Roma

Giubileo, nelle ville storiche lavori in linea con i tempi

Giubileo, nelle ville storiche lavori in linea con i tempi
(agf)

Dal sindaco di Roma, riceviamo e pubblichiamo

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Gentile direttore,
ho letto con attenzione e una certa dose di stupore l’apertura della cronaca di Roma di ieri intitolata “Parchi, l’arte negata”, a firma di Gabriella Cerami.

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L’articolo, suggestivo nel raccontare lo stato fatiscente di abbandono in cui versano da decenni molti edifici storici presenti all’interno dei nostri parchi, lamenta i presunti ritardi sul cronoprogramma negli interventi di recupero previsti, che sarebbero testimoniati dal fatto che i cantieri non sono ancora partiti, e si spinge a intravedere addirittura un loro “fallimento”.

Voglio rassicurare i lettori de La Repubblica che gli interventi sono in linea col cronoprogramma e che verranno conclusi nei tempi previsti. L’articolo fa riferimento agli investimenti programmati a Villa Borghese (12 per la precisione), Villa Doria Pamphili (11) e Villa Sciarra (9), finanziati con 54 milioni nell’ambito di Caput Mundi, lo specifico capitolo del Pnrr dedicato a Roma.

Contrariamente a quanto affermato, non si tratta quindi di opere previste per il Giubileo del 2025, ma di opere finanziate con fondi Pnrr che hanno come scadenza il 30 giugno 2026. Non proprio un dettaglio visto che si tratta di almeno 18 mesi di differenza.

È vero, come si legge sempre nel pezzo, che mancano meno di 10 mesi all’apertura del Giubileo e della Porta Santa ma i miracoli purtroppo non sono ancora previsti: i 41 interventi citati sono stati progettati, affidati, e per tutti sono stati già emessi gli OdA (ordini di acquisto).

(agf)

L’apertura del cantiere, che come è noto costituisce l’ultimo step del complesso procedimento che sta dietro un investimento pubblico non c’è ancora stata perché non era mai stata programmata né tanto meno annunciata secondo i tempi descritti nell’articolo. In linea con il cronoprogramma, i lavori dei diversi interventi inizieranno tra luglio e ottobre di quest’anno per potersi concludere diversi mesi in anticipo sulla scadenza Pnrr del 30 giugno del 2026.

Aggiungo per ulteriore precisione che nessuno di essi rientra nei 100 interventi che dovranno aver raggiunto il 50% di realizzazione il 31 dicembre del 2024. Speriamo di aver chiarito l’equivoco ingenerato dall’articolo e come sempre siamo disponibili a fornire tutti gli elementi conoscitivi relativi allo stato di attuazione delle centinaia di interventi per rilanciare Roma a partire da quelli rivolti ai beni culturali, la cui riqualificazione è per noi una priorità.

(agf)

Siamo impegnati dal nostro insediamento in una costante azione per restituire alla cittadinanza e al mondo intero un patrimonio inestimabile quale è quello custodito nelle nostre meravigliose ville storiche, e vogliamo riportarlo al suo antico splendore entro le scadenze perentorie del Pnrr.

È questo uno dei tanti fondamentali tasselli che compongono il mosaico che ci siamo impegnati a realizzare con tutte le nostre forze per garantire il futuro di trasformazione e rinascita urbana che Roma merita dopo troppi anni di stallo.

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