7 ottobre 2023

La giapponese Midori tra grande musica e impegno sociale. Un raffinato concerto al Museo del Violino con "Bach e i Romantici"

Una musicista talentuosa e raffinata che unisce precisione, intimità e grazia, un'artista innovatrice fortemente impegnata nel sociale. Nota semplicemente come Midori, anche se il suo vero nome è Midori Goto, è stata la violinista giapponese l'applaudita protagonista di 'Bach e i Romantici', terzo appuntamento della XI edizione dello Stradivarifestival, diretto da Roberto Codazzi, che anche in questa stagione sta riempendo l'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino.
Midori (al suo debutto al MdV), figlia d'arte, è una delle violiniste più apprezzate al mondo. Classe 1971, è stata una classica bambina prodigio: a due anni canticchiava già un tema di Bach che sua madre aveva provato qualche giorno prima. Trasferitasi a New York, ha iniziato a studiare violino ed è salita per la prima volta su un palcoscenico all'età di 11 anni, quando Zubin Meta la invitò ad esibirsi al tradizionale recital di Capodanno della Filarmonica newyorkese ricevendo una lunga standing ovation. Nel 1986, un altro successo, stavolta a San Francisco, sotto la direzione di Leonard Bernstein, che si inginocchiò ai suoi piedi in segno di riverenza.

"Midori e' una leggenda vivente del violinismo del nostro tempo che debutta al Museo del Violino sull'onda del tour mondiale per celebrare i 40 anni di carriera - ha introdotto Codazzi -. E' amica personale dell'ingegner Toyota, che ha plasmato l'acustica di questa sala, e ci teneva ad esibirsi qui". La sua profonda sensibilità e la sua versatilità le hanno permesso non solo di esprimersi attraverso la musica, ma anche di realizzare progetti sociali fondando, a 19 anni, la Midori & Friends, associazione senza fini di lucro che si propone di dare un'educazione musicale di qualità ai giovani. Una dedizione disinteressata che le ha fruttato nel 2007 la nomina ad Ambasciatrice di pace dell'ONU.
Con il suo prezioso strumento, il Guarneri del Gesù 1734 appartenuto al grande violinista polacco Bronislaw Huberman e affidatole a vita, e supportata da una delle migliori orchestre da camera europee, la Festival Strings Lucerne guidata dal primo violino Daniel Dodds, Midori ha deliziato gli spettatori con brani di Strauss, Bach e CiaikovsKij. Applaudita calorosamente anche l'orchestra svizzera, che ha concesso un bis (il valzer di Ciaikovskij).
Lo Stradivarifestival torna domenica, alle 18, con un altro ex bambino prodigio, il violinista Daniel Lozakovich, nato in Svezia ma di origini russe, oggi ventiduenne, un musicista "spaziale" (copyright Codazzi), che si esibirà in duo con il pianista Dmitry Shishkin.

Gilberto Bazoli


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