennio, signore e signori. Se maghi e streghe hanno contemporaneamente la capacità di predire il Futuro, possono essi dirsi liberi di agire? Oppure è tutto già scritto, come si suol dire, e noi semplicemente ci abbandoniamo a quello che è il nostro percorso, che può essere conosciuto in anticipo grazie alla Divinazione?

Si rivolse all’aula, facendo a quel punto una pausa ad effetto prima di proseguire con la spiegazione.

– La risposta è contenuta nella frase che avete visto alla lavagna all’inizio della lezione. Sì, il Libero Arbitrio viene preservato nella Divinazione. Siamo liberi di scegliere e di modificare di volta in volta il percorso che stiamo tracciando. Questo implica forse che la Divinazione sia una frode? Be’, questa domanda è ancora più semplice, visto che siamo qui a imparare questa disciplina in una delle scuole di magia più prestigiose al mondo: no, Divinazione e Libero Arbitrio non sono in contrasto tra di loro, perché il Futuro è in continua trasformazione. Il Futuro che riusciamo a scorgere oggi terrà conto dei miliardi di anni che ci hanno preceduto fino a oggi, ma potrebbe essere diverso dal Futuro che potremmo scorgere tra un mese. La Divinazione, infatti, è un tipo di magia molto antica e alta, non ancora del tutto conoscibile a streghe e maghi: noi non conosciamo tutti i processi magici che si compiono quando interpelliamo il Futuro. Questo, se vogliamo, vale anche per altre banche, altrimenti ad oggi non sarebbe più possibile scoprire nuove pozioni o nuovi incantesimi, giusto? Dovete immaginare la Divinazione come una magia sempre in evoluzione, come se fosse interessata da continue trasfigurazioni a catena, di cui noi riusciamo a scorgere solo delle parti. Per questi motivi, alle volte, una Predizione fatta oggi può sembrarci impossibile o inverosimile. Non per questo, però, la Predizione è meno vera. Dobbiamo capire che la nostra conoscenza della magia e del mondo non supera il potere della Divinazione, così una Predizione non è falsa o inattendibile, bensì siamo noi a non comprenderla (ancora). Naturalmente ciò vale solo ed esclusivamente per le Predizioni e le letture del Futuro che sono state fatte nel modo corretto. Pensate alle Profezie che vengono pronunciate e che si realizzano anche a distanza di secoli: potete immaginare quanto possano essere state fraintese, mal interpretate o incomprese all’inizio. Abbiamo anche degli esempi storici importanti, se pensate e Grindelwald, a Voldemort e a Harry Potter. La nostra comprensione del Futuro è direttamente proporzionale alla prossimità del Futuro predetto: una Predizione che faccio oggi per indagare ciò che accadrà la prossima settimana è per noi più comprensibile rispetto a una Predizione fatta oggi per il mese prossimo. Ciò non implica, però, che ciò che Prevediamo sia meno vero in ogni caso. È solo la nostra percezione a cambiare, non l’attendibilità del Futuro o della Divinazione.
Per questo motivo, noi oggi possiamo cambiare il nostro percorso. Ma questa volontà e questo cambiamento sono già previsti dalla Divinazione del domani, anche se per noi è difficile da comprendere. In questo modo è possibile far coesistere il nostro Libero Arbitrio e la Divinazione.
Si tratta di un concetto molto complesso da elaborare e metabolizzare, soprattutto, quindi non vi aspettate di comprenderlo subito appieno. Ragionateci su e vedrete che lo farete vostro molto presto. Vi lascio un po’ in pace con la teoria e vi stuzzico ora invece con la pratica, così ci teniamo sveglie.


Dopo quella lunga spiegazione, Charlotte Melankholiya concluse con quella che sperava essere una consolazione per gli studenti e le studentesse che stavano seguendo la lezione. Non si aspettava che il legame tra Libero Arbitrio e Divinazione venisse assimilato subito, probabilmente neanche alla fine di quella lezione, ma trovava importante introdurre di volta in volta dei concetti che erano alla base della Divinazione stessa e che avrebbero dovuto essere compresi profondamente da chi desiderava eccellere in quella disciplina magica.



L’Oracolo di Hatshepsut



Sulla lavagna comparve una nuova scritta, il nuovo argomento del giorno, che tuttavia richiamava una branca divinatoria che gli studenti e le studentesse avevano già conosciuto e che avrebbero potuto sbirciare nelle pergamene di ripasso della diciannovesima lezione. Contemporaneamente, Charlotte agitò più volte la bacchetta di tiglio argentato e vari mazzi dei Tarocchi di Hatshepsut si sollevarono per raggiungere ogni tavolo occupato dagli studenti. I Tarocchi si dispiegarono magicamente in modo ordinato in modo che i presenti potessero vedere ogni singola carta accanto alla precedente e alla successiva, in ordine così come comparivano nella numerazione del mazzo.


I Tarocchi di Hatshepsut: Tarocchi I-VIII; Tarocchi IX-XVI


 v7XZySgg_o VW9TmBg2_o TjxOjL08_o WaHqnW8e_o
 qyR9kPIu_o BlI0SnRF_o BTrlNN7d_o qerexCYk_o
 1m2diZnK_o NxPLIKQ8_o Yrf4SZfW_o 4Oe2h4AT_o
 oAj1XK1I_o oZTzTZM5_o wkhZYCOz_o yjqi7C3o_o



– Ci sono tanti modi per interpellare il Futuro attraverso la Divinazione, questi NON includono le Rune Antiche, l’Aritmanzia e l’Astronomia, come abbiamo già chiarito. Includono invece alcune delle branche divinatorie che abbiamo già affrontato, come la Tasseomanzia – ossia la lettura delle foglie di tè residue in una tazza – o la Piromanzia, ossia la lettura del Futuro attraverso il fuoco. O, ancora, la Cartomanzia, ossia la branca divinatoria che usa delle Carte per interpellare e leggere il Futuro. I Tarocchi di Hatshepsut appartengono a questa branca, ma oggi vedremo una nuova modalità di utilizzarli per la predizione del futuro: sto parlando della Modalità Oracolata, che sostanzialmente consiste nella scelta di una carta dal mazzo dei Tarocchi di Hatshepsut e di interpretarla per la lettura del Futuro di colui o colei che ha selezionato la carta. Divinatrice e Consultante, quindi, qui sono la stessa persona: chi sceglie una carta lo farà per predire il futuro per sé stessa. In questo caso, visto che qui a lezione facciamo le cose sul serio, c’è una procedura da seguire per poter scegliere la carta che rappresenterà il nostro prossimo futuro. Ve la presento tra un minuto, ma prima permettetemi di richiamare alla vostra attenzione il concetto della Sincronicità che in questa modalità di Divinazione è più centrale che mai: quella che farete, infatti, non sarà una scelta casuale di un Tarocco dal mazzo, anche se superficialmente può sembrare così. Voi siete chiamati a seguire una procedura che vi permetterà di legarvi con il Fato e di fare una scelta divinatoriamente significativa, pur non avendone piena coscienza e pur rimettendovi al volere del Fato. Vediamo ora questa procedura.


Procedura per l’Oracolo di Hatshepsut



1. Porsi davanti al mazzo di Tarocchi

2. Fase di Isolamento e di Concentrazione
Raccogliere i propri pensieri e le proprie preoccupazioni e liberarsene temporaneamente per potersi concentrare e dedicarsi completamente alla Divinazione e allo sforzo fisico e mentale che questa richiede. Approcciarsi alla Divinazione e ai Catalizzatori (i Tarocchi di Hatshepsut) senza turbamenti d’animo.

3. Fase del Legame Sincronico
Prendere in mano il mazzo di Tarocchi e mischiarlo per un paio di minuti affinché si costruisca il legame tra il Divinatore, il Catalizzatore (i Tarocchi) e il Fato.

4. Fase della Stesa Preliminare
Distribuire il mazzo di Tarocchi sul tavolo, stendendo le carte affinché siano ancora coperte.

5. Fase di Determinazione Umile
Sentire e percepire la propria magia, appellare la volontà di utilizzarla e convogliarla per la predizione del futuro. Esplorare questa forza, per poi imprimere la volontà di piegarla al Fato. Prepararsi a conoscere qualunque futuro il Fato sia disposto a mostrare, senza cercare di dominare su esso o di controllarlo. Convogliare la propria magia e catalizzarla per questo obiettivo preciso.

6. Fase della Rivelazione Faraonica
Selezionare una carta dal mazzo e voltarla per poterla svelare e guardare.



Presentò e spiegò la Procedura per l’Oracolo di Hatshepsut ad alta voce, naturalmente, e poi lo schema delle fasi venne sintetizzato anche alla lavagna per aiutare gli studenti e le studentesse a memorizzarlo prima di sottoporsi alla prova pratica che lo riguardava.

– Bene, ora sta a voi. Ci occuperemo dell’interpretazione del Tarocco più tardi. Intanto, be’, pescatene uno mettendo in pratica questa Procedura. Ci sono 70 punti in palio per queste Prove Pratiche, e ne seguiranno altri quando vi chiederò di interpretare il vostro Tarocco. A voi.

Diversi tavoli erano stati disposti nella parte frontale dell’aula, davanti alla lavagna. Su di essi c’erano dei mazzi di Tarocchi di Hatshepsut incolonnati uno sopra l’altro e che attendevano solo di essere utilizzati dagli studenti che, in fila, si sarebbero sottoposti uno dopo l’altra a quella nuova modalità di interrogazione del Futuro.


Scadenza per la prova pratica: 23 settembre (ore 22). Interventi successivi non verranno presi in considerazione.

INCAZIONI SULLA PROVA PRATICA “ORACOLO DI HATSHEPSUT” (I):
- Si esegua la Procedura indicata. Più saranno curate e descritte le varie fasi, maggiore sarà la percentuale di riuscita della prova.
- NON autodeterminate quale Tarocco avete scelto. Questo vi verrà svelato con un Fato solo dopo aver inviato il vostro post con la Prova Pratica. Seguiranno infatti dei Fati intermedi che sveleranno i Tarocchi pescati da chi si sottoporrà alla Prova Pratica.
- Seguirà una Seconda Fase per l'interpretazione, ma solo DOPO il mio prossimo post di teoria, quindi dopo la scadenza indicata per questa prima fase.
- Eventuali dubbi possono essere posti qui.


CLASSIFICA “Bonus Frequentanti
Desmond Tarabay: 75 punti
Jared Chèvert: 60 punti
Sophie Wilson: 10 punti

 
Top
view post Posted on 19/9/2023, 21:01
Avatar


Group:
Caposcuola Serpeverde
Posts:
2,356
Location:
Paris, France

Status:


Felice di essere riuscito a guadagnare quale punto e di scampare ad una morte molto dolorosa per mano di Eustass Hawkins, Jared ascoltò il resto della spiegazione, alzando lo sguardo e proiettandolo in zona cattedra, tergiversando più del dovuto nel ricercare il volto della docente e finire, finalmente, per concentrarsi sulle sue parole. Non erano concetti semplici da assimilare, lo sapeva, ma in un certo senso poteva dire di aver capito ciò a cui la Professoressa faceva riferimento, stupendosi di riuscire a trovare sufficiente connessione di prima mattina che potesse acconsentirgli di seguire il filo logico della lezione. Osservò i Tarocchi di Hatshepsut lievitare e distribuirsi ordinatamente davanti alla classe di Divinazione, memorizzandone l'ordine senza volere: alle volte non riusciva ad impedire alla sua memoria fotografica di lavorare senza sosta anche quando non ve n'era alcun bisogno. Attese che la Melankholiya terminasse la spiegazione, osservando una per una le figure davanti a lui, studiandone i particolari. Si sentiva genuinamente incuriosito, dopo tanto tempo.
Alzò per la terza volta la mano, chiedendo il permesso di poter parlare prima di procedere.

- Jared Chèvert, Serpeverde. - Si era presentato più volte quel giorno che nell'intera vita. - Vorrei tentare, se possibile. -

Dopo essersi procurato uno dei mazzi messi a disposizione, sarebbe ritornato a sedersi, posandolo sul tavolo dinanzi a sé, lasciando le carte incolonnate l'una sopra l'altra così come le aveva trovate. Avrebbe respirato, profondamente, inspirando dal naso ed espirando nuovamente dalla bocca, lasciando fuoriuscire l'aria dai polmoni, svuotandoli e riempiendoli nuovamente d'ossigeno prima di procedere. Avrebbe rilassato i muscoli del collo, abbassando le spalle cercando di assumere una postura corretta prima di concentrarsi sul resto. Da lì, si sarebbe posto davanti ai Tarocchi, ad una distanza consona dal punto in cui si trovavano, avvicinando la seduta di alcuni centimetri in modo da non dover provvedere in seguito. Come aveva fatto per la prova precedente, avrebbe chiuso gli occhi per una manciata di secondi, richiamando a sé tutti i pensieri contenuti nella sua mente, radunandoli in un unico punto fermo nel suo cervello. Avrebbe potuto scorrerli, uno ad uno, visualizzandoli per un istante prima di lasciarli uscire, accompagnandoli garbatamente alla porta con la promessa di accoglierli di nuovo una volta terminata la prova. Lo avrebbe dovuto fare non solo per prepararsi allo sforzo fisico e mentale che avrebbe dovuto mettere in pratica, ma anche per la Divinazione e per ciò che significava per lui quella materia, mettendo il desiderio di affrontare quella prova prima di qualsiasi riflessione o pensiero superfluo. Quella sarebbe dovuta essere l'unica immagine astratta presente nella sua mente: le Arti Divinatorie, avere la possibilità di imparare e di poter scoprire qualcosa di più su sé stesso con l'umiltà che avrebbe dovuto contraddistinguere chiunque in quella classe, tentando di compiere l'impresa attraverso quegli stessi Tarocchi posti davanti a lui, lasciando che la superficie della sua mente rimanesse piatta, senza increspature.
Continuando a rimanere concentrato, avrebbe allungato le mani in direzione di Tarocchi, raccogliendoli tra le dita senza lasciarne nessuno indietro. Una volta aver radunato il mazzo nel palmo della mancina avrebbe cominciato con la gemella a mescolarlo, ritmicamente, lasciando che le carte rimanessero rivolte verso il basso e seguendo il tempo dettato dal muscolo cardiaco che avrebbe continuato a battere, controllato, sotto lo sterno. Avrebbe continuato così, cercando una sintonia con i Tarocchi stessi e sperando, altresì, che il Fato potesse aggiungersi a quell'equazione, unendosi nel creare un legame tra tutti e tre gli elementi. Sarebbe andato avanti così per un paio di minuti, rimanendo focalizzato sul voler creare un legame attraverso i movimenti controllati che avrebbero diviso e riunito il mazzo in maniera sempre differente. Successivamente, si sarebbe premurato di distribuire i Tarocchi sulla superficie davanti a lui, prestando attenzione a mantenerli coperti per tutto il tempo. Li avrebbe stesi sul tavolo, adagiandoli con delicatezza, evitando di sovrapporre le carte tra loro, così da rendere più semplice la prospettiva di sceglierne una senza rischiare di sollevarne involontariamente un'altra. Una volta terminato, sarebbe tornato alla postura iniziale, cercando di radunare a sé tutta la concentrazione necessaria a compiere ciò che avrebbe previsto la fase successiva. Avrebbe chiuso gli occhi, ascoltando il proprio corpo e non i rumori all'esterno di esso, cercando di percepire il flusso di Magia scorrere al suo interno, nel sangue, attraverso le arterie, pompato dal cuore a tutti gli altri organi, così come in ogni particella del suo essere. Si sarebbe lasciato trasportare da quel flusso, beandosi della sua forza e della prepotenza con la quale correva dentro di sé, cercando di visualizzarlo nella sua mente e convogliarlo ed unirlo al suo desiderio di voler predire il futuro. Ne avrebbe sfruttato ogni singola goccia, detrito, nell'intento di farsi guidare dal Fato, piegando quella stessa forza al volere di quest'ultimo e affrontando l'idea di poter ricevere qualsiasi risposta il futuro avesse in serbo per lui. Lo avrebbe fatto con l'umiltà necessaria ad essere consapevole di non voler in alcun modo intralciare la predizione o evitare assolutamente di volerla controllare e volgere a suo favore. Si sarebbe dedicato all'obbiettivo, canalizzando la Magia insita nella sua persona senza riserve di alcun tipo, accettando di ricevere qualsiasi risposta.
Avrebbe poi riaperto le palpebre, ritornando a mettere a fuoco la scena davanti a lui senza però vederla realmente. In quel momento sarebbe stato talmente concentrato da non riuscire a percepire il resto della classe, i rumori o la docente stessa. Sarebbero stati solamente lui, i Tarocchi di Hatshepsut davanti ai suoi occhi e, si sperava, il Fato. Avrebbe mosso la mano destra, lentamente, guidandola in avanti sino a raggiungere una delle carte alla sua destra, separandola dal resto delle compagne disposte sul tavolo e portandola verso il petto. Solo a quel punto, l'avrebbe voltata per incontrarne visivamente la rappresentazione figurata sulla parte anteriore.
 
Contacts  Top
view post Posted on 19/9/2023, 21:24
Avatar

shouq


Group:
Insegnante
Posts:
9,903
Location:
Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

Status:


FATO


[Estrazione con i dadi qui]
Lo studente di Serpeverde Jared Chèvert fu il primo a recuperare un mazzo di Tarocchi di Hatshepsut e ad eseguire la Procedura per l'Oracolo. Al termine di questa, voltò il Tarocco che aveva deciso di selezionare tra le sedici carte coperte sul tavolo: si trattava del Tarocco X - Il Tappeto Volante, dritto.
 
Top
view post Posted on 22/9/2023, 17:15
Avatar

Group:
Caposcuola Corvonero
Posts:
2,318
Location:
Bournemouth, Dorset

Status:


La prova pratica e la risposta alle due domande di ripasso, era andata abbastanza bene e Desmond riuscì a fare un piccolo sospiro di sollievo. Sapeva quanto i punti per i Corvonero fossero importanti ma, egoisticamente, voleva sempre accumularne di più. Dopo aver ascoltato la professoressa e le sue spiegazioni, ci fu la possibilità di una nuova prova pratica - Le preferite di Desmond - quindi il Corvonero non si tirò indietro neanche stavolta, infatti alzò la mano e quando la professoressa Melankholiya gli avrebbe dato il permesso di parlare, si sarebbe proposto.
Professoressa, sempre Desmond Tarabay, Corvonero. Vorrei tentare la prova pratica, se posso.
Quando la professoressa gli avrebbe dato il permesso, Desmond si sarebbe alzato dal suo posto per avvicinarsi alla lavagna dove erano stati messi dei piccoli tavoli con i tarocchi di Hatshepsut sopra di essi. Avrebbe scelto un tavolino a caso, ponendosi davanti a esso, e avrebbe tentato l'esercitazione pratica. Il Corvonero avrebbe chiuso gli occhi, alla tentata ricerca di quella liberazione completamente di cui avrebbe avuto bisogno per approcciarsi al divinazione. Sarebbe andato alla ricerca dei pensieri più lugubri, di quelle preoccupazioni incessanti che gli modificavano l'anima, e avrebbe tentato di estirparle come erbaccia nociva. Non sarebbe stato facile, i pensieri negativi, anche quelli del passato, si erano trasformati in veri e propri demoni che avevano messo radici dentro il ragazzo e Desmond avrebbe fatto molta fatica a tentare di sdradicarli dalla sua testa ma avrebbe dovuto farlo, Avrebbe dovuto mettere tutto se stesso in quella prova e per farlo avrebbe dovuto avere la mente totalmente sgombra da ciò che lo avrebbe tormentato. Ad uno ad uno avrebbe cercato di strappare le radici di quei pensieri di malessere e li avrebbe raccolti in un angolo recondito della sua testa e solo lì, come erbaccia secca, avrebbe dato fuoco a tutto. Ovviamente avrebbe fatto tutto questo metaforicamente, ma avere quell'immagine dentro la testa lo avrebbe aiutato a cercare di liberarsi più facilmente di ciò che avrebbe avuto di negativo e che gli avrebbe impedito l'approccio completo alla Divinazione. Il fumo grigio che quel metaforico fuoco avrebbe provocato, si sarebbe diradato in pochissimi secondi e avrebbe lasciato a Desmond una sensazione di vuoto, di piacevole vuoto, uno stato di completo rilassamento che lo avrebbe aiutato nelle fasi seguenti. In quel momento il Corvonero si sarebbe sentito pronto a tentare di concentrarsi unicamente su ciò che avrebbe dovuto fare, sarebbe stato libero dalle catene che avrebbero tenuto imprigionata la sua mente affaticata che, oramai libera, avrebbe potuto approcciarsi alla Divinazioni senza che le ombre oscure avrebbero potuto sabotare il rito.
Dopo aver cercato di isolarsi e concentrarsi, avrebbe allungato entrambe le mani verso il mazzo di tarocchi che si sarebbe trovato di fronte a sé e lo avrebbe mantenuto con la destra, sua mano non dominante, così che la sinistra avrebbe potuto muoversi e tentare di iniziare a mescolare il mazzo. Avrebbe infilato i tarocchi in mezzo agli altri, senza un senso logico, senza tentare di sbirciare quel cambiamento e quindi rischiare di rovinarsi la sorpresa. Si sarebbe concentrato sul movimento, lo avrebbe quasi percepito a rallentatore, cercando di creare un collegamento con il mazzo che avrebbe avuto fra le mani, tentando di percepire qualcosa da esso, come un'energia positiva, il tentativo del Fato, in cui aveva sempre creduto, di tentare di comunicare con lui attraverso quel mazzo di Tarocchi. Il suo mescolare sarebbe durato poco meno di tre minuti e si sarebbe fermato solo quando si sarebbe sentito inspiegabilmente sodisfatto.
Dopo aver tentato di mischiare bene i tarocchi, li avrebbe tenuti con la mano destra e con la mano sinistra, la sua dominante, avrebbe iniziato a poggiarli uno ad uno sul tavolino che avrebbe avuto di fronte. Ovviamente essi sarebbero stati coperti e sarebbe stato ben attento a cercare di non alzarli per tentare di evitare di falsare l risultato. Avrebbe iniziato a posizionarli dall'alto, in una fila da quattro, e avrebbe ripetuto il procedimento per altre quattro volte così da tentare di creare, appunto, quattro file che contenessero quattro carte fino a cercare di arrivare nel totale a un numero di sedici, il numero del mazzo completo.
In quel momento privato, avrebbe cercato di sentire il proprio Potenziale Magico, avrebbe percepito quel forte calore, ma piacevole, partire del proprio torace e tentare di espandersi lungo tutto il suo corpo. Avrebbe cercato di "sfruttare" la sua magia per tentare di ricevere una predizione dai Tarocchi. Avrebbe utilizzato tutta la forza di volontà che avrebbe avuto in suo possesso per cercare di convogliare la propria magia verso le carte che avrebbe avuto di fronte, tentando di farsi guidare da essa ma anche dal Fato che avrebbe influenzato sicuramente la sua decisione. Infatti la sua magia si sarebbe dovuta completamente piegare a esso, il Fato sarebbe stata la forza dominante in quel momento, avrebbe plagiato la propria magia per tentare di "sfruttarla" per i propri scopi, cioè cercare di offrire una predizione al Corvonero. Si sarebbe sottomesso, positivamente, al Fato e avrebbe accettato, senza alcun timore, ciò che esso gli avrebbe rivelato. Non ci sarebbe stata paura dell'ignoto, paura del futuro, non ci sarebbe stata alcuna esitazione, ci sarebbe stato solo completo abbandono e fiducia in ciò che il Fato, attraverso la sua magia, attraverso la sua scelta, gli avrebbe riservato, Desmond avrebbe accettato il suo destino senza tentare di opporsi a esso, cercando di accogliere qualunque cosa il Fato gli avrebbe riservato. Avrebbe canalizzato il proprio Potenziale Magico verso la scoperta del futuro, qualunque esso sarebbe stato. Subito dopo averne allungato la mano verso la carta scelta e avrebbe poggiato le dita su di essa, pronto a tentare di voltarla per cercare di vedere quale sarebbe stata e cosa avrebbe comportato quella scelta.
 
Top
view post Posted on 22/9/2023, 17:38
Avatar

shouq


Group:
Insegnante
Posts:
9,903
Location:
Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

Status:


FATO


[Estrazione con i dadi qui]
Fu poi il Prefetto di Corvonero Desmond Tarabay, presenza immancabile durante le lezioni, a farsi avanti per mettersi alla prova e al tempo stesso nelle mani invisibili ma salde del Fato. Quando, dopo aver seguito la procedura per l’Oracolo, Desmond rigirò con le dita la carta che aveva selezionato dal tavolo, il mago si riconobbe tra le mani il Tarocco IX - L’Ambasciatrice, era capovolto.
 
Top
view post Posted on 22/9/2023, 18:14
Avatar

Group:
Studente di Serpeverde
Posts:
1,744
Location:
Hope, Derbyshire

Status:


Nell’ultimo periodo, Lara non poteva dire di essere stata partecipe alle lezioni: non sapeva esattamente per quale motivo, ma trovava sempre molto difficile riuscire a incastrarsi tra le domande poste e le risposte che prontamente i compagni riuscivano a comporre, con una velocità impressionante. Tendeva a demoralizzarsi così tanto da non provare nemmeno più a mettersi in gioco, atteggiamento negativo che voleva evitare in ogni modo, quell’anno. Quando si presentò l’occasione di una prova pratica, Lara alzò prontamente la mano prima di poterci pensare: doveva agire subito, contro la sua poca voglia non tanto per la tipologia di prova -che riteneva davvero interessante- quanto per le capacità che avrebbe dovuto richiamare alla mente. Attese di avere l’attenzione della professoressa e, dopo il suo assenso, si sarebbe presentata. ”Lara Jean Wilson di Serpeverde. Vorrei provare.” Ormai era fatta, non poteva più tirarsi indietro.
Prese un respiro profondo, seduta comodamente con le gambe accavallate sotto il tavolo, la Wilson si protese in avanti per recuperare uno dei mazzi di Tarocchi di Hatshepsut messi a loro disposizione: li avvicinò alla sua postazione, lasciandoli impilati e coperti. Li aveva direttamente sotto gli occhi e ciò permetteva di vedere per bene il retro delle carte, anche se sicuramente non era quello il motivo per cui aveva preso il mazzo. Si schiarì leggermente la voce, sistemandosi meglio sulla sedia: prima di tutto, avrebbe scavallato le gambe e appoggiate entrambe le piante dei piedi a terra, facendo aderire completamente il retro delle cosce sulla seduta; il busto dritto, avrebbe cercato di appoggiare il torso allo schienale e di avvicinare quindi maggiormente la sedia al tavolo, così da stare seduta comodamente ed essere abbastanza vicina al mazzo di tarocchi; con un respiro profondo avrebbe rilassato le spalle mentre le mani andavano ad appoggiarsi sul tavolo, ai lati del mazzo, le braccia rilassate così come il suo collo. Una volta raggiuta una posizione comoda di fronte ai Tarocchi, la Wilson avrebbe chiuso per un istante gli occhi per isolarsi e concentrarsi al meglio delle sue capacità. Lara utilizzò il suo solito trucchetto: si immaginò al centro della stanza un cui si trovava, con tutto quello che essa conteneva. Avrebbe iniziato quindi a eliminare uno ad uno tutti gli oggetti che erano contenuti in quella stanza immaginaria, affidando ad ognuno di essi un pensiero o una preoccupazione presente nella sua mente. Avrebbe cercato quindi di eliminare ogni cosa, di non pensare a nulla se non a quella stanza che piano piano si svuotava, diventando a mano a mano sempre più bianca, sempre più impalpabile. Suo obbiettivo era quello di rimanere in uno spazio inconsistente, di creare un luogo vuoto all’interno della sua mente, dentro il quale regnava la tranquillità più assoluta. Si sarebbe quindi trovata sola all’interno di quel luogo-non-luogo, persa nella sua mente avrebbe pensato soltanto alla pratica che di lì a qualche istante avrebbe dovuto effettuare. Era perfettamente consapevole dello sforzo che avrebbe dovuto effettuare, quell’attività fisica e mentale dedicata alla Divinazione non poteva ammettere distrazioni di alcun genere, o l’avrebbe sfiancata. Con questa consapevolezza Lara avrebbe continuato a far evaporare ogni immagine che avrebbe potuto distrarla, ogni parola ingannevole, ogni pensiero che avrebbe potuto distoglierla dal suo obbiettivo. Tutta la sua attenzione sarebbe quindi stata rivolta alla Divinazione e alla procedura per l’Oracolo di Hatshepsut. Successivamente, Lara avrebbe aperto gli occhi, cercando di mantenere la concentrazione solo su se stessa e la Divinazione: avrebbe allungato la mano destra sul mazzo, raccogliendo con delicatezza le carte e portandole verso se stessa. Avrebbe quindi avvicinato anche la sinistra e l’avrebbe posata anch’essa sul mazzo; avrebbe quindi diviso in due il mazzo, sentendo la carta spessa sotto le dita avrebbe fatto in modo che i due mazzi si rincontrassero, mescolandosi assieme. Avrebbe continuato a compiere quel movimento concentrandosi sulle carte e sul punto in cui le sue dita entravano in contatto con esse, cercando di trasportarlo anche sul lato emotivo: quel momento si sarebbe dovuta sentire come nel tenere in mano la bacchetta, un altro catalizzatore ma lo stesso intento, incanalare la sua magia. Avrebbe continuato a mischiare sentendo dentro di sé il peso di quelle carte che teneva con attenzione, come quello del Fato che gravava sulla sua testa, lo stesso a cui implicitamente stava decidendo di affidarsi completamente. Il movimento sarebbe quasi subito diventato automatico -dividere il mazzo in due, portarlo uno sopra l’altro, schiacciare le carte in modo che si incastrassero perfettamente per formare nuovamente il mazzo originale- ma dentro di sé ogni minima parte rappresentava un passo verso l’ignoto, un contatto più stretto con il catalizzatore, un salto tra le ipotetiche braccia del Fato. Avrebbe continuato per qualche minuto, tutto il tempo necessario a sentirsi strettamente collegata al mazzo, una parte integrante dei Tarocchi. Poi, avrebbe fermato i suoi movimenti, il mazzo stretto tra le dita, avrebbe dato inizio alla fase successiva. Stando ben attenta a non scoprire per sbaglio nemmeno delle porzioni di carte, Lara avrebbe poggiato il mazzo sul tavolo: a quel punto, avrebbe posizionato la mano destra sui Tarocchi coperti e, esercitando una leggera pressione, avrebbe fatto in modo che questi di stendessero sul banco senza sovrapporsi; il retro tutti i tarocchi sarebbe quindi stato visibile a Jean, che con un solo gesto avrebbe completato anche quel passaggio. A quel punto, Lara avrebbe dovuto passare alla fase che riteneva la più complessa dopo la concentrazione, ovvero il richiamo della sua magia. avrebbe quindi chiuso per un altro istante gli occhi, controllando il respiro avrebbe cercato di ricercare all’interno del suo corpo le gocce di magia che scorrevano nelle sue vene, ogni minima traccia presente all’interno di ogni singola cellula. Avrebbe cercato di richiamarla a sé, nella sua mente: avrebbe quindi spinto ogni particella di magia a congiungersi con l’altra, a creare un unico agglomerato magico all’interno del suo corpo. Avrebbe sentito scorrere la sua magia sotto la pelle, percepito il formicolio dell’energia percorrerle le vene: avrebbe cercato di concentrarsi su quelle sensazioni per poter far espandere tutto, per poter riempire il suo intero corpo di magia. Avrebbe cercato di riunire tutta la sua magia e di piegarla al volere del Fato, l’avrebbe dovuta mettere interamente a sua disposizione, nelle ipotetiche mani di questo volere più grande di lei. Non avrebbe quindi cercato di tenerla sotto controllo, avrebbe cercato invece si di raggrupparla, ma di tenerla buona per un utilizzo che sarebbe stato dedicato totalmente al Fato: la sua magia non avrebbe dovuto piegarsi al suo volere, ma solo e soltanto al Fato. Avrebbe lasciato tutto nelle sue mani, la sua mania di controllo l’avrebbe momentaneamente abbandonata perché avrebbe dovuto lasciare le redini a una forza maggiore. Non avrebbe quindi cercato di influenzare in alcun modo il responso, ma si sarebbe affidata totalmente. Solo a quel punto avrebbe aperto di nuovo gli occhi, osservato le carte stese e si sarebbe lasciata guidare: avrebbe preso tra le dita della mano destra una carta e l’avrebbe girata e osservata.
 
Contacts  Top
view post Posted on 22/9/2023, 18:43
Avatar

shouq


Group:
Insegnante
Posts:
9,903
Location:
Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

Status:


FATO


[Estrazione con i dadi qui]
Lara Jean Wilson non era una novizia della disciplina e in passato aveva dimostrato di riuscire a comprendere la Divinazione a un livello tanto profondo e ancora inaccessibile a molti. Con la determinazione di chi sapeva rispettare il Fato, la studentessa di Serpeverde eseguì la Procedura per l’Oracolo di Hatshepsut. Quando la voltò, nella sua mano destra potè osservare il Tarocco XIV - Il Calderone, era dritto.
 
Top
view post Posted on 23/9/2023, 15:14
Avatar

Group:
Studente di Tassorosso
Posts:
74

Status:


La lezione era iniziata ormai da qualche minuto e già il mio cervello fumava per la miriade di concetti che erano stati detti. Essendo la mia prima lezione di Divinazione non ho risposto alle domande di ripasso ma ho comunque cercato di prendere appunti. Dopo la fine del ripasso la professoressa Melankholiya inizia a spiegare l'argomento principale della lezione. Ascolto con attenzione quello che la professoressa spiega e nonostante la complessità dell'argomento riesco comunque a capire un po' quello che vuole dire, facendomi incuriosire molto. Quando la professoressa finisce la spiegazione ed annuncia una prova pratica non posso non negare di volerci provare. E' strano perché di norma non sono uno che partecipa durante le lezioni, ma l'argomento mi affascina e per una volta voglio provarci. Dopo essermi convinto del tutto alzo la mano ed attendo il permesso della professoressa di parlare.

- Gabriele Taiga di Tassorosso. Vorrei fare un tentativo.

Dico, consapevole che ormai non posso più tornare indietro. Dopo aver ricevuto il consenso della professoressa mi avvicino a uno dei tavoli su cui sono poggiati i mazzi di Tarocchi di Hatshepsut, ne prendo uno in mano e prima di ritornare al mio posto guardo la lavagna in modo da ripassare la procedura che andrò a fare. Appoggio il mazzo di Tarocchi sul tavolo a faccia in giù e mi ci metto di fronte. Mi assicuro di essere seduto bene e dopo aver fatto un respiro profondo mi preparo ad iniziare. Procedendo con attenzione raccolgo tutti i pensieri che in questo momento mi frullano per la mente e li posiziono in un unico punto preciso della mente. E non appena tutti sono concentrati in un unico punto li faccio uscire dalla porta principale del cervello, consapevole che comunque sarebbero ritornati più avanti. Tutto questo per prepararmi allo sforzo sia fisico che mentale che dovrò affrontare. Ma sono disposto ad affrontare a pieno questo sforzo ed abbracciare completamente la Divinazione. Sempre con concentrazione allungo la mano verso i Tarocchi assicurandomi di avere il mazzo completo. Con i Tarocchi ben saldi nella mano destra porto quella sinistra su di essi ed inizio a mescolarli, assicurandomi di mantenere le carte rivolte verso il basso. Continuo a mescolare i Tarocchi in modo da creare un legame saldo con loro e sperando che il Fato, se lo avesse voluto, si unisse a noi. Appena mi ritengo soddisfatto della mescolata inizio ad appoggiare i Tarocchi sul tavolo. Una dopo l'altra posiziono le carte sulla superficie del tavolo, assicurandomi che siano tutte a faccia in giù e tutte giustamente distanziate l'una dall'altra. Finito di posizionare tutte le carte mi preparo alla prossima fase che dovrò affrontare. Con tutta la concentrazione che dispongo mi isolo dall'ambiente che mi circonda. L'aula in cui mi trovo, gli altri studenti, la professoressa, li lascio perdere per concentrarmi sulla magia che mi circola dentro. Alla fine la sento, la mia magia, che mi scorre nel sangue, che viene pompata dal mio cuore, che invasa i miei polmoni ed ogni singola cellula del mio corpo. Mi faccio trasportare dal flusso di magia e comprendendo la capacità che essa contiene la incanalo verso quello che in questo momento voglio realizzare, predire il futuro. Credendo nelle sue capacità la lascio andare con lo scopo di piegarla al Fato. Qualunque futuro il Fato sarà disposto a mostrarmi io lo accetterò senza fare piega. Che sia bello, brutto o incomprensibile io me lo farò andare bene.
Ritornando al luogo in cui mi trovo rivolgo lo sguardo alle carte davanti a me. Allungo la mano destra sopra di esse e dopo un attimo di attesa la faccio calare su di loro. Afferro la prima carta che la mia mano incontra e, dopo essermela portata a me, la giro, rivelando la mia scelta.
 
Top
view post Posted on 23/9/2023, 15:52
Avatar

shouq


Group:
Insegnante
Posts:
9,903
Location:
Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

Status:




FATO


[Estrazione con i dadi qui]
La casa di Tassorosso venne finalmente rappresentata da Gabriele Taiga che, pur rimanendo in silenzio, aveva preso appunti durante il ripasso e ora si alzava per svolgere coraggiosamente la sua prova pratica. Avendo cura di non scoprire mai le carte prima del tempo, lo studente di Tassorosso ne prese infine una. Quando la voltò, vide nel proprio palmo il Tarocco XV - L’Addestratrice, era capovolto.
 
Top
view post Posted on 23/9/2023, 19:29
Avatar

Group:
Studente di Corvonero
Posts:
149

Status:


L'inizio della lezione fu abbastanza difficile venni investito da una quantità tale di informazioni che rendevano tutto molto confusionario, troppa roba al fuoco e ben cinque domande tutte su argomenti diversi, facevo fatica a capire il senso e a stento riuscii a prendere qualche appunto tramite le risposte degli alunni in aula.

Non riuscivo a inquadrare quale fosse l'argomento principale né tantomeno la professoressa, passavo dall'essere totalmente d'accordo con lei al non capire.
Certo, la divinazione era una cosa seria ed era giusto affidarsi a persone competenti ma allora che senso aveva quell'attacco al Cavillo, stava dicendo cose che si contraddicevano fra di loro e non sapevo come reagire, ottenne però la mia attenzione quando parló di Grindelwald, cercai di segnami sulla pergamena quello che mi sembrava più rilevante e che avesse un senso.

Subito dopo venne proposta una prova pratica, con i tarocchi, conoscevo bene l'argomento anche se non avevo mai visto quelli che la professoressa aveva chiamato Tarocchi di Hatshepsut, cercai di appuntarmi i nomi e il numero corrispondente, sembrava quello il vero argomento e quindi avrei dovuto fare particolare attenzione, vidi uno dopo l'altro gli studenti provare e decisi che un tentativo non avrebbe potuto fare del male.
Mi misi in coda cercando di ripassare in mente ciò che faceva mia madre, quando arrivò il mio turno mi avvicinai

-Claudius Debér, Corvonero, posso? dissi con il mio solito fare stralunato inclinando la testa leggermente a destra.

Una volta ricevuto il consenso mi recai al quinto tavolo a partire da destra con il mazzo di tarocchi al centro esatto del tavolo, mi misi seduto in modo da stare comodo ma anche di stare dritto e a una distanza tale da poter vedere tutto il tavolo e permettere alle mie mani di raggiungere con un solo movimento il mazzo, mi aggiustai la divisa in modo che non restasse impigliata nella sedia il che mi avrebbe distratto alquanto durante la procedura, una volta assicuratomi che non ci fossero imprevisti fisici di sorta , che il mio corpo fosse comodo e rilassato avrei guardato un ultima volta il tavolo prima di chiudere gli occhi, in quel modo ero certo di sapere dove fosse quello che cercavo anche senza vedere.

Presi ad imitare la routine che praticava mia madre, consisteva nel focalizzarsi sul respiro, iniziai a fare profonde ispirazioni che non buttavo subito fuori ma che trattenevo cercando di metterci dentro tutte le preoccupazioni per poi buttarle fuori con una leggera e sottile espirazione, una boccata e cercai di metterci dentro tutto il caos creato da quell'inizio di lezione, le informazioni, le contraddizioni, la confusione degli argomenti, feci un unico pensiero e cercai di buttarlo fuori dalla mia mente insieme all'aria che usciva dai polmoni.
Feci una breve pausa poi un altro grande respiro, in questo cercai di buttare fuori tutto quello che mi era intorno, la professoressa che non avevo capito, il mio vecchio incontro con lei al Ghirigoro, gli altri studenti intorno, lo stare in disparte , tutte cose irrilevanti al momento e che andavano buttate fuori insieme al resto della classe.
Altra pausa e poi un altro respiro, con questo tentai di percepire il mio corpo dalla testa alle punte delle dita, poi i piedi le gambe a salire fino alla pancia accumulai quelle sensazioni e cercai di buttarle fuori.
Un altro respiro ed erano rimasti solo gli organi interni, il cervello che ancora aveva qualche pensiero, lo stomaco che si contraeva, il cuore che batteva echeggiando nella cassa toracica, buttai fuori.
Uno, due, cinque altri respiri e finché non sarebbe restata solo l'aria che entrava e fluiva dentro per poi uscire fuori pulita e incontaminata.
Ora ero pronto, dovevo essere quanto più pulito e incondizionato per potermi dedicare alla Divinazione.

Aprii piano gli occhi in modo che la luce non mi recasse disturbo e presi il mazzo, per prima cosa cercai di capirne le dimensioni nelle mie mani in modo da poterle tenere comodamente, anche se non potevo conoscere quel mazzo come altri era importante creare un legame, per farlo era assolutamente necessario che io fossi il primo e unico a toccarli, mi presi qualche secondo per percepire il materiale di cui erano composte, accarezzando il dorso per percepire ruvidità, consistenza e malleabilità delle stesse, quanto era facile piegarle facendo leggera pressione sulla cima e il fondo e se una volta piegate ritornavano come prima e quanto tempo ci mettevano, ogni mazzo di carte necessitava di una cura e un approccio diverso, ora che mi ero fatto un idea chiara sulla forma e struttura delle carte decisi chea migliore opzione per mescolarle senza creare danni e in maniera naturale, il miscuglio nel cavo della mano.
Consisteva nel tenere il mazzo lateralmente con la mano non dominante, nel mio caso la sinistra con il pollice sul lato più corto in basso e l'indice e il medio sul lato più corto in alto, la mano dominante invece si teneva sotto e con il pollice si feceva scivolare ad una ad una le carte nel cavo della mano dominante, per farle scivolare bastava allentare la pressione delle dita abbastanza da farne scivolare una ma non troppo da farne scivolare troppe, si facevano scivolare tutte e si ripeteva il processo per un totale di tre volte, in quel modo potevo continuare a percepire me stesso e le carte come una mia estensione lasciando che il caso facesse la sua opera, fatto ciò posai di nuovo il mazzo al centro della mano ma per completezza si doveva smezzare, di solito questa era un opera che faceva un'altra persona, colui che ci aveva consultato per restare quanto più imparziali possibile ma visto che dovevo predire a me stesso toccava a me, feci scorrere il pollice lungo l'angolo destro accarezzando le carte cercando il punto in cui il Fato mi avrebbe indicato di tagliare, divisi il mazzo e poi completai mettendolo questa volta si al centro del tavolo ma sul lato estremo a sinistra quasi al bordo.
Misi dunque la mano destra sopra e applicai una pressione che andai piano piano a rilasciare verso l'angolo in alto a destra mentre portavo la mia mano verso destra facendo così in modo che le carte scivolassero creando un ampio ventaglio semicircolare.
In questo modo le carte sarebbero rimaste coperte e ben divise senza che io dovessi toccarle oltre.

Chiusi di nuovo gli occhi e portai la mia mano destra al centro del tavolo, cercai di percepire l'energia magica che era sempre come un fuoco, cercai di sentire quel calore e convogliarlo piano piano verso il cuore, era una procedura lenta ma percepibile, il calore lasciava la testa, le estremità e piano piano arrivava al cuore creando un enorme calore, dopodiché cercavo di portare l'energia alla mia mano destra, involontariamente alzai il braccio a mezz'aria ponendolo sopra al ventaglio, aprendo gli occhi tenendo però lo sguardo fisso su un punto impreciso e iniziando a fare scorrere in modo fluido la mano da sinistra a destra e poi da destra a sinistra come se fosse un pendolo che cercava di intuire da dove proveniva la decisione del Fato, non stava a me decidere, dovevo solo sentire dove il destino stava pulsando, non avevo paura di cosa sarebbe uscito ero pronto a qualsiasi verdetto, piano piano restringevo il campo ora la mano oscillava solo sulla metà di sinistra, ci vollero ancora altri minuti per distinguere un'altra lieve percezione verso le prime carte a sinistra, chiusi il pugno cercando di indirizzare l'energia verso l'indice, in questo modo sarebbe stato più facile concentrare le energia in un punto e restingere il campo di azione, feci scendere l'indice cercando di seguire da dove proveniva la predizione, mi spostai più nella metà fra le prime sette carte fino a oscillare fra la quarta e la sesta a partire da sinistra, quando fui abbastanza certo misi il dito sulla sesta e la spinsi avanti in modo che si distinguesse dal resto prima di girarla.
 
Top
view post Posted on 23/9/2023, 20:57
Avatar

shouq


Group:
Insegnante
Posts:
9,903
Location:
Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

Status:






FATO


[Estrazione con i dadi qui]
Nonostante una prima confusione iniziale, il Corvonero Claudius Debér decise a sua volta di mettersi alla prova e di approcciarsi con serietà alla disciplina che ancora faticava a comprendere. Svolse la procedura prevista per l’Oracolo di Hatshepsut, chiuse gli occhi e, dopo aver selezionato la carta, la girò per osservarla. Si trattava del Tarocco XV - L’Addestratrice, era capovolto.
 
Top
view post Posted on 25/9/2023, 09:25
Avatar

shouq


Group:
Insegnante
Posts:
9,903
Location:
Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

Status:


Procedura per l’Oracolo di Hatshepsut - Risultati

FATO



Jared Chèvert: Prova Pratica riuscita all’85%.
Sbrigativa la fase del Legame Sincronico, ma complessivamente una prova più che buona. Bel lavoro.
60 punti a Serpeverde.

Desmond Tarabay: Prova Pratica riuscita al 95%.
Avrebbe potuto dilungarsi un po’ di più sulla Fase del Legame Sincronico, ma la prova è stata ottima. Molto bravo. Un evidente connubio di tecnica e impegno.
70 punti a Corvonero.

Lara Jean Wilson: Prova riuscita al 100%.
Vederla alla prova con la Divinazione continua a essere una meraviglia per gli occhi e la mente. Prova perfetta.
70 punti a Serpeverde.

Gabriele Taiga: Prova Pratica riuscita al 65%.
Una buona prova, soprattutto nella Fase della Stesa Preliminare. Carente invece in particolare la fase di Determinazione Umile e anche quella del Legame Sincronico, su cui potrà lavorare per migliorare.
Attenzione alle auto-determinazioni: usi il utilizzare il condizionale la prossima volta.
45 punti a Tassorosso.

Claudius Debér: Prova Pratica riuscita al 75%.
Ottime le Fasi del Legame Sincronico e della Stesa Preliminare. Superficiale la Fase di Determinazione Umile. Dimostra comunque una certa propensione per la materia che potrebbe valere la pena di approfondire, bravo.
Attenzione alle auto-determinazioni. Per migliorarsi ulteriormente dovrebbe fare maggiore riferimento alla teoria studiata a lezione. Si ricordi che gli argomenti delle lezioni passate vengono considerati come acquisiti, tanto più che ha a disposizione anche on-gdr le pergamene di ripasso con gli opportuni link da consultare.
55 punti a Corvonero.



Senza riuscire a nascondere l’ammirazione e la curiosità nel proprio sguardo, la professoressa Melankholiya aveva tenuto gli occhi fissi sugli studenti che avevano deciso di sottoporsi alla prima prova pratica di quella lezione. Ebbe delle ulteriori conferme da parte di alcuni di loro, mentre altri la sorpresero positivamente nel mettersi alla prova per la prima volta. Entusiasta, Melankholiya si dedicò per prima cosa alla correzione delle prove, dispensando correzioni e suggerimenti ad alta voce, senza lesinare nelle lodi per riconoscere ad ognuno i propri singolari meriti nell’esercizio svolto. Dopo aver girato per l’aula con discrezione per osservare ma non disturbare le prove, la docente tornò nei pressi della cattedra e riprese la parola.

– Congratulazioni, adesso avete letteralmente in mano il vostro futuro. Dovete solo… leggerlo. Passiamo quindi alla fase dell’Interpretazione. Come leggere il Tarocco che descrive il vostro futuro? In realtà è più semplice di quanto abbiate fatto finora: dovrete infatti rifarvi ai Significati (I-VIII, IX-XVI) delle carte che già conoscete (potete attingere dai vostri appunti, purché rielaboriate!). Ma è più semplice, perché avete una sola carta da interpretare. Oltre ai significati della carta, in questo caso è particolarmente importante la Posizione, ossia se il vostro Tarocco è dritto o capovolto. Se è dritto, l’interpretazione sarà tendenzialmente positiva. Se è capovolto, invece, nella vostra Interpretazione dovrete tenere conto maggiormente dei significati più “negativi” o problematici del Tarocco. La carta capovolta, però, non indica un futuro oscuro, non disperate! Semplicemente, indica la presenza di ostacoli e difficoltà, opposizioni. Tenendo a mente che il Tarocco che avete in mano rappresenta il vostro futuro più prossimo e di quanto appena spiegato, vorrei che ora ognuno di voi (Jared Chèvert, Desmond Tarabay, Lara Jean Wilson, Gabriele Taiga, Claudius Debér) prendesse di nuovo la parola e interpretasse il Tarocco che ha in mano, ossia il futuro che secondo loro li attende. Trenta punti in palio!

Agli studenti che si erano distinti fino a quel momento chiese dunque un ulteriore sforzo, questa volta interpretativo e verbale, più che pratico. Anche quella fase, infatti, era importante nella Divinazione: a cosa serviva riuscire ad ottenere dei risultati divinatori attendibili se poi non si era in grado di leggerli? Era proprio la Fase di Interpretazione che spesso causava difficoltà in quella disciplina.

Chi non ha svolto la prova pratica può farlo ora, ma dovrà essere rapido per poter partecipare anche a questa fase di Interpretazione!

Prorogò la possibilità di mettersi ancora all’opera, pur con delle tempistiche limitate. Dunque, dopo quell’ulteriore spiegazione, diede ufficialmente – e di nuovo – la parola agli studenti, in modo che contribuissero attivamente e individualmente (per ora) a quella lezione, arricchendola più di quanto avrebbe potuto fare lei anche con cinque ore di spiegazioni.

Scadenza per rispondere: 27 settembre (ore 10:00). Interventi successivi non verranno presi in considerazione.

INCAZIONI SULLA PROVA “ORACOLO DI HATSHEPSUT” (II):
- Chi ha svolto la prima prova pratica può ora postare con la sua Interpretazione del Tarocco che gli è stato assegnato dal Fato (30 punti).
- Chi non ha svolto la prima prova pratica e volesse ora partecipare, può svolgere la Procedura per l’Oracolo di Hatshepsut come illustrato nel post precedente (massimo 70 punti ottenibili). Dovrà poi attendere il Fato per scoprire il suo Tarocco. Dopo di questo, potrà postare ulteriormente a lezione per rispondere con la sua Interpretazione (massimo 30 punti). Tutto questo dovrà essere svolto entro la scadenza indicata sopra.
- Eventuali dubbi possono essere posti qui.


CLASSIFICA “Bonus Frequentanti
Desmond Tarabay: 145 punti
Jared Chèvert: 120 punti
Lara Jean Wilson: 70 punti
Claudius Debér: 55 punti
Gabriele Taiga: 45 punti
Sophie Wilson: 10 punti

 
Top
view post Posted on 26/9/2023, 13:13
Avatar

Group:
Caposcuola Corvonero
Posts:
2,318
Location:
Bournemouth, Dorset

Status:


La prima parte dell'esercitazione era andata abbastanza bene ma ora, dopo aver pescato la carta, avrebbe dovuto interpretare il proprio futuro.
Faceva paura, non poteva nasconderlo, era timoroso di sapere cosa sarebbe potuto accadere, anche se il futuro era in perenne mutamento, poteva succedere una piccola cosa, quasi insignificante, e tutto l'avvenire sarebbe stato diverso, ma non era il momento di pensarci, ora doveva concentrarsi sul proprio Tarocco e tentare di dare la spiegazione "giusta", se una ce ne fosse stata davvero.
Avrebbe alzato la mano e avrebbe atteso che la donna gli desse la parola, quando la professoressa lo fece, Desmond intervenne.
Professoressa, Desmond Tarabay di Corvonero, vorrei tentare di interpretare il mio Tarocco. L'Ambasciatrice è capovolta, quindi, come ha detto lei, dovrò tenere conto dei significati negativi della carta.
Poteva mai uscire qualcosa di positivo per Desmond? Era ovvio che no. Evitò di pensarci e, cercando velocemente fra i suoi appunti e usando anche la sua ottima memoria, tentò di dare un'interpretazione.
Credo che queste carta sia perfetta per interpretare il mio futuro, anche capovolta, perché molto spesso vengo frainteso per alcuni dei miei comportamenti e non mi stupisco che anche in futuro potrà essere così.
Dopo il disastro della Sala Trofei da parte di criminali ignoti, ho capito che posso essere messo in mezzo facilmente anche quando il crimine non l'ho commesso io e visto quale tarocco è uscito e come è uscito, penso che quella non sarà né la prima e né l'ultima volta. Quindi prevedo un futuro molto movimentato, potrei avere persone attorno a me che potrebbero non comprendermi , ma a questo ci sono abituato, e che potrebbero fraintendere i miei comportamenti, il che potrebbe portarmi a essere giudicato male e di conseguenza a essere accusato di qualcosa che non ho fatto. Inoltre la carta mi potrebbe dire di stare attento a una persona che potrebbe avvicinarsi a me pronta a causare problemi alle mie relazioni. Non ho idea di chi potrebbe essere l'ingannatore, ma ora come ora farei solo il nome di me stesso. Sono il primo, e in questo molto bravo, a sabotare le mie relazioni, quindi la carta potrebbe anche parlare di me e non per forza di una persona esterna.

Se la carta sarebbe uscita dritta, avrebbe apprezzato molto di più perché avrebbe previsto un futuro di risoluzione dei conflitti, cosa di cui avrebbe avuto davvero bisogno in quel momento, ma purtroppo la sfortuna del Corvonero non smetteva di perseguitarlo, ma di certo avrebbe tentato di fare attenzione d'ora in avanti.
 
Top
view post Posted on 26/9/2023, 20:26
Avatar


Group:
Caposcuola Serpeverde
Posts:
2,356
Location:
Paris, France

Status:


Tutto sommato poteva dire di aver svolto la prima parte della prova in maniera quantomeno decente. Ad ogni modo, era riuscito a selezionare uno fra i Tarocchi e rigirarlo tra le dita. Non appena rivelata la figura sulla carta, occhieggiò gli appunti, felice di constatarne la posizione. Era dritto, e quello era già una buona cosa.

- Il Tappeto Volante. - Mormorò, osservando la figura con curiosità. - Jared Chèvert, Serpeverde. - Si presentò, dopo aver alzato la mano e aver ricevuto il permesso di parlare, tenendo ben salda la carta nella mancina. - Ciò che ho notato sin da subito è che il Tarocco è dritto. Questo tenderà a rendere l'interpretazione positiva. - Fece una pausa, volgendo lo sguardo ai muscoli ricami in oro del tappeto. - È probabile che nel prossimo futuro potrei ricevere sorprese ma anche appagamento, magari dai progetti a cui sto lavorando ora. Questo mi fa pensare che ci sia un collegamento tra l'interpretazione e il mio presente, poiché da poco ho cominciato a lavorare come Grafico per il Settimanale delle Streghe ed effettivamente vi è una necessità di vedere i risultati per i miei sforzi. Potrebbe anche fare riferimento alla necessità di conseguire i M.A.G.O. e alla possibile intensificazione di quest'ultima in futuro. Il consolidamento di una relazione potrei, forse, interpretarlo come a livello famigliare, poiché le relazioni con le persone non si intendono solamente come quelle di coppia, ma potrebbe significare che ci sarà modo di ritornare a Parigi, rafforzando il legame con uno dei miei cari e tornare, così, a riformare e consolidare il concetto di famiglia in sé. Sebbene, appunto, questo riavvicinamento non durerà a lungo, dovendo io rientrare ad Hogwarts per gli studi. Questo spiegherebbe anche l'idea di viaggio e di fuga dalla situazione attuale. - Si accorse di avere ancora lo sguardo puntato sul Tarocco, sollevandolo per la prima volta ad incontrare quello della docente. - Penso che il Tappeto Volante rispecchi molto ciò che avevo in mente per il prossimo futuro. Vorrei uscire dagli schemi e rischiare un po' di più, senza continuare a rimanere dove so che nulla mi può ferire. Questo, spero, mi permetterà di fare qualche incontro inaspettato. -

Concluse, chiedendosi se potesse esistere davvero un'interpretazione giusta, ma sperando di non aver detto assurdità.
 
Contacts  Top
view post Posted on 26/9/2023, 22:24
Avatar

Group:
Studente di Tassorosso
Posts:
74

Status:


Giro la carta che ho in mano, che si rivela essere la numero quindici dei Tarocchi di Hatshepsut, L'addestratrice. Ma invece di essere dritta è capovolta. Non faccio in tempo a chiedermi cosa significhi che la professoressa mi anticipa andando a spiegare la prossima prova pratica che si terrà, ovvero l'interpretazione del Tarocco. Ora che ho scelto una carta non mi resta altra scelta che interpretarla da me e scoprire cosa mi riserva il futuro. Utilizzando le dispense che ci ha fornito la professoressa cerco le informazioni sui Tarocchi di Hatshepsut e non appena trovo la descrizione della mia carta la vado a leggere. Non appena finisco di comprendere il significato della carta alzo lentamente la mano ed attendo di ricevere il permesso di parlare.

- Gabriele Taiga di Tassorosso. Vorrei provare ad interpretare la mia carta.

Dirò non appena la professoressa mi darà il permesso di parlare. E se qualora mi desse il consenso andrò ad annunciare il mio prossimo futuro.

- Stando al significato della carta quella che si mostra davanti a me è una strada insita di ostacoli e difficoltà. Ma visto che la carta è capovolta non è detto che se li affronterò con perseveranza e forza di volontà riuscirò a superarli. È possibile che a lungo andare cada succube di quei comportamenti primordiali insiti dentro di me. Il che porterà a una totale assenza di empatia nei confronti di ciò che mi circonda. Visto che la carta è capovolta mi si consiglia di pormi degli obbiettivi che siano adeguati alle mie capacità.

Questo è quello che dirò, sperando di essere riuscito a decifrare correttamente la carta.
 
Top
39 replies since 11/9/2023, 09:49   2143 views
  Share